La portaerei QE II rimpiazza la gemella (in riparazione) nelle operazioni in ambito NATO
La portaerei britannica HMS Queen Elizabeth (R08) è salpata ieri per gli Stati Uniti rimpiazzando la gemella HMS Prince of Wales (R09) che dovrà affrontare rilevanti lavori di riparazione del sistema di propulsione, come ha reso noto la Royal Navy.
La portaerei QE II, con a bordo elicotteri, velivoli da combattimento F-35B e scortata dalla fregata HMS Richmond (Type 23), raggiungerà la costa orientale degli Stati Uniti (a New York ospiterà l’Atlantic Future Forum) dove avrebbe dovuto operare la HMS Prince of Wales rimasta bloccata in mare il 28 agosto subito dopo la partenza dalla base navale di Portsmouth da un guasto o un incidente non meglio chiarito nei dettagli che ha danneggiato gravemente il sistema di propulsione, a quanto riferito un albero di trasmissione.
Da non escludere che l’elica abbia impattato contro un oggetto sommerso anche se la partenza della nave era già stata rinviata a causa di problemi tecnici. Il 31 agosto una fonte del sito UK Defence Journal, aveva riferito che “il propulsore ha toccato il fondale, o qualcosa che si trovava in profondità”.
La Royal Navy ha però reso noto che un collegamento nell’albero di trasmissione di tribordo che collega i motori principali della portaerei alle eliche si è guastato, provocando gravi danni al sistema di propulsione.
“I subacquei della Royal Navy hanno ispezionato il pozzo di tribordo della nave e le aree adiacenti. E hanno confermato che ci sono danni significativi all’albero e all’elica, e alcuni danni superficiali al timone, ma nessun danno al resto della nave”, ha dichiarato il contrammiraglio Steve Moorhouse aggiungendo che “la nostra valutazione iniziale ha mostrato che un giunto che unisce le due sezioni finali dell’albero si è guastato”.
. La Queen Elizabeth II ha completato nel 2021 un dispiegamento che l’aveva vista attraversare il Mediterraneo per poi raggiungere l’Oceano Indiano e il Pacifico alla testa di un gruppo navale che includeva il cacciatorpediniere lanciamissili statunitense USS The Sullivans (DDG-68) e la fregata olandese HNLMS Evertsen (F805).
La nuova missione vedrò la portaerei il suo gruppo navale concentrare le attività “principalmente sulle operazioni nel Baltico a stretto contatto con le forze provenienti da Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia” – si legge nel comunicato – Nazioni la dichiarazione che costituiscono Joint Expeditionary Force guidata dal Regno Unito” mobilitata alla luce della crisi determinata dal conflitto in Ucraina e dell’annunciato ingresso nella NATO di Svezia e Finlandia.
Nello stesso contesto la Royal Navy ha annunciato la prossima partenza per il Mediterraneo del Littoral Response Group composto da migliaia di marinai e Royal Marines e incentrata sulla LPD HMS Albion.
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