Super Hornet, Rafale e Mig 29 in gara per la nuova portaerei indiana
L’India sperimenterà gli F/A-18E Super Hornet americani in veste di probabili futuri caccia imbarcati per la nuova portaerei INS Vikrant di produzione nazionale; secondo la stampa locale la Marina Militare indiana ha richiesto infatti due caccia F/A-18E Super Hornet dagli Stati Uniti per una serie di test.
Verso la fine di maggio due Super Hornet giungeranno così presso il complesso di test a terra per la pratica del decollo e dell’atterraggio di velivoli imbarcati (NITKA) della Marina indiana di Hansa, nello stato di Goa.
Si noti che gli americani erano al corrente dell’interesse degli indiani verso i caccia F/A-18E Super Hornet basati su portaerei, quindi alla fine del 2020 hanno proceduto autonomamente a testarli realizzando una serie di decolli su un ground jump costruito presso la US Naval Air Station di Patuxent River, nel Maryland.
Certamente l’F/A-18E Super Hornet è stato progettato per decollare da aeroporti convenzionali o dal ponte di una portaerei usando una catapulta a vapore o elettromagnetica ma il discorso cambia per la INS Vikrant.
La nuova portaerei indiana difatti è del di tipo STOBAR (Short Take-Off But Arrested Recovery, in italiano decollo corto e arresto assistito), a metà strada tra le portaerei a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL), come l’italiana Cavour tanto per intenderci e le portaerei a catapulta CATOBAR (Catapult Assisted Take Off Barrier Arrested Recovery, in italiano decollo assistito da catapulta ma recupero con cavi di arresto), come ad esempio le grandi portaerei statunitensi.
Il caccia imbarcato americano finora ha operato appunto dalle CATOBAR americane ma non dalle STOBAR e pertanto dovrà dimostrare in India di poterlo fare agevolmente fino al peso massimo al decollo consentito. Operazione tecnicamente fattibile ma operativamente tutta da verificare.
Boeing intende dunque spingere i MiG russi fuori dal mercato indiano ponendosi l’obiettivo di fornire a New Delhi il suo F/A-18 Super Hornet al posto del MiG-29K ed equipaggiare così la nuova portaerei della Marina indiana.
Uno sforzo statunite3nse che si inserisce nel più ampio contesto delle pressioni di Washington su Nuova Delhi affinchè riduca gli stretti legami economici, militari ed energetici con la Russia.
Tra i candidati, oltre a MiG che propone un nuovo lotto di MiG-29K/KUB già da tempo operativi sulla prima portaerei indiana INS Vikramaditya, c’è in ballo anche Parigi con la versione imbarcata del Dassault Rafale-M (Rafale-Maritime) già in dotazione alla portaerei De Gaulle della Marina Nationale.
L’India del resto già impiega il Rafale nei ranghi dell’Indian Air Force e il velivolo da combattimento francese ha inanellato una serie notevole di commesse (Croazia, Emirati Arabi Uniti, Grecia e Indonesia oltre a Egitto, India e Qatar) e che tra l’altro è già stato testato in India nelle operazioni di decollo dal suddetto complesso NITKA di Hansa.
Foto: Boeing, Marine Nationale e Marina Indiana
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.