La fregata Marceglia rientra dall’Operazione Gabinia nel Golfo di Guinea
di Edoardo Ventura
Dopo 60 giorni, con oltre 11800 miglia nautiche percorse si è concluso per Nave Marceglia il deployment per l’“Operazione Gabinia”, volta a garantire vigilanza e protezione degli interessi nazionali e a sviluppare attività di cooperazione con le Marine partner e alleate presenti nel Golfo di Guinea.
L’equipaggio di Nave Marceglia ha costantemente garantito le funzioni di polizia dell’alto mare e prevenzione al traffico di migranti, contribuendo anche al contrasto del Illegal, Unreported and Unregulated fishing (IUUF), cooperando con l’Armada Española e la Marine Nationale francese.
Diverse sono state le attività svolte nelle acque del Western Africa, tra le quali l’esercitazione a guida francese della Grand African NEMO 2022 (GANO 22) che ha offerto differenti opportunità di Local Maritime Capacity Building a favore dei Boarding Team delle marine del Golfo di Guinea. In queste occasioni il personale della Marina Militare ha potuto trasferire il proprio know-how rafforzando al contempo il legame istituzionale con i Paesi rivieraschi come Senegal, Benin, Togo, Nigeria, Gabon, Costa d’Avorio e Sao Tomè e Principe.
Il concretizzarsi delle attività in mare, come la già menzionata GANO 22 e l’African NEMO 22-4, ha permesso a Nave Marceglia di interagire con diverse articolazioni delle Nazioni Unite, come lo United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) ed effettuare attività in supporto dei principali progetti europei presenti in area, quali SWAIMS (Support to West Africa Integrated Maritime Security), PESCAO (Programme for Improved Regional Fisheries Governance in Western Africa) e WeCAPS (West and Central Africa Port Security).
In particolare, questi ultimi tre sono inseriti all’interno del più ampio progetto Coordinated Maritime Presences, che si prefigge l’obiettivo di promuovere l’immagine dell’Unione Europea quale partner affidabile e promotore di sicurezza in ambito marittimo, settore fondamentale nell’attuale “secolo blu”.
Il Golfo di Guinea è un teatro operativo nel quale è stato possibile consolidare ancora di più la sinergia con il naviglio appartenente all’armatoria nazionale. Di particolare rilevanza è stata l’interazione con la nave porta container MSC Marta della Mediterranean Shipping Company S.A..
L’esercitazione prevedeva la simulazione di un attacco pirata a seguito della quale è scaturita la pronta reazione di Nave Marceglia che è intervenuta rilasciando, a mezzo elicottero, il Team Opposed della Brigata Marina San Marco al fine di effettuare la “bonifica” del mercantile.
I 180 donne e uomini dell’equipaggio di Nave Marceglia hanno fatto rientro a casa consapevoli di aver costantemente garantito la sicurezza marittima in un’area dall’importante valore strategico ed economico per l’Italia come il Golfo di Guinea che rientra, di diritto, nel concetto più ampio di “Mediterraneo Allargato”.
Fonte: Marina Militare
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