Polemiche a Kiev sulla gestione di Antonov da parte di Ukroboronprom

 

 

Della società aeronautica ucraina Antonov Analisi Difesa si è ampiamente occupata con numerosi dossier nel 2014, nel 2016, nel 2019 e infine, citando l’intervista al suo (ex) amministratore delegato Sergey Bychkov nel novembre dello scorso anno.

Lo stesso Bychkov è stato defenestrato pochi mesi fa e la situazione dell’azienda ucraina dopo la simbolica presa da parte dei militari russi dell’aeroporto di Kiev Gostomel e la distruzione dell’unico esemplare volante di Antonov An-225, ha acceso una serie di polemiche avvelenate.

E’ stata indirizzata infatti al presidente Volodymyr Zelensky, al ministro della Difesa ucraino Reznikov e al comandante in capo delle Forze Armate ucraine, generale Valery Zaluzhny, una lettera contenente pesanti rimostranze e serie critiche in relazione all’oramai conclamato stato disastroso dell’azienda ma anche al soddisfacimento di bisogni ben più impellenti della simbolica ricostruzione dell’aereo da trasporto strategico esamotore Antonov An-225, definita come una scelta economicamente inopportuna.

Lettera firmata da Anatoly Vovnyanko, ex Leading Designer e Head of the Service of Leading Designers per la progettazione, costruzione e certificazione dell’An-225, Deputy Chief Designer per aeromobili An-124, An-124-100, An-225 e loro modifiche.

Riportiamo qui alcuni passi fondamentali della lunga lettera che alcuni media specializzati ucraini hanno prontamente pubblicato.

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«In connessione con le ostilità sul territorio dell’Ucraina le forze armate hanno urgente bisogno di diversi tipi di aerei da trasporto per il trasferimento di armi, soldati, attrezzature e altri equipaggiamenti.

Sfortunatamente negli ultimi 30 anni l’impresa statale Antonov non ha consegnato alcun aereo alle forze armate. All’inizio degli anni 2000 furono stanziati ingenti fondi per la costruzione dei nuovi An-70 che non vennero mai realizzati.

L’esemplare 01-02 che si è schiantato, è stato riparato e ha superato solo parzialmente il programma di test ma ora questo aereo “arrugginisce” nel cortile di Antonov.

Nel 2020 le forze armate ucraine e Antonov hanno firmato un contratto per la fornitura di 3 aerei An-178, .in base al quale la direzione dell’impresa ha già ottenuto prestiti per 4 miliardi di grivna.

Il primo volo dell’aereo senza componenti russi è stato annunciato per la prima volta da novembre 2021 e a gennaio 2022. Questa è esattamente la promessa fatta dal direttore generale di Ukroboronprom (il gruppo industriale statale che riunisce le aziende del settore Difesa), Yuri Gusev, ma le scadenze hanno cominciato a slittare nel tempo, dal primo trimestre alla “prima metà del 2022”.

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Allo stesso tempo lo stato di preparazione del primo An-178 nell’autunno del 2021 ha sollevato alcuni interrogativi. Ufficialmente l’aereo è pronto all’80%, ma non una parola sull’avionica, gran parte della quale doveva essere importata e senza la quale l’aereo non potrà decollare. Come è noto una parte significativa dei componenti russi è rimasta sul primo velivolo di prova, che sarà certificato.

Oggi Yuriy Gusev annuncia la ricostruzione dell’aereo An-225 e non dice nulla sulle consegne dell’aereo An-178 per le forze armate. Perché pensa al passato e non al futuro? L’An-225 è stato costruito in URSS e ha effettuato il suo primo volo il 21 dicembre 1988. Inizialmente è stato progettato per il trasporto dello spazioplano “Buran” e dei moduli “Energia” e dopo il crollo dell’URSS ha iniziato a essere utilizzato 1-2 volte l’anno per il trasporto di merci. Durante il picco della pandemia di coronavirus l’aereo ha iniziato ad essere utilizzato maggiormente per il trasporto di attrezzature mediche

Ma oggi il completamento della seconda cellula, secondo il sottoscritto che conosce bene la progettazione, la costruzione e il funzionamento di questo bureau ucraino, necessitrebbe di 150-190 milioni di dollari. Secondo la gestione di Ukroboronprom che non ha nulla a che fare con la costruzione di aeromobili, servono almeno 800 milioni di dollari.

La direzione di Ukroboronprom sapeva tuttavia in anticipo che il 24 febbraio 2022 i russi avrebbero attaccato l’Ucraina ma non ha fatto nulla per evacuare tutti gli aerei dall’aeroporto di Gostomel (il top management della società ucraina è fuggito a Lipsia due settimane prima dell’inizio conflitto – NDR).

Di conseguenza, non solo l’aereo An-225 è stato distrutto ma molti altri aerei hanno subito danni significativi: An-26, An-74, An-22 “Antei” e An-132D. E le giustificazioni che non c’era un solo motore sull’An-225 sono una scusa. L’aereo An-124 ha volato ripetutamente con soli 3 motori (su 4) e l’An-225 con soli 5 motori (su 6).

Ma è chiaro che sotto l’attuale governo nessuno all’Antonov sarà punito per corruzione e concorso nella distruzione di aerei.

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In merito al completamento del secondo velivolo An-225 questo non è economicamente fattibile poiché ci vorranno circa 100 anni prima che questi 150-190 milioni di dollari vengano ripagati. Se prima della guerra questo aereo era un “simbolo” dell’Ucraina all’estero, ora tali simboli sono Gostomel, Mariupol, i nostri gloriosi soldati delle forze armate, il reggimento Azov e altri ancora.

In uno dei paesi più poveri del mondo, i leader di Ukroboronprom vogliono spendere 800 milioni di dollari per la ricostruzione di un aereo Mriya nonostante milioni di ucraini abbiano perso la casa, distrutto infrastrutture e industria. Decine di migliaia di ucraini sono morti e centinaia di migliaia sono rimasti feriti o hanno gravi problemi di salute. L’avidità e il cinismo degli alti funzionari ucraini non hanno limiti!

In effetti, i leader di Ukroboronprom e delle imprese usano Antonov come portafoglio personale!

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Attualmente, la gestione di Ukroboronprom ha bisogno di professionisti per identificare le principali direzioni di sviluppo dell’industria della Difesa ucraina, tenendo conto delle armi moderne necessarie alle forze armate e dell’esperienza nello sviluppo di nuove armi. Quando l’industria della Difesa ucraina inizierà finalmente a sviluppare e fornire armi moderne ad alta tecnologia e alta precisione in modo che non debbano essere acquistate e richieste all’estero?

Quando il progettista generale era Piotr Balabuev, con i fondi guadagnati dalla compagnia aerea furono progettati e costruiti aeromobili An-70, An-38, An-32P, An-74-300, An-140, An-148 e acquistati 4 aeromobili An-124 per la compagnia aerea cargo Antonov Airlines implementato in quei casi la più recente tecnologia digitale e altro ancora.

Negli ultimi anni tutti i mercati sono andati persi, non ci sono ordini e non è previsto lo sviluppo di velivoli competitivi. E la strategia per lo sviluppo degli aeromobili domestici fino al 2030 sviluppata dai funzionari è finalizzata allo sviluppo dei fondi di bilancio, non allo sviluppo dell’industria aeronautica.

A causa della mancanza di prospettive, circa 2.500 specialisti altamente professionali sono stati licenziati dall’azienda nel 2015-2016 e nuovi manager (“montatori di pneumatici”, come venivano chiamati in azienda) hanno portato e nominato persone che non avevano nulla a che fare con la costruzione degli aerei. Il livello intellettuale e organizzativo di Antonov è sceso così tanto che con gli enormi ricavi di circa 6 miliardi di grivna all’anno guadagnati da Antonov Airlines non sono stati in grado di sviluppare nemmeno il drone da ricognizione Gorlytsya per le forze armate.

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Attualmente il principale aereo da trasporto in dotazione alle forze armate è l’Ilyushin Il-76. Questo è un aereo meraviglioso, creato 51 anni fa e che in 10-15 anni completerà il suo ciclo di vita in Ucraina per vari motivi. È necessario iniziare a sviluppare un nuovo aereo ucraino per sostituirlo, ad esempio con l’An-188. Inoltre, lo sviluppo di un tale velivolo deve essere fatto con la cooperazione con partner stranieri o, ancora, è necessario determinare insieme ai militari di quali altri aerei abbiano bisogno per risolvere i problemi logistici e di addestramento. Forse un aereo per sostituire l’An-26 o un An-28 o An-38?

Quando i funzionari si occuperanno finalmente di affrontare la strategia di sviluppo del paese, inizieremo, in particolare, a sviluppare e costruire nuovi aerei competitivi (che saranno richiesti sia in Ucraina che all’estero), implementando le ultime tecnologie, piuttosto che completare qualcosa che è stato costruito 33 anni fa in Unione Sovietica.

Perché “seppellire” nel secondo An-225 fondi indispensabili per la ricostruzione del Paese e la costruzione di nuovi velivoli per i militari?

È necessario trovare investitori per la ricostruzione dell’aeroporto di Gostomel e trasformarlo in un centro logistico e di servizio (preservando l’infrastruttura dell’impresa statale Antonov) per guadagnare denaro e non spendere soldi per la sua manutenzione, come è stato fino a quella fatidica data del 24 febbraio 2022.

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Al fine di mantenere la capacità dell’Ucraina di sviluppare e costruire velivoli da trasporto militari competitivi per le forze armate, nonché per la vendita, è necessario un intervento urgente di alti funzionari governativi per preservare Antonov come sviluppatore e produttore in serie di aeromobili.

È urgente trasferire l’industria aeronautica da Ukroboronprom al governo, poiché i leader di Ukroboronprom sono principalmente impegnati a “risucchiare” enormi fondi da Antonov e altre aziende del settore Difesa, comprese anche quelle non redditizie.

P.S. Nel periodo 2019-2021, ci siamo rivolti all’Ufficio del Presidente, al Governo, al Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, alla Verkhovna Rada e ai dirigenti di Ukroboronprom dozzine di volte e abbiamo incontrato la loro direzione per esaminare le nostre proposte per la conservazione e lo sviluppo dell’industria aeronautica ucraina ma finora abbiamo ricevuto solo risposte vane”.

Critiche feroci e circostanziate quelle di Anatoly Vovnyanko che dimostrano ancora una volta come il bureau Antonov fosse sull’orlo del baratro da diversi anni mentre l’intera politica nazionale, ben prima della guerra coi russi, sembrava pensare ad altro dimostrando un grave disinteresse nei confronti di un’azienda aerospaziale così importante per l’Ucraina.

A tutto questo, come se non bastasse, oggi si aggiungono i traumi strutturali, sociali, politici ed economici causati dal conflitto russo-ucraino che non fanno che peggiorare ulteriormente una situazione che sembrava già da tempo senza vie d’uscita.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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