Tank PT-91 Twardy, semoventi antiaerei Gepard e Stormer: le ultime forniture all’Ucraina

 

 

Il 25 luglio il ministero della Difesa ucraino ha reso noto che i carri armati polacchi PT-91 Twardy (evoluzione polacca del T-72M1 sovietico, nelle foto sotto) sono stati forniti all’Ucraina in un “grande lotto”, come ha riferito il capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina Andriy Yermak su Telegram.

La notizia è stata confermata anche da Krzysztof Platek, portavoce dell’Agenzia per gli armamenti del Ministero della Difesa polacco, osservando che il suo Paese ha già consegnato carri armati PT-91 Twardy all’Ucraina pur senza specificarne la quantità.

Varsavia sembrava aver ceduto all’esercito di Kiev circa 232 vecchi T-72 resi disponibili dalle forniture sostitutive garantite dagli Stati Uniti con 116 carri M1A1 SA Abrams di seconda mano (in aggiunta ai 250 nuovi M1A2 SEPv3 ordinati nei mesi scorsi dalla Polonia).

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La fornitura di carri di seconda mano statunitensi, che verranno probabilmente aggiornati allo standard degli Abrams nuovi ordinati da Varsavia, rappresenta quindi un rimpiazzo dei T-72 in rapporto 1:2 (232 T-72 ceduti all’Ucraina, 116 Abrams ricevuti dalla Polonia).

Ieri il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock (Partito Verdi) ha ammesso i problemi che la Germania sta incontrando nello “scambio circolare” di armi pesanti da fornire all’Ucraina ma soprattutto alle nazioni UE/NATO che cedono a Kiev i propri armamenti di tipo russo/sovietico.

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La Germania ha avviato negoziati in tal senso con Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Grecia. Tuttavia, come ha ammesso il ministero della Difesa tedesco, nessun accordo è stato ancora concluso.

In questo contesto è stato rivelato che la Polonia ha già fornito all’Ucraina 300 carri armati T-72 di cui è quindi forse possibile ipotizzare che circa una settantina possano essere PT-91 Twardy rimpiazzati dalla fornitura promessa da Berlino che nel 2023 trasferirà all’esercito polacco 20 carri Leopard 2, prima uno e poi due al mese.

 

Il riarmo polacco

La Germania in passato ha venduto alla Polonia 249 carri Leopard 2A4 e A5 aggiornati allo standard Leopard 2PL. L’esercito polacco disponeva fino al febbraio scorso di circa 230 PT-91 Twardy destinati comunque a venire sostituiti nei prossimi anni dai nuovi carri ordinati negli USA e in Corea del Sud.

Varsavia infatti punta a rafforzare il suo primato di principale forza corazzata tra i partner europei della NATO con un ordine per mille carri sudcoreani K2 Black Panther tanks, 180 dei quali realizzati in Corea del Sud e in consegna a partire da quest’anno e 820 tank K2PL da realizzare su licenza in Polonia a partire dal 2026.

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Del resto l’intesa Varsavia-Seul si sta sviluppando in tutti i settori militari e dell’industria della Difesa e comprende, oltre ai carri armati K2 citati, l’acquisto di 670 obici semoventi da 155 mm K9 da produrre in 600 esemplari in Polonia (dove affiancheranno i semoventi nazionali dello stesso calibro Krab forniti anche all’esercito Ucraino – nella foto sopra) e con i primi 48 in consegna già quest’anno.

La mega-commessa concordata con Seul include anche 48 caccia leggeri KAI FA-50 che rimpiazzeranno in tre squadron i vecchi Sukhoi Su 22 di epoca sovietica (possibili nuovi acquisti dell’Aeronautica Ucraina’).

La gara per il nuovo velivolo da combattimento sembrava vedere avvantaggiato l’italiano M346FA di Leonardo tenuto conto che le forze aeree polacche già scherano da anni la versione da addestramento avanzato M-346 fornito in 16 esemplari.

“I russi possono colpire solo coloro che considerano deboli. L’esercito polacco dovrebbe essere così numeroso e così forte che la sua stessa esistenza dovrebbe spaventare l’aggressore. Le autorità del Cremlino non colpiranno i Paesi forti, attaccano solo quando vedono debolezza”, ha detto ieri il ministro della Difesa polacco Mariusz Blashchak.

 

I ritardi delle forniture tedesche

Il ministro Baerbock ha reso noto oggi che a breve Germania e Repubblica Ceca raggiungeranno un accordo per fornire armi pesanti all’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa. Durante la conferenza stampa con l’omologo ceco, Jan Lipavsky a Praga, il ministro tedesco ha detto che i negoziati sono prossimi al completamento.

In maggio la Germania sembrava aver raggiunto un’intesa per sostituire con 15 carri Leopard 2 forniti da Rheinmetall i 20 tank T-72 che l’esercito Ceco aveva ceduto all’Ucraina.

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Il ministro degli Esteri ceco ha avvertito che le armi di produzione sovietica destinate all’Ucraina si stanno esaurendo e non sono di buona qualità. Elemento che dovrebbe indurre secondo Lipavsky a valutare la fornitura diretta a Kiev di ulteriori armamenti pesanti di fabbricazione occidentale. Al riguardo – come ha evidenziato l’agenzia di stampa Nova –   Lipavsky ha affermato che apprezzerebbe se in Germania il dibattito procedesse in questa direzione. Il ministro Baerbock non si è espressa.

Kiev attende da Berlino la fornitura di moderni sistemi missilistici per la difesa aerea MBDA Iris-T, la cui consegna è prevista per l’autunno.

Sempre a proposito di forniture tedesche a Kiev, Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov (nella foto sotto col ministro della Difesa polacco), ha annunciato ieri che “i primi tre semoventi antiaerei Gepard (nella foto sopra) sono arrivati ufficialmente in Ucraina” su un lotto iniziale di 15 “sono già stati assegnati ai reparti”.

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Rispondendo alla domanda sulla possibile fornitura tedesca anche di carri armati Leopard, il ministro ucraino ha detto di sperarlo annunciando però possibili forniture di carri di quel tipo da parte di altre nazioni europee, probabilmente la Spagna che aveva offerto alcune decine di Leopard 2A4 in pessime condizioni di manutenzione.

“Prima di tutto, inizieremo con uno dei paesi amici che hanno carri armati Leopard che sono disposti a trasferirci. Questi sono paesi europei. E inizialmente, il nostro piano è di avere alcune dozzine di carri armati su cui addestreremo i nostri equipaggi di carri armati, molto probabilmente negli stati baltici.  Dopo che gli equipaggi dei carri armati saranno pronti, continueremo a parlare in parallelo di armare le forze armate ucraine con carri armati moderni”, ha aggiunto il ministro precisando di non puntare solo sui Leopard 2 ma anche su altri carri armati, come lo statunitense Abrams.

 

Altre forniture all’Ucraina

A quanto riferisce oggi l’agenzia di stampa Ukrinform, sono arrivati alle truppe ucraine in prima linea anche i cingolati britannici Stormer HVM dotati del sistema missilistico antiaereo Starstreak (nella foto d’apertura).

Ieri il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che la NATO fornirà all’Ucraina “un pacchetto completo di assistenza che includerà comunicazioni sicure, carburante, forniture mediche e giubbotti protettivi, attrezzature per la protezione contro mine, minacce chimiche e biologiche, nonché centinaia di sistemi anti-droni portatili”. Secondo Stoltenberg, l’Alleanza permetterà così alle forze ucraine di passare dalle apparecchiature dell’era sovietica alle moderne apparecchiature utilizzate dalla Nato.

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Infine l’ultima tranche di aiuti militari accordata da Washington comprende altri 4 lanciarazzi campali M142 HIMARS (16 consegnati, almeno 2 distrutti secondo fonti russe – nella foto sopra)), 36.000 proietti da 155 mm, 580 munizioni circuitanti Phoenix Ghost e 4 veicoli cingolati posto comando per un valore di 270 milioni di dollari.

Foto: ministero della Difesa Polacco, Ministero della Difesa Ucraino e Bundeswehr

 

 

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