L’incrociatore russo Moskva è affondato nel Mar Nero

 

(aggiornato alle ore 23,50)

L’incrociatore lanciamissili Moskva (classe Slava), nave ammiraglia della Flotta del Mar Nero, è stato gravemente danneggiato la notte tra il 13 e il 14 aprile da un’esplosione la cui causa sarebbe da attribuire alla detonazione di munizioni a bordo secondo il ministero della Difesa russo, a un missile antinave che hanno colpito la grande unità navale da 12.500 tonnellate secondo fonti ucraine.

L’equipaggio di circa 500 marinai è stato evacuato. “A seguito di un incendio sull’incrociatore missilistico Moskva, le munizioni sono esplose. La nave è stata gravemente danneggiata “, ha affermato in una nota questa mattina il ministero della Difesa russo.

L’0incendio si è sviluppato nella notte in un luogo imprecisato del Mar Nero o forse nel porto di Sebastopoli dove il Moskva era stato visto il 10 aprile. La nave era stata tra le unità che avevano condotto l’attacco all’Isola dei Serpenti all’inizio della guerra e garantiva la copertura di difesa aerea e di deterrenza antinave alle unità russe impegnate di fronte a Odessa.

Il governatore di Odessa Maksym Marchenko su Telegram ha scritto che sono state le forze ucraine a colpire la nave con un missile da crociera antinave di tipo RK360MC Neptun (derivato ucraino del russo Kh-35U) lanciato da batterie costiere al largo di Odessa.

Il Pentagono ha reso noto di non conoscere le cause dell’esplosione sulla nave russa. “Sappiamo che ha subito un’esplosione e dalle immagini che abbiamo potuto vedere, sembra sia stata anche un’esplosione piuttosto importante. Non sappiamo cosa l’abbia causata” ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby aggiungendo che è ancora a galla e “sta operando da sola”. Kirby ha precisato che al momento dell’esplosione la Moskva stava operando a circa 60 miglia a sud di Odessa, all’interno del raggio d’azione dei missili antinave Neptune ucraini.

A mezzogiorno l’ufficio stampa del Comando operativo meridionale ucraino, rivendicando di aver colpito il Moskva con un missile Neptune, ha annunciato che l’incrociatore lanciamissili russo “si è capovolto e sta affondando dopo una potente esplosione delle munizioni a bordo”.

Notizia smentita anche dagli Stati Uniti dove nel  pomeriggio il Pentagono ha rilevato che il Moskva stava procedendo verso la base di Sebastopoli, in Crimea. “La nostra valutazione è che si stia ancora lottando con le fiamme a bordo”, ha detto una fonte, che ancora una volta non ha confermato la causa dell’incendio.

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Fonti russe hanno confermato che la nave è stara evacuata in seguito a un incendio nel deposito munizioni ed è stata rimorchiata verso il porto di Sebastopoli.

In tarda serata Mosca ha annunciato che l’incrociatore Moskva è affondato mentre veniva rimorchiato dopo aver “perso stabilità durante una tempesta”. Secondo la Difesa russa, la nave è affondata “nel mare agitato a causa del danno allo scafo, avvenuto durante l’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo.

Nel 2018 Flot Prom (sito di notizie sulla difesa in Russia) aveva evidenziato genericamente gravi carenze nei sistemi di soppressione degli incendi a bordo delle navi russe più vecchie, costruite in epoca sovietica come gli incrociatori classe Slava.

Che si tratti di un incidente, di un sabotaggio o di un attacco missilistico messo a segno dalle forze ucraine, l’affondamento del Moskva costituisce un grave colpo alle capacità navali e al prestigio della Marina Russa oltre che a danneggiare, anche sul fronte interno, l’immagine delle forze russe impegnate in questo conflitto.

Foto: Marina Russa e Ministero Difesa Ucraino

 

 

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