Si schianta il prototipo dell’aereo da trasporto leggero russo Ilyushin Il-112V

 

 

È un duro colpo per l’industria aerospaziale della Difesa russa e per il bureau Ilyushin, ma soprattutto è un duro colpo al tanto atteso e sempre rinviato rinnovo della flotta aerea da trasporto leggero alle prese ancora coi voli dei vecchi aerei Antonov.

La mattina di ieri, 17 agosto, alle ore 11:18 nella regione di Mosca nei pressi dell’Aeroporto di Kubinka, si è schiantato al suolo l’unico prototipo volante di aereo da trasporto leggero Ilyushin Il-112V con la morte dei tre membri dell’equipaggio: il pilota collaudatore di prima classe ed Eroe della Russia Nikolai Kuimov, il pilota collaudatore di prima classe Dmitry Komarov (che per inciso erano entrambi impegnati con i voli sperimentali del nuovo regionale Ilyushin Il-114-300) e l’ingegnere collaudatore di volo di prima classe Nikolai Khludeev (nella foto sotto).

Come mostrato sul nostro canale Telegram la causa iniziale del disastro è stata certamente l’incendio del turboelica TV7-117ST di tribordo (con una scia di fumo che ha preceduto le fiamme) e la manovra dell’equipaggio che ha tentato di spegnerlo eseguendo un avvicinamento alla pista per la classica procedura, quindi virando a destra pur di allontanarlo dalla zona residenziale;  una manovra però che ha causato un rollio eccessivo a dritta col velivolo che si è schiantato al suolo praticamente capovolto e ad alta velocità nella cintura boschiva attorno alla base aerea di Kubinka.

Il-112V (1) (002)

Pochi minuti dopo il tragico incidente Rostech ha comunicato di aver immediatamente istituito una commissione interna con il coinvolgimento di specialisti di istituti di ricerca aeronautica e dell’industria della Difesa per indagare sull’incidente del prototipo dell’Il-112V: al momento tuttavia le ipotesi al vaglio contemplano anche l’errore di pilotaggio oltre al grave malfunzionamento tecnico.

Probabilmente uno degli argomenti più seguiti da Analisi Difesa in tutti questi anni di sviluppo sin dal 2015, il primo prototipo dell’aereo da trasporto leggero militare turboelica Il-112V (numero di serie 01-01, numero di coda “01 giallo” e registrazione RF-41400) ha effettuato il suo primo volo presso l’aeroporto della PJSC VASO di Voronezh il 30 marzo 2019. Successivamente i test di volo del prototipo sono stati sospesi per due anni al fine di ridurre il peso dell’aeromobile e migliorarne il design.

Dopo una lunga pausa durata esattamente due anni il secondo volo è avvenuto il 30 marzo 2021 e secondo i dati noti questo velivolo ha poi completato circa 15 voli nell’ambito del programma dei test preliminari che sono stati tuttavia – secondo fonti russe apparse oggi sulla stampa nazionale – ripetutamente afflitti da alcuni guasti ai sistema e problemi ai motori.

Il 13 agosto, infine, il prototipo è volato dall’aeroporto VASO di Voronezh a Zhukovsky per poi partecipare come protagonista speciale al Forum Army-2021 che si terrà dal 22 al 28 agosto a Mosca – Kubinka.

L’incidente è avvenuto oggi proprio in occasione del volo breve da Zhukovsky a Kubinka, quando il velivolo è caduto a circa 1500 metri dalla pista dell’aerodromo russo, sede del prossimo Forum Army-2021.

Il-112V (3) (002)

Al momento un secondo prototipo dell’Il-112V (numero di serie 01-02) è stato completato dalla VASO per le sole prove statiche, con ulteriori due esemplari di volo della cosiddetta pre-produzione (serie 01-03 e 01-04), in funzione da gennaio 2018 ma al momento non volanti.

Nell’agosto dello scorso anno il Ministero della Difesa russo ha firmato un contratto con UAC per la fornitura di questi due velivoli, ma adesso è certo che l’intero programma Il-112V dovrà essere sottoposto ad una seria e profonda revisione.

Un inizio sempre più in salita per un aereo che sembrava essere uscito dall’empasse dei problemi progettuali e che probabilmente causerà – ancora una volta – una drastica riorganizzazione dei vertici aziendali (un eufemismo per indicare il termine di decapitazione), considerando che sulla scorta delle previsioni aziendali più ottimistiche lo scorso maggio il Presidente Putin aveva personalmente dichiarato in un incontro con i vertici del ministero della Difesa e i rappresentanti del complesso militare-industriale che i test dell’l-112V erano in fase di completamento e che due velivoli sarebbero stati consegnati entro la fine del 2021.

Proprio il bureau Ilyushin in questi anni è stato coinvolto in numerose dimissioni e neo nomine molto probabilmente dovute alle lungaggini del progetto in questione: nell’ordine Sergey Yarkovoy che nel luglio dello scorso anno aveva sostituito Yuri Grudinin e che a sua volta nell’aprile del 2019 aveva preso il posto del giovane Alexey Rogozin protagonista del primo volo dell’Il-112V.

Costruito per ordine del Ministero della Difesa, l’Il-112V può essere definito il primo aereo da trasporto militare russo sviluppato da zero nel periodo post-sovietico. I lavori sono iniziati nel 2014 anche se lo sviluppo da parte del bureau Ilyushin risale effettivamente ai primi anni ’90: un decennio dopo, nella primavera del 2004, il progetto vinse il concorso della Difesa russa per la realizzazione di un aereo da trasporto militare leggero per sostituire l’obsoleto An-26.

Ci si aspettava che l’Il-112V potesse fare il suo primo volo nel 2006, ma per vari motivi il progetto è stato congelato e ripreso solo nel 2013: un processo di creazione notevolmente ritardato che ha portato soltanto nel 2019, praticamente un quarto di secolo dopo, a fare i conti con i problemi tipici di ogni prototipo in via di sperimentazione.

Ma non è finita, perché adesso nell’occhio del ciclone ci sono anche i nuovi motori turboelica Klimov TV7-117ST parte fondamentale dell’aereo da trasporto leggero Ilyushin Il-112V (e non dimentichiamolo anche del regional Ilyushin Il-114-300).

Progettati e costruiti dall’impresa UEC-Klimov della United EngineCorporation, i turboelica TV7-117ST hanno lavorato regolarmente durante il secondo volo di prova dell’Il-112V.

Secondo il progettista generale di ODK Klimov Vsevolod Eliseev, gli specialisti dell’UEC hanno svolto un grande lavoro preparatorio: sono state accumulate 700 ore al banco di prova motori, quattro fasi di test di volo sono state completate con successo sul laboratorio volante Ilushin Il-76LL, sono stati effettuati numerosi lavori a terra e prove in officina integrate sul velivolo, incluse le prove di velocità.

In totale l’azienda ha prodotto sette motori per i test presso gli stand di fabbrica e un laboratorio di volo, nonché tre coppie di motori per i test come parti propulsive di velivoli.

Tuttavia, secondo alcuni tecnici che hanno visualizzato il video questo nuovo motore sarebbe probabilmente sottopotenziato per l’Il-112V: il TV7-117ST con una potenza al decollo fino a 3000 CV sarebbe insufficiente per una macchina di queste dimensioni, limitandone il peso massimo al decollo, il carico utile e le caratteristiche di decollo e atterraggio.

Se consideriamo poi che nei primi anni 2000 venne ideato un motore, il VK-3500, con una capacità di 3500 CV e con la prospettiva di forzare fino a 4000 – 4200 CV; motore che tuttavia non è mai stato realizzato.

Il TV7-117, originariamente progettato per l’aereo passeggeri IL-114 con una capacità di 2500 CV, è stato infine potenziato a 3000 CV ed è dotato di una modalità boost “di emergenza” fino a 3600 CV, tuttavia l’affidabilità del propulsore associato all’Il-112V oggi è più che mai seriamente messo in discussione.

Non è ancora possibile stabilire con certezza se sia il propulsore il vero responsabile dell’incidente e non è da escludere totalmente l’ipotesi ingestione di un corpo estraneo o di un volatile, tuttavia la perdita odierna dell’Il-112V è un ostacolo notevole all’ingresso in servizio del nuovo aereo da trasporto militare.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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