Federlogistica: risorse del PNRR per proteggere i porti dagli attacchi cyber
”Il vero e unico faro per programmare e gestire i processi di innovazione tecnologica nei porti sono le Autorità di Sistema Portuale e non è certo un caso che nel mondo importanti scali marittimi, come Barcellona o San Diego, proprio per la loro centralità e per le funzioni di regia complessiva, siano stati oggetto di Cyber attack e per questo siano stati dotati di risorse, anche professionali, che consentano loro di gestire i processi di digitalizzazione e affrontare i CYBER risk, anche per l’intera comunità portuale che governano”.
Lo ha dichiarato il 14 febbraio Luigi Merlo, Presidente di Federlogistica-Conftrasporto per il quale il rischio di attacchi hacker, come quelli subiti da molti porti nel mondo, non è un’ipotesi aleatoria, è invece ”terribilmente concreto”.
E solo un percorso di digitalizzazione che sfoci rapidamente in Cyber Security Assessment e quindi nell’impiego dei relativi piani di gestione del rischio Cyber ”può consentire un salto di qualità non più rinviabile”.
Per Merlo ”è venuto il momento di affrontare, con serietà e concretezza e quindi nella gestione delle risorse del Pnrr, le tematiche relative all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, dalle quali dipende la sicurezza così come l’efficienza e la competitività dei porti, ma anche dell’intera catena logistica. I tempi sono stretti: il 2022 sarà l’anno chiave con l’entrata in vigore della Direttiva Europea Nis 2 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi”. ”Il sistema logistico e portuale italiano non può farsi trovare impreparato. Le risorse del Pnrr per la digitalizzazione devono quindi essere impiegate per aiutare le imprese ma anche le Autorità di Sistema Portuale a strutturarsi” sottolinea.
Fonte: Adnkronos
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