La Francia punta a disporre di 100 mila riservisti
In vista della prossima Legge di Programmazione Militare (LPM 2024-2030), il ministro delle Forze armate, Sébastien Lecornu, ha presieduto il 21 novembre un gruppo di lavoro sulla Riserva con l’obiettivo di trovare soluzioni per migliorare l’occupabilità e il supporto dei riservisti.
“Il nostro obiettivo è avere un soldato di riserva ogni due soldati attivi. In altre parole, 100.000 riservisti per un esercito attivo di 200.000 uomini” ha detto Lecornu. Il gruppo di lavoro riunitosi all’interno del Ministero delle Forze Armate ha visto la partecipazione di 70 persone tra cui il capo di stato maggiore della Difesa, generale Thierry Burkhard, parlamentari, associazioni di riservisti, esponenti di sindacati e organizzazioni dei datori di lavoro e della Garde Nationale che dal 2016 raccoglie i riservisti di Forze Armate, Gendarmeria e Polizia. Attualmente la Francia può disporre di 77 mila riservisti (di cui 7mila richiamati in servizio) con un obiettivo a medio termine di 85.000 da innalzare a 100.000 entro il 2024 come ha detto il ministro.
Le discussioni si sono in primo luogo incentrate sugli ostacoli relativi all’adesione dei lavoratori civili alla Riserva. In linea di principio, qualsiasi dipendente del settore privato, se soddisfa i requisiti di arruolamento, può entrare a far parte della riserva operativa e l’azienda per cui lavora è tenuta per legge a concedergli di assentarsi temporaneamente per il servizio nella Riserva o per l’addestramento.
Da quanto è emerso però nel settore privato non mancano gli ostacoli sul posto di lavoro al punto che tanti riservisti non dichiarano all’azienda l’adesione alla Riserva e svolgono il servizio durante le ferie o i giorni di riposo.
“Le linee devono muoversi in modo che l’orgoglio di essere un riservista sia accettato nelle aziende”, ha sottolineato il ministro Lecornu. A tal fine, il Mouvement des Entreprises de France (MEDEF) si è impegnato ad agire a favore di questo cambiamento culturale.
L’0incontro ha permesso di mettere in luce alcune iniziative tese a potenziare la Riserva
- Aumento di cinque anni del limite di età per entrare a far parte della riserva
- Chiarimento delle missioni per adattare le competenze del riservista secondo necessità
- “Premio” per le aziende che facilitano l’accesso alla riserva per i propri dipendenti
- Semplificazione del passaggio dal servizio attivo alla Riserva
- Rivalutazione delle gratifiche ai riservisti
- Autorizzazione a indossare un’uniforme per riservisti durante le cerimonie ufficiali
- Utilizzo delle nuove tecnologie per contattare riservisti
- Investire in comunicazione per migliorare la percezione dei riservisti nella società
Il Ministero delle Forze Armate prevede di tenere altri cinque incontri del gruppo di lavoro per sviluppare da qui a febbraio 2023 i temi elencati. Le proposte che saranno presentate e approvate verranno integrate nella prossima Loi de Programmation Militaire.
(con fonte Ministero delle Forze Armate francese)
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