La RAF investe 130 milioni di dollari per la base dei Protector
Il Regno Unito investirà 130 milioni di dollari per preparare la base destinata a ricevere i droni RG Mk1 Protector di General Atomics-Aeronautical Systems Inc (GA-ASI). La notizia, diramata dal Ministero della Difesa e pubblicata dalla rivista specializzata Aviation Today, precisa che l’aggiornamento riguarderà la Royal Air Force Station di Waddington, Lincolnshire, hub dei reparti Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR) e principale base operativa per velivoli e sistemi di intelligence aviotrasportati come l’E-3D Sentry AEW1.
Secondo la timeline, il Protector dovrebbe entrare in servizio entro il 2024 e Waddington verrebbe preparata ad accogliere 16 esemplari RG Mk1, velivoli destinati a sostituire i nove General Atomic Reaper MQ-9 attualmente in forza al No1 ISR Wind. La base ospiterà anche il Protector International Training Center, reparto formativo che includerà il sistema di addestramento dell’aeromobile.
Il Protector è la versione per la Royal Air Force dello SkyGuardian MQ-9B, sviluppato da General Atomics in varie configurazioni, compresa quella marittima SeaGuardian con radar di pattugliamento marittimo multimodale a 360 gradi e capacità opzionale di riconoscimenti delle boe munite di sistema radio-acustico.
Gli RG Mk1 della RAF saranno armati con due bombe a guida laser GBU-12 da 227 kg e fino quattro missili aria-superficie AGM-114 Hellfire oltre ai missili multiruolo aria- superficie MBDA Brimstone 3 e bombe a guida laser Paveway IV da 500 libbre.
Il Protector verrà impiegato in missioni ISTAR e di attacco di precisione, volerà fino ad una quota di 12 mila metri (40.000 piedi), avrà un’autonomia di 40 ore e sarà dotato di protezione avanzata anti-ghiaccio e anti-fulmini, opzione che fornirà alla RAF ampia flessibilità di azione anche in condizioni meteorologiche estreme.
Rispetto al Reaper, il Protector sarà dotato di sensori aggiornati che attraverso l’utilizzo di più bande spettrali consentono un grado di precisione più elevato e una migliore risoluzione delle immagini.
Sul piano delle comunicazioni, sarà configurato con un collegamento dati crittografato, comunicazioni satellitari oltre la linea di vista attraverso il sistema britannico SKYNET X-band, sistema automatico di riconoscimento amico-nemico (IFF) Mod V e un sistema di backup Inmarsat. Oltre ad essere utilizzato dalla RAF, il Protector volerà anche nello spazio aereo civile per eseguire missioni di ricognizione antincendio o in caso di catastrofi naturali come inondazioni.
(IT Log Defence)
Foto Royal Air Force, MBDA e General Atomics
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.