MiG completa in anticipo la fornitura di componenti per i Fulcrum bulgari
RAC MiG (facente capo alla UAC – Rostech State Corporation) ha completato in anticipo l’esecuzione dei contratti per la fornitura di componenti necessari per mantenere operativa la flotta di caccia MiG-29 “Fulcrum” dell’Aeronautica Militare bulgara (Bălgarski Voennovăzdušni sili).
«Durante i negoziati tenuti alla fine dello scorso agosto – ha affermato soddisfatto Andrey Gerasimchuk, Amministratore Delegato della MiG Corporation – i vertici dell’Aeronautica bulgara e la nostra società hanno concordato la fornitura anticipata di componenti per la flotta di MiG-29.
La scorsa settimana abbiamo infatti spedito l’ultimo lotto di attrezzature tecniche in base ai contratti vigenti; l’assolvimento anticipato ai suoi obblighi da parte della MiG Corporation aumenterà dunque significativamente la prontezza al combattimento della Forza Aerea bulgara.»
Secondo Gerasimchuk le parti avrebbero discusso anche di possibili sviluppi futuri nella cooperazione tra Forza Armata e la stessa società russa.
Il Ministero della Difesa bulgaro ha ufficialmente selezionato RAC MiG per fornire il necessario supporto logistico ai 15 caccia MiG-29 per i prossimi 4 anni ed il contratto in questione include oltre alla manutenzione generale dei caccia anche la revisione di 10 set di carrelli di atterraggio nonché quella di 13 seggiolini eiettabili Zvezda K-36.
Non le manda a dire poi Gerasimchuk in risposta alle informazioni trapelate dall’articolo del portale bulgaro Monitor a cui hanno fatto riferimento numerosi media specializzati russi e internazionali, relative nello specifico alla riparazione dei missili aria-aria a medio raggio R-27 (Codice NATO “AA-10 Alamo”).
«La nostra società non sviluppa né produce missili, ma progetta e produce aerei; non abbiamo mai stipulato contratti con la Bulgaria per la manutenzione e la riparazione di missili aria-aria R-27 né tantomeno abbiamo mai partecipato a questi lavori.»
Il missile guidato sovietico R-27 è stato sviluppato dagli specialisti russi della Vympel di Mosca a metà degli anni ’70 è entrato in produzione nel 1986 e dal 1987 è entrato in servizio con la Forza Aerea Sovietica: tuttavia la produzione su licenza è stata acquistata a suo tempo da Kiev cosicché l’R-27 è oggi costruito sia in Russia, dalla Vympel, che in Ucraina dal produttore ucraino di equipaggiamenti e armi aeronautiche State Joint-Stock Holding Company (GHK) Artyom, la stessa azienda che nello scorso agosto si è aggiudicata un contratto per la produzione proprio degli R-27.
Secondo Gerasimchuk dunque il Monitor avrebbe confuso i due contratti, forse anche volutamente, per gettare fumo negli occhi e discredito nei confronti delle aziende russe del settore militare fiaccate già dalle sanzioni americane e adesso anche da notizie false o palesemente distorte.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.