Un miliardo di dollari per la difesa antimissile di Guam
Mentre continua ad imperversare la guerra in Ucraina gli Stati Uniti continuano a rafforzare la presenza nell’Indo-Pacifico.
Il 28 marzo scorso, il Pentagono ha chiesto un budget di 773 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2023 e il Pentagono avrebbe intenzione di investire più pesantemente nel Pacifico che in Europa. Circa 6,1 miliardi di dollari sarebbero destinati per la Pacific Deterrence Initiative per contrastare l’influenza militare cinese nella regione indo-pacifica.
Circa 1 miliardo di dollari di finanziamento verrà destinato al sistema di difesa missilistica dell’isola di Guam, sotto tiro dei vettori cinesi e di quelli nordcoreani.
L’ammiraglio John Aquilino, alla testa del Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti, ha più volte posto l’accento sull’importanza di un sistema di difesa missilistica per l’isola, territorio degli Stati Uniti, che ospita installazioni chiave della Marina e dell’Aeronautica.
Il budget destinato alla difesa di Guam include il miglioramento delle capacità di difesa missilistica, comando e controllo, radar e nuove installazioni.
Guam riveste un’importanza strategica crescente per gli Stati Uniti essendo il territorio americano più vicino al conteso Mar Cinese Meridionale ed è considerata dal Pentagono un hub strategico per proiettare potere e difendere la regione. Nel 2020, l’aeronautica cinese ha pubblicato un video che mostrava un attacco simulato di bombardieri su quella che sembrava essere la base dell’USAF Andersen di Guam.
Guam è anche il territorio statunitense più vicino alla Corea del Nord, che negli ultimi mesi ha intensificato i test sui missili balistici fino a quello di pochi giorni or sono di un missile balistico intercontinentale che avrebbe la capacità di raggiungere la costa orientale degli Stati Uniti (Hwaesong 15 o 17).
Dee Dee Martinez, della Missile Defense Agency, ha dichiarato che 539 milioni di dollari verranno investiti nella “architettura” della difesa missilistica di Guam, nonché per la progettazione e lo sviluppo di più sistemi radar terrestri, l’acquisto di componenti di sistemi d’arma e la pianificazione della costruzione.
L’architettura di difesa si basa in gran parte sui sistemi esistenti: il Terminal High Altitude Area Defense dell’esercito (THAAD) basato sull’isola, l’Aegis Combat System della Marina a bordo delle navi e i componenti di difesa dai missili balistici sviluppati dall’Agenzia per la difesa missilistica.
Il maggior generale Jamie Gerard, capo di stato maggiore di INDOPACOM, durante un panel virtuale sulla Corea del Nord, ospitato dalla Missile Defense Advocacy Alliance, ha dichiarato che “l’architettura difensiva è progettata per affrontare la minaccia dei missili da crociera, balistici e ipersonici è in rapida evoluzione a Guam” e che gli Stati Uniti stanno lavorando per sviluppare una rete “capace di difendere prima di tutto la patria, ma anche di proteggere le nostre forze schierate e aiutare a difendere i nostri partner e alleati da tutte le minacce”.
Secondo Gerard, il sistema di difesa di Guam è un ottimo esempio di tutto questo, descrivendolo con una capacità di difesa aerea e missilistica persistente a 360 gradi.
Il Pacific Daily News, riporta che l’agenzia per la difesa missilistica starebbe valutando da 18 a 20 appezzamenti di terreno di proprietà militare a Guam per trovare posizioni adeguate dove posizionare i diversi elementi del sistema di difesa. Secondo il contrammiraglio Benjamin Nicholson, comandante della Joint Region Marianas, i missili difensivi probabilmente saranno posizionati più vicino alla riva in modo che i loro booster di lancio cadano nell’oceano invece che nelle aree popolate.
Dal punto di vista geopolitico, l’area Indo-Pacifico è diventata la regione più importante per il futuro di Washington, e quindi il suo teatro prioritario. Quindi, gli interessi americani degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico sembrano essere prioritari rispetto ad altre regioni del mondo, anche in un momento come questo, con la guerra in corso in Ucraina.
Foto US DoD, US Navy e Enciclopedia Britannica
Elvio RotondoVedi tutti gli articoli
Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.