Elicotteri da combattimento Mil Mi-28NE per il Bangladesh
Secondo il portale bengalese Defseca che ha citato il locale Ministero delle Finanze, il Bangladesh avrebbe deciso di acquistare attraverso un accordo definito G2G (government-to-government) 8 elicotteri da combattimento Mil Mi-28NE “Havoc” per un valore pari a 478,5 milioni di dollari.
Il contratto in questione che va inquadrato nell’ambito del “Piano di rafforzamento delle capacità dell’Aeronautica Militare del Bangladesh entro il 2030 per garantire un sistema di difesa nazionale efficace e potente”, include un pacchetto che prevede l’addestramento per piloti e tecnici, un set completo di armi e un programma di manutenzione per un primo ciclo di vita.
Ricordiamo a tal proposito che Dacca aveva dapprima preso in considerazione lo statunitense AH-64E Apache ma i costi d’acquisto sensibilmente più alti e i severi requisiti per la firma degli accordi di vendita di hardware militare avrebbero fatto desistere il Governo bengalese che successivamente avrebbe valutato il russo Mi-28NE e il turco TAI T129 ATAK derivato dal Leonardo A129 Mangusta italiano.
Le trattative per l’acquisto degli Havoc sarebbero poi giunte a compimento in occasione della recente visita di una delegazione delle Forze Armate del Bangladesh in Russia avvenuta lo scorso 2 dicembre.
Esibitosi ai recenti saloni internazionali MAKS-2021, Forum Army-2021 e al Dubai Airshow-2021, il Mil Mi-28NE è l’ultima versione del Mi-28 Havoc; si tratta di un elicottero d’attacco progettato per effettuare operazioni di ricerca e distruzione di carri armati, veicoli, personale nemico e bersagli aerei a bassa velocità impiegato dalle forze irachene contro lo Stato Islamico e dalle forze russe in Siria.
Il Mi-28NE è dotato di un rotore principale aggiornato e di motori potenziati VK2500-01 di fabbricazione russa al posto dei propulsori ucraini TV3-117VMA, inoltre questa variante impiega anche il sistema da ricognizione e attacco Khrizantema (Chrysanthemum) con i missili guidati a doppio canale 9M123M Strela-VM da 10 chilometri di raggio d’azione, sebbene l’iniziale 9M120-1 Ataka VM rimanga un’opzione di armamento.
Sul Mi-28NE è montato inoltre un sistema di sorveglianza e puntamento ottico OPS-28M così come un radar di ricerca che può essere attaccato alle ali, senza tralasciare il radar di sorveglianza a 360 gradi montato sopra il mozzo del rotore principale. Può funzionare giorno e notte anche in condizioni meteorologiche avverse ed è realizzato dalla società Rostvertol della holding Russian Helicopters.
Qualora il contratto fosse ufficializzato si tratterebbe dunque del terzo cliente straniero per l’Havoc dopo Iraq e Algeria.
Foto Russian Helicopters
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.