Maledetti pacifisti – come difendersi dal marketing della guerra

 

 

«Non sono un medico, non sono un politico, sono un giornalista. Il mio pezzettino, la mia gocciolina, è provare a raccontare la guerra per quello che è: merda, sangue, morte e dolore.»

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Mentre l’Ucraina brucia, Nico Piro, inviato di guerra per il Tg3, ragiona e scrive in queste pagine, con penna alata, della vendita del “prodotto-guerra” da parte dei politici e del loro apparato mediatico, disperatamente impegnati a piazzare il conflitto a un’opinione pubblica che non ne vuole sapere nulla ed è schierata – lo dicono i sondaggi – con la pace.

Di fronte alla violenza verbale degli opinionisti con l’elmetto, al sorgere di un pensiero unico bellicista, lo scopo di questo pamphlet è smontare la narrazione della guerra che ci stanno spacciando come male necessario dall’alto valore morale.

«Un conflitto è un prodotto, e chi crede sia il prodotto migliore sugli scaffali vuole e deve venderlo all’opinione pubblica.

A noi non resta che respingerne l’acquisto compulsivo, prendendo coscienza del fatto che la narrazione bellicista altro non è che marketing.

Dal PUB “Pensiero Unico Bellicista” dobbiamo difenderci se da cittadini che, uniti, possono influenzare il dibattito pubblico condizionando le scelte della politica, non vogliamo ridurci a consumatori ipnotizzati.

Se vuoi la pace, impara a conoscere la guerra.»

 

Nico Piro è inviato speciale della Rai, specializzato in aree di crisi e di conflitto. È uno dei massimi esperti di Afghanistan in Italia e nel mondo.

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Per il suo lavoro ha ricevuto il Premio Ilaria Alpi, il Premiolino, il Premio Luchetta, il Premio Alberto Jacoviello, il Premio Paolo Frajese, il Premio Maria Grazia Cutuli e il Premio Giancarlo Siani.

I suoi documentari sono stati premiati in Europa e nel mondo. Di recente ha prodotto il mediometraggio Un Ospedale in Guerra – Emergency in Afghanistan.

Per People ha pubblicato nel gennaio 2022 Kabul. Crocevia del mondo, giunto oggi alla sua seconda ristampa.

 

 Ho conosciuto Nico Piro nell’agosto 2008, nel “fortino” afghano di Bala Murghab appena espugnato dalle truppe italiane e spagnole e tra i reporter italiani è di certo uno di quelli che quando scrive e parla di guerra sa davvero di cosa si tratti.

Dopo “Afghanistan missione incompiuta” e il recente “Kabul crocevia del mondo” , col libro “Maledetti pacifisti – come difendersi dal marketing della guerra”, Piro fotografa perfettamente l’attuale contesto politico, sociale e mediatico dominato da “liste di proscrizione”, da un orwelliano “ministero della Verità” e da quello che Piro definisce Pensiero Unico Bellicista, in cui non c’è spazio per comprensione degli eventi e delle loro cause o approfondimenti, analisi, critiche e dubbi ma dove una cosa complessa come la prima guerra convenzionale in Europa dal 1945 viene risolta come un semplicistico scontro tra “buoni e cattivi”.

Uno scontro propaganda, ostracismo e censura dominano un circo mediatico per lo più molto militante ma poco convincente.

Un libro agile, che si legge tutto d’un fiato. Perché comunque la si pensi sulla guerra e in particolare su quella in Ucraina, le riflessioni di Nico Piro meritano sempre di essere lette.    

Gianandrea Gaiani    

 

Nico Piro

Maledetti pacifisti. Come difendersi dal marketing della guerra

People Editore 

Pagine 160

Copertina flessibile

Disponibile dal 10 giugno 2022

Prezzo Euro 12

 

 

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