Iniziano le consegne degli UAV turchi Bayraktar TB2 al Marocco
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Le Forze Armate Reali Marocchine hanno apparentemente ricevuto il primo di 13 UAV Bayraktar TB2 ordinato in Turchia con un contratto firmato ad aprile e consegne iniziate in settembre mentre già in luglio i militari di Rabat si addestravano in Turchia all’impiego dei droni.
L’urgenza con cui è stata effettuata la commessa marocchina potrebbe avere a che fare con le crescenti tensioni con l’Algeria nel Sahara occidentale occupato per l’80% al Marocco mentre l’Algeria sostiene gli indipendentisti del Fronte Polisario.
Finora il Marocco ha utilizzato UAV del tipo Airbus Harfang/IAI Heron (6 esemplari) per compiti di sorveglianza mentre con i velivoli turchi acquisirà efficaci capacità di attacco già emerse sui fronti libico, siriano e azero-armeno dove i Bayraktar sono stati impiegati.
Ad aprile è stato riferito che un UAV marocchino ha preso parte a un attacco aereo contro milizie del Fronte Polisario nella regione del Sahara occidentale. L’attacco venne attribuito a uno dei tre UAV armati cinesi Wing Loong ceduti al Marocco dalle forze aeree degli Emirati Arabi Uniti che li avevano impiegati in Libia a supporto delle forze del generale Khalifa Haftar.
Dopo l’apertura di regolari rapporti diplomatici con Israele il Marocco ha ordinato negli Stati Uniti anche 4 MQ-9B SeaGuardian per impiego sul mare.
Il Bayraktar TB2 è stato venduto in Ucraina (nella foto sopra) , Qatar, Azerbaigian e Polonia ma anche Arabia Saudita, Albania e Lettonia hanno mostrato interesse per l’UAV.
Foto Baykar e Defense Express
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