Leonardo presenta ad Eurosatory il nuovo radar tattico multi-missione TMMR

 

In occasione del salone di Eurosatory 2022 che si tiene a Parigi questa settimana, Leonardo presenta per la prima volta il nuovo radar multi-missione di ridotte dimensioni e pesi per impiego tattico denominato TMMR (Tactical Multi Mission Radar). Secondo quanto dichiarato dal gruppo italiano ad Analisi Difesa il sistema ha già un cliente di lancio anche se non divulgato, ed il primo apparato di serie risulta in fase di collaudo.

Lo sviluppo del TMMR, sempre secondo quanto dichiarato da Leonardo, è nato dalla necessità di avere un sensore per applicazioni tattiche che fosse realmente multi-missione e con specifiche molto sfidanti in termini di dimensioni, pesi, assorbimenti e costi. L’obbiettivo era quello di traguardare opportunità nazionali e internazionali relative a sistemi per la difesa aerea a cortissimo raggio o V-SHORAD (Very-SHORt Air Defence), contro droni o C-UAS (Counter-Unmanned Air Systems) e per la protezione veicolare, nonché il controllo di aree e confini o Border Control sia terrestri che costieri nonché applicazioni di controllo di siti come aeroporti ed infrastrutture critiche, tutti caratterizzati da requisiti sfidanti in termini di prestazioni e mobilità.

Per soddisfare questi ultimi, Leonardo ha sviluppato un sensore multi-dominio che rappresenta una soluzione ‘all-in-one’ costituita da un radar completamente digitale (fully digital) e ‘software defined’ in banda ‘C’ con antenna, processing ed elettronica in un solo modulo o pannello dalle ridotte dimensioni, pesi e consumi che, sfruttando le più avanzate tecnologie del settore e concezione modulare può essere impiegato come singolo modulo o diversi insieme per assicurare una completa copertura del mezzo o sito da proteggere.

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In particolare, il TMMR presenta la micro-elettronica applicata di ultima generazione, un’architettura d’antenna a scansione elettronica attiva (AESA, Active Electronically Scanned Array) completamente digitale con campionamento del segnale direttamente all’antenna che utilizza la tecnologia dei moduli trasmettitori-ricevitori di ultima generazione al Nitruro di Gallio (GaN, Gallium Nitride) ed alta efficienza interamente sviluppati in-house da Leonardo nonché l’elaborazione del segnale ‘on chip’, il tutto racchiuso in un unico pannello o modulo sigillato.

Tale architettura consente il digital beam forming (DBF) e massima flessibilità nell’uso dei fasci nonché una classificazione automatica dei bersagli aerei, in particolare di quelli dalle più ridotte dimensioni come i mini e micro droni, nonché proiettili d’artiglieria, mortaio e razzi, bersagli terrestri e navali di varia natura con una copertura in azimut fino a 90° per ciascun modulo (120° in versione degradata) ed in elevazione sempre fino a 90°. Il sistema secondo quanto dichiarato da Leonardo ha una portata in scoperta di oltre 7 km contro micro droni, oltre 25 km contro moderni velivoli da combattimento ed oltre 20 km nei confronti di velivoli senza specificare la sezione radar complessiva dei medesimi.

Utilizzando il raffreddamento passivo ad aria senza parti fisiche in movimento, il sistema garantisce un’affidabilità estremamente elevata, anche negli ambienti più difficili e in presenza di forti venti, polvere e pioggia, secondo quanto dichiarato da Leonardo.

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Con dimensioni pari a 41 cm di larghezza, 38 cm di altezza e 26 cm di profondità, nonché un volume pari a 50 litri (50 dm3) nonché un peso di circa 40 kg, ciascun pannello è un radar completo che necessita solo di alimentazione (standard 28 VDC veicolare) e cavo LAN per condividere tracce e comandi.

Tale soluzione consente un’elevata modularità installativa con la possibilità d’interconnettere fino a quattro moduli insieme per assicurare una copertura a 360° dove i diversi moduli si configurano automaticamente in modalità master/slave, in modo da offrire al C2 una sola ‘picture’ di sistema a valle della data fusion fra i vari moduli. Quest’ultima come la visualizzazione delle informazioni può essere realizzata con un portatile.

Le ridotte dimensioni così come il limitato peso rendono il sistema particolarmente mobile ed in grado di essere trasportato e messo in opera su un treppiedi da un team di due soldati.
Come anticipato il sistema risulta aver ormai completato lo sviluppo ed essere qualificato, nonché in produzione di serie, di cui il primo è in fase di collaudo.

 

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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