Nuovi missili aria-aria russi per il Sukhoi Su-57
Le prove di Stato dei nuovi missili aria-aria (AAM) a corto-medio raggio per i caccia Sukhoi Su-57 di quinta generazione saranno completate nell’anno in corso e le loro consegne avverranno entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato pochi giorni fa il Ministro della Difesa, Sergey Shoigu.
I nuovi AAM sono stati progettati dalla Vympel Design Bureau (parte della Tactical Missiles Corporation – KTRV) e « …sono stati progettati non solo per equipaggiare la piattaforma avanzata del Su-57 ma anche altri velivoli.» – ha spiegato Shoigu riferendosi molto probabilmente anche ai bombardiere di prima linea Sukhoi Su-34M e ai velivoli da combattimento Su-30SM2 e i Su-35.
Dopo il maxi ordine di AAM a medio raggio R-77-1 avvenuto alla fine del 2020 al fine di mandare in pensione la famiglia dei missili aria-aria a medio raggio R-27 (AA-10 Alamo) di concezione più vecchia, non dotati di capacità fire and forget e tra l’altro realizzati su licenza anche in Ucraina presso gli stabilimenti della Artyom di Kiev, Shoigu ha spiegato che: – «stiamo pianificando di completare le prove di Stato dei missili nell’anno in corso e di consegnare così i primi lotti di serie per l’ingresso in servizio con alcune unità di volo. Il nuovo armamento aiuterà ad aumentare l’efficienza in combattimento dei nostri caccia in situazione critiche e aumenterà la gamma di bersagli ingaggiabili, compresi i veicoli di piccole dimensioni e quelli basati sulla tecnologia stealth.».
La nuova arma destinata al Su-57 è stata presentata in occasione della cerimonia di apertura del nuovo impianto di produzione della Vympel State Machine-building Design Bureau avvenuta il 18 novembre 2019 alla presenza del sindaco di Mosca Sobyanin e del contestuale 70° anniversario dalla fondazione dell’azienda missilistica russa.
Le prestazioni rimangono oggi come allora del tutto classificate mentre relativamente al nome è quasi certo che il missile sia il K-77M, ultimo derivato della famiglia degli R-77 (Codice NATO AA-11 Archer), dotato di alette di controllo convenzionali che ne consentono il trasporto interno nel vano armi del Su-57, un nuovo motore a razzo dual impulse, un nuovo seeker Active Phased Array Antenna (APAA) più versatile e con un raggio d’azione quasi doppio rispetto agli R-77 .
D’altra parte, benché non menzionato, sempre in quell’occasione si citò la realizzazione del missile aria-aria a lunghissimo raggio R-37M (Izdeliye 810), erede del missile a lungo raggio R-33 (AA-9 Amos), in grado di raggiungere i 400 chilometri di tiro utile con una velocità massima di Mach 5 e il Vympel K-74M2 (Izdeliye 760) con sezione ridotta destinato al dispiegamento nelle baie interne delle armi del Su-57.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.