Leonardo sperimenta una nuova tecnologia per la protezione dei veicoli terrestri
Leonardo, alla guida di un team di esperti provenienti da tutto il Regno Unito, ha testato con successo un nuovo impiego del MIPS (Modular Integration Protection System), il sistema di protezione ad alta tecnologia per veicoli dell’esercito, come carri armati e mezzi corazzati. Il nuovo utilizzo combina diversi livelli di tecnologie di protezione elettronica e fisica per dotare gli equipaggi dei veicoli di un efficace scudo difensivo.
Il team a lavoro con Leonardo è compost da Abstract Solutions, CGI, Frazer-Nash, Lockheed Martin UK, RBSL, Roke e Ultra Electronics.
La dimostrazione del MIPS è stato un passaggio chiave di Icarus, il programma di dimostrazione tecnologica del Defense Science and Technology Laboratory (DSTL). Il DSTL ha lanciato il progetto in risposta alla rapida evoluzione della minaccia dei sistemi d’arma sul campo di battaglia, come i moderni lanciagranate e i missili anticarro.
Durante le prove, che si sono svolte a luglio al poligono di Shoeburyness nell’Essex, dei simulatori hanno sparato da brevi distanze contro il MIPS. Il sistema, in via di sviluppo integra una combinazione di sensori e contromisure standard, ciascuna dei quali è stato adattato al MIPS. I test hanno dimostrato la capacità di rilevamento e di controllo e la sequenza di reazione della soluzione nel rispondere alle minacce in modo appropriato e in tempi estremamente brevi.
L’architettura del MIPS si basa su sistemi aperti e principi impiegati per la protezione di veicoli ed è in grado di supportare l’integrazione modulare, l’acquisizione e l’implementazione sicura di sensori e contromisure “best of breed” che consentiranno al Regno Unito di acquisire indipendenza operativa. Sono inclusi sensori e sistemi di protezione “soft” che hanno l’obiettivo di rilevare le minacce, di disturbare o ingannare quelle in arrivo, e le contromisure “hard” per intercettare ed eliminare fisicamente il sistema d’arma, metodo noto nel mondo militare come “effetto cinetico”.
La soluzione è stata appositamente progettata per consentire al sistema di protezione del veicolo di essere personalizzato, evolversi ed essere certificato rapidamente per proteggere l’equipaggio in presenza di nuove minacce sul campo di battaglia.
Oltre a dimostrare e testare il MIPS, sono stati prodotti una roadmap delle sue capacità nell’arco del ciclo di vita e un approccio iniziale di acquisizione per informare il Ministero della Difesa britannico che intende avviare un percorso volto allo sviluppo ulteriore del sistema e alla sua operatività.
Sono ora in corso degli ampliamenti contrattuali per ampliare il programma e sperimentare la potenziale applicazione del MIPS come soluzione anti-drone e anti-ISTAR. Con queste ulteriore attività verranno stabilite le implicazioni e le modifiche necessarie da applicare all’architettura, al modello del sistema e alla versione standard del MIPS.
Fonte: comunicato Leonardo
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.