Ex Oto Melara: per i sindacati è sbagliato vendere
I lavoratori spezzini dello stabilimento Leonardo si riuniranno venerdì 4 marzo in assemblea pubblica presso l’Urban Center a Spezia per un appuntamento organizzato da Cgil, Cisl, Uil e la RSU dell’ex Oto Melara, che hanno richiesto la presenza dei parlamentari del territorio in vista dell’incontro paritetico per l’osservatorio strategico tra Fim, Fiom, Uilm nazionali e l’amministratore di Leonardo, dedicato alla business unit Sistemi Difesa.
“Un momento di confronto – fanno sapere i sindacati con una nota – dal quale auspichiamo giungano chiarimenti e risposte riguardo al futuro della divisione, anche in relazione ad un quadro politico profondamente mutato in breve tempo a causa dell’escalation del conflitto in Ucraina.
La guerra alle porte dell’Europa ha infatti messo in discussione l’equilibrio politico e sociale dell’intero continente europeo, rimettendo in primo piano la necessità di dotarsi al più presto di un sistema di difesa comune – continuano le sigle -.
In virtù di questo scenario risulta ancor più incomprensibile la scelta di procedere a una vendita della divisione, con la possibilità di cederne il dominio a competitors esteri, o il finanziamento da parte di Leonardo di una partecipazione con una quota di minoranza (15%) al progetto di costituzione insieme a Francia e Germania di un gruppo europeo dei sistemi d’arma, alienando in toto il restante valore (85%) delle quote azionarie legate a Oto e Wass per necessità di cassa”.
I lavoratori, che rimangono in stato di agitazione, chiedono che i politici locali e nazionali “si facciano promotori delle istanze di sindacati, lavoratori, dell’intero territorio e a quest’ultimo portino le risposte necessarie. Il quadro di estrema incertezza che ancora caratterizza il futuro della divisione sistemi difesa infatti, pesa come un macigno non solo sul futuro della divisione stessa ma anche del territorio nel suo insieme”.
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