Mozambico: Africom addestra le forze speciali, aiuti cinesi ai contingenti africani

 

 

Gli Stati Uniti e il Mozambico hanno varato il terzo programma Joint Combined Exchange Training (JCET) dal marzo 2021, in cui le forze statunitensi collaboreranno con quello mozambicano per affinarne le capacità delle forze speciali.

L’ambasciata degli Stati Uniti in Mozambico ha affermato che il programma JCET, il terzo in dieci mesi, è stato firmato il 31 gennaio. Oltre all’addestramento militare, i programmi JCET curano anche la formazione sul diritto internazionale, sui diritti umani e sulla formazione medica.

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Nel novembre 2021, il comandante di AFRICOM (US Africa Command), generale Stephen J Townsend, ha visitato Maputo, un mese dopo la visita della nave USS Hershel Woody Williams (ESB 4), unità da trasporto che fornisce capacità di “expeditionary mobile base”.

Il primo programma JCET è stato varato nel marzo 2021 e ha visto per tre mesi il personale militare statunitense addestrare i marines mozambicani. Il secondo programma si è svolto nell’agosto scorso, con l’addestramento specifico di oltre 100 commando e ranger mozambicani.

Il terzo programma statunitense mira a istituire una forza d’intervento rapido (Quick Reaction Force) che riunisca reparti d’élite che abbiano ricevuto un addestramento comune. L’Unione europea ha dato il via nel novembre 2021 alla missione biennale (rinnovabile) di formazione per le forze militari del Mozambico (EUTM Mozambico) a guida portoghese.

Tutti i programmi di addestramento hanno l’obiettivo di migliorare le capacità delle forze di Maputo di far fronte all’insurrezione jihadista nella provincia di Cabo Delgado, domata per ora dall’intervento di un contingente di un migliaio di militari del Ruanda in supporto alle forze locali e da un corpo di spedizione della Comunità per lo Sviluppo degli Stati dell’Africa Australe (SADC) guidato dal Sud Africa (SAMIM  – Southern African Development Community Mission in Mozambico).

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L’Unione Africana (AU) ha reso noto nei giorni scorsi che la SAMIM riceverà, nel corso dell’anno, aiuti militari cinesi non ancora specificati, necessari per far fronte alle carenze della missione definita “ampiamente sotto-equipaggiata”.

Le non meglio chiarite forniture militari cinesi verranno consegnate nel 2022 nel porto mozambicano di Nakala, sulla costa settentrionale, ha reso noto il Peace and Security Council (PSC) dell’Unione Africana.

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Il PSC ha fatto appello a tutti gli Stati membri dell’UA “così come le Nazioni Unite (ONU), l’Unione Europea (UE) e la più ampia comunità internazionale per estendere il sostegno a SAMIM e Mozambico attraverso la fornitura di materiali, risorse tecniche e finanziarie necessarie”.

SAMIM comprende attualmente truppe provenienti da otto paesi della SADC: Angola, Botswana, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Lesotho, Malawi, Sud Africa, Tanzania e Zambia.

Forze che, a sette mesi dal varo della missione, sono state impegnate in compiti di presidio e di addestramento delle truppe mozambicane (anche se alcuni militari sudafricani, tanzaniani, del Botswana e del Lesotho sono rimasti uccisi in combattimento o per incidenti) ma che hanno avuto un ruolo molto marginale nelle operazioni contro insurrezionali a Cabo Delgado di cui sono stati protagonisti i militari ruandesi.

(con fonte Defenceweb)

Foto Africom, SAMIM e Forze Armate del Mozambico

 

 

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