Vostok 2022: i russi mostrano muscoli e alleanze in Asia Orientale
Si concludono oggi nell’estremo Oriente russo le grandi esercitazioni militari Vostok-2022, iniziate il 1° settembre e che hanno coinvolto in diverse aeree terrestri e marittime della regione oltre 50.000 militari e più di 5.000 unità di equipaggiamento militare, inclusi 140 aerei e 60 navi.
Tra i partecipanti anche Cina, Siria, India (con compagnie del 7° e 8° reggimento fucilieri), Algeria, Laos, Mongolia, Nicaragua, Azerbaigian, Algeria, Armenia, Bielorussia, Kirghizistan, Cina, Tagikistan, Birmania e Kazakhistan.
Ieri la televisione delle forze armate russe, Zvezda, ha mostrato le immagini del presidente Vladimir Putin che, con indosso un giaccone militare, assisteva presso il poligono militare di Sergeevski alla fase finale delle manovre seduto vicino al ministro della Difesa Serghei Shoigu e al capo di Stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov.
L’ampia area addestrativa di Sergeevskij, nell’oblast di Primorskij, consente esercitazioni su vasta scala e con l’impiego di tutti i tipi di armi e munizioni reali, comprese bombe d’aereo fino a 500 chilogrammi, artiglieria, lanciarazzi campali e missili balistici tattici Iskander.
Nei giorni scorsi la componente navale della Vostok 2022 ha visto un ampio dispiegamento di forze nelle acque delle isole Curili, strappate al Giappone nel 1945 e di cui Tokyo rivendica la sovranità isole rivendicate dal Giappone, nel Pacifico nord-occidentale.
Il Giappone aveva formalmente protestato per le manovre militari Vostok, definite “totalmente inaccettabili” e che si sono tenute in concomitanza con la celebrazione della vittoria dell’Unione Sovietica sull’Impero Nipponico nella Seconda Guerra Mondiale.
Le esercitazioni Vostok 2022 erano state pianificate con largo anticipo rispetto al conflitto in Ucraina ma, volendone interpretare il significato nell’attuale contesto bellico e politico, hanno permesso a Mosca di sottolineare alcune peculiarità.
Innanzitutto Putin conferma come l’ostilità dell’Occidente stia spostando il focus delle relazioni e delle alleanze militari di Mosca verso l’Asia, con molta attenzione ai paesi amici in Africa e Medio Oriente.
Sul piano militare i russi hanno evidenziato di poter gestire una grande esercitazione interforze con migliaia di militari e decine di aerei e navi esattamente dalla parte opposta della Federazione in cui si combatte il conflitto ucraino.
Infine l’ampia partecipazione di contingenti di così tante nazioni ha permesso a Mosca di evidenziare ancora una volta che le sanzioni e il boicottaggio attuato da gran parte dell’Occidente nei suoi confronti non sono riusciti a coinvolgere il resto del mondo.
Foto: Ministero della Difesa Russo
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