I Chengdu F-7Ni rientrano in Nigeria dopo la manutenzione in Cina
Sono 10 i velivoli da combattimento Chengdu F-7Ni Airguard (versione cinese del MiG-21 sovietico) sottoposti a manutenzione in Cina dal novembre 2020 in poi e rientrati in servizio con la Nigerian Air Force (NAF).
Il costruttore Chengdu Aircraft Corporation (CAC), ha eseguito infatti una profonda manutenzione ai F-7Ni Airguard; 7 esemplari vennero consegnati in blocco alla Cina privando la Nigeria del 70% dell’intera flotta di difesa dello spazio aereo basata su questi velivoli, a cui però si sono aggiunti 3 velivoli multiruolo JF-17 “Thunder.
Anche i due restanti velivoli F-7Ni rimasti in Nigeria furono sottoposti a programmi di manutenzione e revisione per prolungarne la vita operativa e un solo esemplare fu successivamente inviato in Cina in un secondo momento per manutenzioni.
Attualmente gli F-7Ni si trovano presso la base dell’Aeronautica di Makurdi, nello stato di Benue, in fase di ri-assemblaggio.
Nel 2005 la Nigeria aveva approvato un contratto del valore di 251 milioni di dollari per l’acquisto di 15 caccia Chengdu F-7 dalla Cina con cui sostituire la flotta di vetusti MiG-21 di origine sovietica: l’accordo comprendeva 12 caccia monoposto F-7Ni (il suffisso “Ni” sta per Nigeria) e 3 addestratori biposto FT-7Ni per un valore di 220 milioni di dollari mentre i rimanenti 31 milioni consentirono l’acquisto di missili aria-aria PL-9C, razzi non guidati e bombe da 250/500 chili.
I piloti nigeriani cominciarono così ad addestrarsi sull’F7 in Cina nel 2008 mentre le consegne dei velivoli iniziarono nel 2009 per concludersi a metà 2010.
I Chengdu F-7 sono ancor oggi in servizio anche con le forze aeree di Cina, Bangladesh, Iran, Myanmar, Namibia, Corea del Nord, Pakistan, Sri Lanka, Sudan, Tanzania e Zimbabwe.
Foto NAF
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.