L’Operazione Irini sequestra veicoli BATT UMG destinati alla Libia
L’Operazione Irini della Forza navale dell’Unione Europea ha sequestrato una trentina di veicoli 4×4 protetti BATT UMG, prodotti da The Armored Group egli Emirati Arabi Uniti e destinati alle milizie dell’Esercito Nazionale Libico del generale Khalifa Haftar in Libia, in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite.
I veicoli erano a bordo del mercantile MV Meerdijk diretto in Libia quando la nave mercantile è stata ispezionata dalle forze di Irini l’11 ottobre.
“Si è scoperto che la nave trasportava veicoli modificati per uso militare in Libia sospettati di violare l’embargo sulle armi delle Nazioni Unite”, ha reso noto l’operazione Irini in un comunicato stampa pubblicato solo il 9 novembre.
“Una delle navi militari europee operanti nel Mediterraneo centrale per l’operazione Irini ha rilevato la nave in rotta verso la Libia. Su richiesta dell’Operazione Irini, in conformità con la Risoluzione dell’ONU 2292, i Paesi Bassi (Stato di bandiera della nave) hanno dato il proprio consenso senza indugio all’ispezione effettuata da un boarding team per verificare la natura di quei veicoli” riporta il comunicato del quartier generale dell’operazione europea guidata dal contrammiraglio italiano Stefano Turchetto.
“Il boarding team ha scoperto dozzine di veicoli militari in possibile violazione dell’embargo sulle armi delle Nazioni Unite alla Libia. In linea con il mandato dell’Operazione, i veicoli sono stati sequestrati e la nave è stata dirottata in un porto europeo per ulteriori ispezioni. A seguito dell’ispezione del gruppo di esperti delle Nazioni Unite, i veicoli sono stati sbarcati e immagazzinati a terra”.
Non sono stati forniti ulteriori dettagli ma il porto dovrebbe trovarsi in Grecia mentre la nave militare che ha effettato il blocco della nave e l’ispezione è con ogni probabilità una delle due unità assegnate all’Operazione Irini: la fregata italiana Grecale (classe Maestrale) o la corvetta francese Commandant Bouan, una delle ultime unità di “avisos” della classe D’Estienne d’Orves.
Sio tratta del secondo sequestro di un carico effettuato da Irini in attuazione della risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) 2292 del 2016 in meno di tre mesi.
Nel luglio scorso la fregata della Marina Militare Italiana Grecale (F571) ha effettuato un sopralluogo della nave mercantile MV Victory Roro (già MV Luccello) dopo che era stata localizzata da un pattugliatore marittimo francese, trovandovi “decine di veicoli progettati o modificati per uso militare in violazione dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi alla Libia”.
L’operazione Irini ha sequestrato i veicoli che violavano l’embargo sulle armi e ha dirottato la nave in un porto europeo per ulteriori procedimenti.
La Victory Roro, battente bandiera della Guinea Equatoriale, era stata identificata dagli esperti delle Nazioni Unite mentre consegnava veicoli militari nel Paese nordafricano già nel marzo scorso. Con ogni probabilità anche questi veicoli erano diretti all’LNA poiché gli equipaggiamenti militari che dalla Turchia vengono inviati alle milizie della Tripolitania vengono solitamente scortati da unità della marina Turca per scongiurare ispezioni
Da marzo 2020 l’Operazione Irini ha effettuato 25 ispezioni che in almeno tre casi hanno portato al sequestro di veicoli e carburante aeronautico diretti all’’LNA.
Foto: Operazione Irini
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