Typhoon italiani e tedeschi in Romania

 

 

Tra la fine di febbraio e i primi di marzo gli F-2000 della Task Force Black Storm opereranno in sinergia con i Typhoon del Taktisches Luftwaffengeschwader 74 tedesco.

L’attività rientra in un programma di collaborazione bilaterale tra i due Paesi che, condividendo lo stesso sistema d’arma, stanno promuovendo una sempre più stretta collaborazione secondo il concetto del “plug & fight”.

I tre Eurofighter Typhoon tedeschi opereranno all’interno della missione eAPA-S (Enanched Air Policing Area South) a guida italiana contribuendo, per un breve periodo, al servizio di QRA (Quick Reaction Allert), svolto in modalità congiunta con mezzi, personale e piloti misti appartenenti alle due Forze Aeree.

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Oltre a migliorare l’interoperabilità tra assetti alleati, il “plug & fight” offre la possibilità per promuovere sinergie capacitive in ottica di ottimizzazione delle risorse e dei mezzi a disposizione in contesti deployable. L’arrivo dei tre velivoli tedeschi, supportato dalle strutture operative e logistiche garantite dalla Task Force Black Storm, permetterà infatti alla Lutwaffe di contenere nel complesso il footprint logistico integrandosi nel contingente italiano, minimizzando i tempi di set-up e beneficiando delle infrastrutture esistenti per un rapido build-up capacitivo.

Attività come questa rappresentano una novità assoluta in ambito nazionale mentre nel contesto NATO troviamo un altro precedente che ha visto i tedeschi e gli inglesi assicurare congiuntamente il servizio di allarme, sempre in missioni di Air Policing e con i velivoli Typhoon.

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Iniziative come queste non sarebbero possibili senza la spiccata interoperabilità di impiego e l’elevata standardizzazione in termini di procedure tecniche e operative dell’F-2000 che si sta dimostrando, sempre di più, un programma maturo e altamente versatile.

“Attività come queste” precisa il comandante della Task Force Black Storm “garantiscono un ritorno addestrativo e operativo importante perché ci permetterà di scambiare con i colleghi tedeschi le nostre esperienze. L’F-20000, in quanto sistema d’arma, è ormai maturo come dimostrano i numerosi ambiti di impiego in cui è chiamato ad operare e attività come queste sono un’ulteriore opportunità di crescita. La nostra missione in Romania” aggiunge il colonnello “è quella di rafforzare le capacità della difesa aerea di questo Paese così come previsto dagli accordi tra i Paesi membri della NATO.

Oltre alla missione che ci è stata affidata stiamo lavorando con le altre forze aeree, in particolare con quella rumena e in questo caso quella tedesca, per aumentare le nostre capacità operative e al tempo stesso rafforzare il livello di interoperabilità tra gli assetti degli altri Paesi della NATO.

Fonte Stato Maggiore Difesa

 

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