Nuove armi USA a Kiev: missili antiradar HARM sui Mig 29 ucraini

 

 

Il 19 agosto Washington ha reso noto di aver approvato nuove forniture di armi, mezzi e munizioni per l’ucraina del valore di 775 milioni di dollari che includono:

  • Un numero imprecisato di munizioni per i lanciarazzi campali M142 HIMARS.
  • 16 cannoni da 105mm con 36.000 proiettili
  • 15 droni da ricognizione sorveglianza  Scan Eagle
  • 40 veicoli protetti contro le mine MRAP MaxxPro
  • Un numero imprecisato di missili anti-radar AGM-88 HARM
  • 1.500 missili anticarro TOW.
  • sistemi missilistici anticarro Javelin
  • 000 munizioni per lanciarazzi anticarro portatili Carl Gustaf
  • 50 veicoli 4×4 HUMVEE
  • Un numero imprecisato di visori notturni, cariche esplosive da demolizione, sistemi radio, ottiche e puntatori laser.

Si tratta delle prime consegne statunitensi dei missili anticarro TOW (presenti in gran numero nel surplus degli eserciti NATO), degli obici da 105 mm M119 (i britannici L118 Light Gun prodotti negli USA in oltre 800 esemplari) e già consegnati agli ucraini in alcuni esemplari da Londra e dei droni Boeing Scan Eagle. Dal 2014 gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina aiuti militari per 12,6 miliardi di dollari.

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Prime consegne anche per i missili anti-radar AGM 88 HARM integrati dai tecnici statunitensi sui caccia ucraini Mig 29 e probabilmente sui velivoli di questo tipo forniti a Kiev dai paesi NATO dell’Europa Orientale (Slovacchia, Romania e Polonia avrebbero fornito pezzi di ricambio e velivoli), anche se l’HARM non è mai stato integrato prima su velivoli che non fossero di produzione statunitense o europea occidentale (Typhoon e Tornado).

La presenza di questa missili era stata resa nota nei giorni scorsi da immagini diffuse da canali Telegram russi poi rilanciate da diversi altri social media che mostravano frammenti di un HARM esploso contro la postazione di un sistema antiaereo russo S-300. (qui sotto).

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La fornitura di missili anti-radiazioni è stata confermata dal documento del Pentagono del 19 agosto che riporta la lista delle nuove forniture e preannunciata dal sottosegretario del Pentagono Colin Kahl che non ha indicato il tipo di velivoli ucraini che imbarcano gli HARM ma ha sottolineato gli sforzi di USA e alleati per rafforzare la flotta ucraina di Mig 29.

Secondo diversi esperti le difficoltà a integrare il missile sui vecchi Mig 29 russi o ex sovietici e soprattutto la mancata integrazione dei velivoli ucraini e dei loro sistemi d’arma nella rete NATO di informazioni e targeting potrebbero limitare sensibilmente le prestazioni e l’efficacia degli HARM, necessari all’Aeronautica Ucraina per cercare di colpire da lunga distanza i radar della difesa aerea di Mosca.

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Tra le nuove forniture militari all’Ucraina di diversa origine l’Australia trasferirà alle forze di Kiev 300 munizioni circuitanti (loitering munition) vaganti DefendTex D40 (nella foto sopra), lanciabili da un lanciagranate da 40 mm. L’autonomia di volo delle munizioni è di 20 km, il peso al decollo è di 300 grammi. Attualmente vengono testati in Polonia dove il personale militare ucraino viene addestrato al loro uso.

Nel settore dell’addestramento delle forze di Kiev un reportage del quotidiano francese Le Monde ha riferito che una trentina di contractors statunitensi di una società militare privata chiamata Gruppo Mozart (evidente il riferimento alla più nota PMC russa Gruppo Wagner), ha addestrato migliaia di reclute in Ucraina.

“Negli ultimi quattro mesi, abbiamo addestrato 2.500 militari ucraini”, ha detto al giornale il fondatore e capo della compagnia, il colonnello in pensione del corpo dei marines degli Stati Uniti Andy Milburn confermando che il corso di addestramento è “ultra-basico”: dura appena 10 giorni e le reclute vengono addestrate all’uso delle armi e alla manovra tattica elementare della fanteria.

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Altre 2.500 reclute ucraine hanno completato il corso d’addestramento in Gran Bretagna (nella foto sopra) previsto dagli impegni assunti da Londra nel luglio scorso di addestrare altre 10 mila reclute in 120 giorni nell’ambito dell’Operazione Orbital che ha già portato ad addestrarsi nel Regno Unito 22 mila militari ucraini.

Foto: Ministero Difesa Ucraino, Telegram, DefendTex e Ministero Difesa Britannico

 

 

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