La Finlandia interessata ad assemblare a Cameri i suoi F-35A
Si è svolta ieri la visita al Polo regionale trivalente F-35 – FACO/MRO&U di Cameri del generale di corpo d’armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, e dell’omologo finlandese, Mr. Raimo Jyväsjärvi.
Nella prima fase dell’incontro – ha reso noto un comunicato di Segredifesa – i due National Armaments Director hanno illustrato e condiviso le rispettive posizioni nazionali su tematiche di estrema attualità come gli effetti derivanti dalla recente situazione di conflitto nell’est del nostro continente e sul sostegno che Italia e Finlandia, assieme ad altri paesi, forniscono all’Ucraina.
Durante la visita agli stabilimenti, il Generale Portolano ha illustrato l’importanza del centro piemontese, che è uno delle due linee di produzione e assemblaggio degli F-35 fuori dagli Stati Uniti e l’unica in Europa.
Per l’Italia si tratta di una conferma della scelta strategica di partecipare fin dall’inizio al programma Joint Strike Fighter, anche per le importanti ricadute dal punto di vista industriale e occupazionale.
Il generale ha inoltre evidenziato alla controparte finlandese il rilevante peso specifico dell’Italia nel programma internazionale, che già oggi conta, a vario titolo 16 Nazioni, a sostegno di un ruolo attivo nella cooperazione europea e transatlantica. Nato come catena di montaggio finale per i velivoli della Marina e dell’Aeronautica Militare, il cui primo esemplare è stato consegnato nel 2015.
Il Polo è di proprietà del Governo italiano ed è gestito da Leonardo, in qualità di sub fornitrice di Lockheed Martin. Presso lo stabilimento italiano di Cameri vengono già prodotti anche gli F-35 olandesi e la Svizzera ha recentemente espresso il proprio interesse a far assemblare nello stabilimento italiano almeno 24 dei 36 F-35 A ordinati.
La Finlandia ha scelto nel dicembre 2021 gli F-35A per sostituire gli F/A-18C/D Hornet e prevede di ordinare 64 aerei con il pacchetto di sistemi d’arma e addestramento per un contratto da 9,44 miliardi di dollari che potrebbero in buona parte venire assemblati a Camera.
Foto Segredifesa e USAF
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