Gli ultimi dati di Mosca e Kiev sulle perdite nel conflitto in Ucraina

 

 

Il bilancio fornito dal ministero della Difesa della Federazione Russa l’8 marzo ha riferito l’apertura alle ore 10 dei corridoi umanitari a Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkov e Mariupol.

Nella giornata del 7 marzo i russi hanno reso noto di aver distrutto con attacchi aerei 158 strutture militari sul territorio dell’Ucraina, incluso l’aeroporto militare di Ozernoye nella regione di Zhytomyr colpito con ami a lungo raggio di alta precisione.  Sempre ieri gli aerei da combattimento delle forze aerospaziali russe hanno abbattuto in aria due MiG-29 e un Su-27 dell’Aeronautica Ucraina.

Colpite anche 2 reparti ucraini dotati del sistema missilistico antiaereo S-300, 3 sistemi antiaerei semoventi Buk M-1, 4 posti di comando, 2 stazioni radar, 9 depositi di munizioni e 11 aree di concentrazione di armi ed equipaggiamento militare.

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Dall’inizio delle operazioni, il 24 marzo, i russi dichiarano di aver distrutto 2.482 infrastrutture militari ucraine inclusi: 87 posti di comando e centri di comunicazione, 124 sistemi missilistici antiaerei S-300, Buk M-1 e Osa, nonché 79 stazioni radar.

Distrutti anche 866 carri armati e veicoli corazzati da combattimento, 91 sistemi di lancio multiplo di razzi, 317 cannoni e mortai, 634 veicoli militari e 81 droni.

Il rapporto russo riferisce anche gli sviluppi nelle ultime 24 ore delle operazioni condotte dalle forze della Repubbliche di Lugansk e Donetsk (le province secessioniste dell’Ucraina Orientale alleate dei russi).

Le prima hanno preso il controllo degli insediamenti di Borsonino, Kremennaya, Peschannoye, Varvarovka, Pshenichnoye, Epifanovka, Novodruzhesk, Belogorovka.   Le seconde hanno stabilito il controllo del quartiere di Osaviakhim a Mariupol.

Il presidente Vladimir Putin ha escluso questa mattina che riservisti e coscritti vengano impiegati in combattimento in Ucraina negando siano previsti richiami di riservisti.

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Kiev invece ha reso noto oggi di aver ucciso finora almeno 12.000 soldati russi. Il ministero degli Esteri ucraino rivendica inoltre l’abbattimento di 48 aerei e 80 elicotteri, oltre alla distruzione di 303 carri armati, 1.036 veicoli armati, 120 pezzi di artiglieria e 27 sistemi missilistici antiaerei.

Questa mattina il quartier generale delle forze armate ucraine conferma la ripresa dell’avanzata russa ma con un ritmo rallentato. Il bollettino – citato da Ukrinform – riferisce di “soldati russi sono sempre più demoralizzati” che “iniziano a saccheggiare”. Nelle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Kiev e Sumy “sui territori occupati sono stati registrati molti casi di saccheggi, violenze nei confronti della popolazione locale, occupazione di case dei civili, utilizzo dell’infrastruttura agraria per stazionamento dei veicoli militari, dislocamento delle posizioni d’attacco nelle zone ad alta densità abitativa”.

Foto: Ministero della Difesa Russo e Ministero della Difesa Ucraino

 

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