Gripen a terra: il Sud Africa senza difesa dello spazio aereo

 

 

La flotta di cacciabombardieri Saab JAS-39 Gripen dell’Aeronautica Sudafricana (SAAF) è temporaneamente a terra e nessun velivolo è in grado di volare a causa della mancanza di finanziamenti per i contratti di manutenzione e supporto non rinnovati in tempo (qui il comunicato della SAAF).

Il Dipartimento della Difesa (DoD) ha affermato che la capacità di difesa aerea è stata influenzata negativamente dalle lunghe discussioni relative ai contratti di manutenzione.

“Dopo una lunga discussione tra la South African Air Force (SAAF), attraverso Armscor, e Saab sul contratto relativo al Gripen, le proposte sono state presentate da entrambe le parti e sono in fase di revisione per garantire che la questione sia affrontata in modo definitivo”- ha affermato Siphiwe Dlamini, responsabile della comunicazione del Dipartimento della Difesa.

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“È un peccato che le discussioni abbiano richiesto più tempo del previsto, con un impatto negativo sulla capacità della difesa aerea. La SAAF è fiduciosa che si troverà una soluzione per risolvere questa questione. A causa della delicatezza intorno alla discussione, le trattative non possono essere rese pubbliche”.

Citato da DefenceWeb, Darren Olivier, direttore di African Defense Review, osserva che “grazie a questo ritardo, la flotta Gripen della SAAF è rimasta a terra per tre mesi e probabilmente non tornerà in volo prima della fine di gennaio. La crisi è causata principalmente dai gravi tagli di budget ma secondo Darren “è apparentemente aggravata da una relazione disfunzionale tra SAAF e Armscor e da una cattiva gestione dei contratti”.

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DefenceWeb ha rilevato che i contratti di manutenzione e supporto non sono stati rinnovati in tempo a causa dei requisiti del Public Finance Management Act (PFMA), dell’implementazione errata delle normative sugli appalti prioritari da parte di Armscor e dei vincoli di finanziamento.

Si ritiene che metà dei 26 Gripen siano stati cannibalizzati per i pezzi di ricambio, mentre gli equipaggi hanno perso capacità a causa della carenza di ore di volo.

La crisi dei finanziamenti che ha colpito la SAAF (incluse le flotte di addestratori PC-7 Mk II e Bae Hawk) e le forze di difesa sudafricane (SANDF) nel loro complesso, ha anche visto diminuire la funzionalità di altri velivoli.

Solo una dozzina di elicotteri Oryx (SA330 Puma) sono disponibili su una flotta di circa 40 macchine e nell’ultimo anno solo un terzo della flotta di una ventina di Bae Hawk è stato operativo mentre degli 8 aerei da trasporto C-130BZ Hercules solo 2 sono idonei al volo.

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La mancanza di fondi ha avuto un impatto anche su armi e munizioni disponibili per gli aerei da combattimento.

Come ricorda DefenceWeb, già nel 2016, gli esperti avvertivano che i tagli al budget associati alla diminuzione del valore del Rand (che ha reso più cari i ricambi acquistati all’estero) avrebbero potuto mettere a terra le flotte Gripen o Hawk.

La capacità di combattimento aereo è stata finanziata con 783 milioni di rand nel 2017/18, budget sceso a 519 milioni l’anno successivo, aumentato a 649 milioni nel 2019/20 e a 866 milioni nel 2020/21. Per il 2021/22 tale disponibilità è scesa a 343 milioni e si prevede che calerà a solo 302 milioni di rand nel 2022/23.

Foto SAAF

 

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