L’ucraina Kharkiv Aviation Plant punta a rinnovare, dopo la guerra, l’Antonov An-74

 

 

Dopo la guerra la società ucraina Kharkiv State Aviation Production Enterprise (KhDAVP) ha intenzione di cercare un partner per la modernizzazione dell’aereo da trasporto Antonov An-74. Lo ha dichiarato Oleksandr Kryvokon, Direttore generale dell’azienda aeronautica.

Secondo Kryvokon non si tratterà solo del classico rinnovamento del cockpit attraverso i display MFD ma qualcosa di più esteso e completo che riguarderà anche la sostituzione dei motori, dell’avionica, etc.

«Se possibile – ha affermato Oleksandr Kryvokon – vogliamo realizzare un’estensione della fusoliera e aumentare il carico massimo a 14 tonnellate. Abbiamo in mente questo sviluppo pensando ad un’idea già realizzata in passato: si tratta di una fusoliera allungata di 2,5 metri. E sebbene questo progetto non abbia visto la luce credo che un domani potremmo essere concorrenti persino dell’An-178, perché si tratta di un progetto noto e assolutamente affidabile.»

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L’An-74 modernizzato avrà una variante con due motori; uno prodotto dall’ucraina Motor Sich e l’altro da un produttore occidentale «ma tutto ciò – ha espresso categoricamente Kryvokon – solo dopo la guerra.»

Kryvokon vede dunque il rinnovamento dell’An-74 come una priorità perché da questo progetto potrebbe dipendere la sostituzione di centinaia di An-24/26 presenti ancora nelle compagnie e nelle flotte aeree di molti paesi.

La KhDAVP afferma di proseguire i lavori attualmente in essere, come ad esempio la collaborazione con l’Egitto iniziata prima del conflitto con la Russia considerando che l’Aeronautica Egiziana ha in dotazione infatti 9 An-74T-200A.

«Abbiamo molto lavoro e grandi progetti – ha concluso Kryvokon – e credo che saremo in grado di implementarli. Vinceremo la guerra e ripristineremo la costruzione degli aerei!» L’An-74 in origine era una variante da impiego artico dell’Antonov An-72, un bimotore turboventola da trasporto tattico ad ala alta progettato da Antonov e sviluppato in URSS negli anni ’70.

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L’An-74 volò per la prima volta il 29 settembre 1983 dotato di notevoli capacità STOL per via della particolare conformazione dei motori posta sopra le ali i cui gas di scarico generano un aumento della velocità del flusso sul dorso del profilo alare aumentando di conseguenza la portanza (fenomeno noto come effetto Coandă).

L’An-72/74 può inoltre operare in qualsiasi condizione climatica da –60°C a +45°C a qualsiasi latitudine, compreso il Polo Nord e può essere utilizzato su rotte aeree attrezzate e non attrezzate in qualsiasi momento dell’anno da aeroporti su piste in cemento o di ghiaia, ghiaccio o neve.

L’An-74 infine è in grado di volare per 4600 chilometri a una velocità di crociera fino a 600 km/h, può trasportare fino a 52 passeggeri o fino a 10 tonnellate di carico.

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Della ripresa della produzione degli An-74 Analisi Difesa ha riferito lo scorso anno, raccontando delle difficoltà dovuta ai presunti investimenti della società americana Oriole Capitol Group che aveva promesso di capitalizzare 150 milioni di dollari nel programma attraverso un corrispondente accordo raggiunto nel novembre 2017.

Tuttavia l’azienda di Kharkiv non ha mai visto questi soldi dagli americani tanto che nel settembre 2020, Viktor Popov, presidente dell’Associazione Ukraviaprom, ha definito i direttori di Oriole Capital Group “avventurieri finanziari internazionali” poiché secondo lui – “l’azienda non ha ricevuto un solo centesimo.”

L’An-74 è stato oggetto di una gaffe mediatica notevole da parte di Antonov: un anno fa la società ucraina stava puntando sulla produzione in Canada del versatile aereo da trasporto causando polemiche interne che portarono alla smentita della notizia da parte del bureau ucraino.

Come se non bastasse, infine, a lasciare dei dubbi sull’effettivo potenziale dell’azienda ucraina è stato un anno fa il quotidiano Kyiv Post descrivendo in quell’occasione lo stato della Kharkiv State Aviation Production Enterprise in caduta libera.

«I problemi di cattiva gestione statale si sono gradualmente intensificati al punto che la Rada (il Parlamento ucraino) sta ora valutando una bozza di legge per privatizzare parzialmente l’azienda in difficoltà.»

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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