Addestramento al soccorso in prima linea per gli alpini in Ungheria
I soccorritori militari del Contingente Italiano su base Brigata Alpina Taurinense hanno condotto un’intensa settimana addestrativa dedicata alla standardizzazione delle procedure di soccorso congiuntamente con il personale croato e statunitense presente nell’area nell’ambito dell’Operazione “Enhanced Vigilance Activity” (eVA).
Oltre 30 soccorritori militari del Battlegroup NATO, tra i quali quelli effettivi al 3° Reggimento Alpini, al 1° Artiglieria da Montagna, al 32° Guastatori, al Nizza Cavalleria (1°) e al 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” (che garantisce il nucleo di Military Police del Contingente Italiano), hanno preso parte all’esercitazione denominata “Combat Medic Concentration” che, dopo due giornate di attività teorico-pratica di refresh sulle procedure mediche di soccorso ha visto la messa in opera di un complesso e realistico scenario addestrativo allestito nell’area di Camp Croft.
Fondamentale, per i soccorritori militari, la conoscenza delle corrette procedure mediche di soccorso, oltre che la capacità di operare con lucidità mentale anche in condizioni di elevato stress fisico, dovuto dal peso dell’equipaggiamento e dell’armamento in dotazione, nonché psicologico, derivante dall’impatto emotivo del ferimento, in questo caso simulato, di elementi della propria unità.
Numerosi gli scenari di fronte ai quali si sono trovati ad operare i soccorritori, dagli scontri a fuoco con la presenza di feriti da colpi di armi leggere fino all’esplosione di ordigni quali mine e razzi controcarro a danno degli equipaggi dei veicoli in dotazione.
Tutte le procedure di primo soccorso e di evacuazione dal campo di battaglia sono state esercitate in ogni condizione di luce, seguendo il protocollo TCCC (Tactical Combat Casualty Care) standardizzato in ambito NATO e mediante l’impiego della lingua inglese, di fondamentale importanza per il coordinamento all’interno di un Battlegroup multinazionale.
La capacità di prestare soccorso al personale proprio e alleato, con la perfetta sinergia e interoperabilità degli assetti di soccorso, rappresenta uno degli obiettivi addestrativi fondamentali per il NATO eVA Battlegroup schierato in Ungheria, impegnato sul fianco sud-orientale dell’Alleanza Atlantica con missione di deterrenza e difesa.
Fonte: Stato Maggiore Difesa
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