Conclusa la missione della Task Force Air “Black Storm” in Romania
Si è conclusa il 1° luglio l’operazione volta a rafforzare la sorveglianza aerea nel fronte orientale rumeno, iniziata a dicembre scorso con la costituzione della Task Force Air – Romania (TFA-R) Black Storm presso l’aeroporto di Mihail Kogălniceanu a Costanza.
L’impiego dei caccia dell’Aeronautica Militare in operazioni di enhanced Air Policing a favore della NATO proseguirà nei prossimi mesi come previsto nei programmi di rotazione già concordati nell’ambito dell’Alleanza.
Dopo aver raggiunto la piena capacità operativa (Full Operational Capability) all’inizio di dicembre, sono iniziate le operazioni di enhanced Air Policing Area South (eAPAS) con una dotazione di quattro Eurofighter EF-2000A “Typhoon” dell’Aeronautica Militare, il cui comando e controllo era affidato alla NATO che lo esercitava tramite l’Allied Air Command di Ramstein (Germania).
A seguito della spiralizzazione della crisi russo-ucraina, la NATO ha deciso di integrare ulteriori misure di rassicurazione adottando una persistente postura di deterrenza e difesa ai confini orientali dell’Alleanza. Per tale motivo, l’Italia ha raddoppiato gli assetti aerei della TFA e, da aprile, la sua missione si è evoluta nella cosiddetta enhanced Vigilance Activity (eVA), un insieme di misure volte a dare un messaggio di coesione e solidarietà tra gli Alleati, aumentando la prontezza, agendo come deterrente e dimostrando il fermo impegno della NATO nella difesa di tutti gli Alleati.
I Typhoon e gli equipaggi che hanno partecipato alle operazioni in Romania, provenienti da tutti gli Stormi dell’Aeronautica Militare che impiegano questo sistema d’arma (il 4°, il 36°, il 37° e il 51° Stormo), hanno superato le 1400 ore di volo, un risultato mai raggiunto da una TFA sul suolo europeo. Questo risultato ammonta a circa 750 sortite, di cui oltre la metà destinate a missioni di pattugliamento aereo dei confini rumeni per supportare l’eVA.
La TFA, pur essendo un comando joint posto alle dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è stato composto mediamente da 160 uomini e donne dell’Aeronautica Militare, oltre alla componente di polizia militare assicurata dall’Arma dei Carabinieri.
In parallelo, è stato conseguito un elevato grado di interoperabilità con gli assetti aerei dell’Alleanza che in questi mesi sono stati impiegati nell’area insieme ai velivoli dell’Aeronautica Militare. Infatti, oltre ad aver svolto il servizio di Quick Reaction Alert (QRA) congiuntamente ai Typhoon tedeschi, sono state condotte esercitazioni di Personnel Recovery e Slow Mover Interceptor con le forze aeree rumene e statunitensi, effettuate attività joint con la marina francese e rumena e, infine, si è fornito supporto aereo ravvicinato (Close Air Support) a favore di contingenti terrestri belgi, francesi, rumeni, britannici e statunitensi.
La conclusione dell’esperienza della TFA sul suolo rumeno è stato suggellata con una cerimonia alla presenza del Vice Comandante del COVI e del Vice Comandante dell’Aeronautica rumena.
Fonte: comunicato Stato Maggiore Difesa
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