Elicotteri da attacco russi Kamov Ka-52K per i “marines” cinesi?
La Cina manifesta un grandissimo interesse verso l’elicottero da ricognizione e attacco imbarcato Kamov Ka-52K Katran. Come abbiamo avuto modo di mostrare sul nostro canale Telegram le reti televisive cinesi Phoenix TV e successivamente CCTV hanno trasmesso servizi dagli stabilimenti Progress Arsenyev Aviation Company di Primorye dedicati a questo specifico velivolo e i blogger militari cinesi hanno risposto realizzando numerosi rendering 3D di Ka-52K con le coccarde nazionali cinesi.
Fantasie e ipotesi a parte Pechino è interessata ad acquisire il Katran in virtù dell’ingresso in servizio della nuova nave da sbarco e assalto anfibio Type 075 classe Hainan di produzione nazionale.
La Hainan, è entrata in servizio lo scorso 23 aprile, le altre due unità varate ad aprile dello scorso anno e gennaio 2021 sono in fase di allestimento con la consegna prevista tra fine anno e inizio 2022.
La dotazione aerea attualmente prevede 30 elicotteri imbarcati inclusi 6 Z-8 da trasporto, lotta antisommergibile, medevac e SAR, variante nazionale dell’elicotteri francese SA 321 Super Frelon.
Il Ka-52K sarebbe così il giusto complemento per i compiti di ricognizione, attacco e supporto tattico alle truppe anfibie.
L’Aviazione Navale della Marina Cinese ha già maturato una vasta esperienza con gli elicotteri Kamov essendo da molti anni operativi il Kamov Ka-27/28 e gli AEW Ka-31 dotati sempre di doppio rotore coassiale.
Secondo fonti locali Pechino potrebbe acquisire oltre tre dozzine di elicotteri d’attacco Ka-52K Katran per equipaggiare le 3 navi da assalto anfibio classe Hainan, sulla falsariga di quanto realizzato qualche anno fa dall’Egitto.
Quando nel 2015 Il Cairo decise di acquistare da Parigi le 2 unità navali del tipo Mistral (precedentemente realizzate per la Marina russa e il cui contratto andò a monte a causa dell’embargo che fece seguito alla crisi in Ucraina) acquistò in Russia 46 elicotteri da combattimento Ka-52 per equipaggiarle.
Non è soltanto Pechino a mostrare interesse verso il Ka-52 poiché anche un’emittente televisiva vietnamita ha recentemente mandato in onda un servizio simile realizzato nello stesso stabilimento russo Progress Arsenyev di Primorye.
Nel giugno scorso, durante un’apposita presentazione, Russian Helicopters ha fornito maggiori dettagli sul Kamov Ka-52K Katran: l’elicottero ha un peso massimo al decollo di 12.200 kg; dunque è più pesante di circa 1.400 kg rispetto al Ka-52 a causa di una struttura più robusta e resistente alle condizioni ambientali marine nonché per aumentare le probabilità di sopravvivenza dell’equipaggio in caso di ammaraggio d’emergenza.
Trasporta un carico utile di 2.000 kg (500 kg in meno rispetto al Ka-52), è lungo 13.90 m, largo 6.30 m, alto 5.1 m e il diametro del suo rotore principale coassiale raggiunge i 14.50 m.
Alimentato da due motori turboalbero Klimov VK-2500/VK-2500P con una potenza di 2.500 CV ciascuno, il Ka-52K raggiunge una velocità massima di 290 km/h, una velocità di crociera di 250 km/h e una velocità di salita massima di 14 m/s.
Il Ka-52K ha anche una quota massima in volo stazionario di 3.600 m e in volo traslato di 5.200 m. Secondo Russian Helicopters il velivolo può sopportare un sovraccarico di breve durata fino a 2,5 g.
Il Ka-52K è dotato inoltre di due semiali pieghevoli con due punti di attacco ciascuno per varie armi aviolanciabili e il suo rotore principale coassiale è dotato di pale pieghevoli; requisiti indispensabili per semplificare le operazioni di stivaggio e movimentazione sul ponte di volo.
I Ka-52K sono inoltre armati con un cannone automatico Shipunov 2A42-1 da 30 mm con un serbatoio di munizioni di 460 colpi.
La piattaforma può trasportare fino a 80 razzi della famiglia S-8 in quattro pod da 20 celle, mentre l’armamento missilistico guidato dell’elicottero comprende fino a 12 9M120-1/9M120-1F Ataka (AT-9 Spiral-2) o fino a 12 9A-4172K Vikhr-1 (AT-16 Scallion), rispettivamente montati in due pod verticali o orizzontali a sei celle, senza tralasciare la possibilità di utilizzare ovviamente missili antinave come i Kh-38.
La protezione del velivolo è demandata al sistema di contromisure President-S realizzato dalla KRET Corporation per la difesa contro i MANPADS.
Foto Kamov, CCTV e Twitter
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Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.