In Ucraina primo impiego operativo per il missile da crociera russo Kh-32
Nell’ambito dell’attuale conflitto russo-ucraino le Forze Aerospaziali russe (VKS) stanno impiegando una serie variegata di armamenti che proprio in Ucraina ha ricevuto il battesimo del fuoco. Ricordiamo ad esempio il missile ipersonico Kh-47M2 Kinžal, il missile aria-aria a lungo raggio R-37M, fino al caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 (anche se in realtà quest’ultimo ha operato limitatamente anche nel conflitto in Siria).
Poche settimane fa è giunta notizia dell’impiego di un’altra arma da parte della VKS: si tratta del missile da crociera ASM (air-to-ship missile) Raduga Kh-32 come ha riferito una fonte del settore della Difesa all’agenzia russa RIA Novosti precisando che i bombardieri russi a lungo raggio hanno ripetutamente effettuato attacchi ad alta precisione contro obiettivi militari ucraini impiegando i Kh-32.
Il missile nato per attaccare grandi unità navali quali le portaerei, equipaggia da alcuni anni i bombardieri supersonici Tupolev Tu-22M3M e un certo numero di bombardieri della precedente variante Tu-22M3. La novità dell’impiego operativo – stante le dichiarazioni fornite – consiste nel fatto che l’oggetto dell’attacco sono stati obiettivi terrestri.
«Con la distruzione degli obiettivi il collaudo operativo sul teatro bellico ha confermato la capacità di questi missili di colpire con precisione anche i bersagli terrestri in condizioni di combattimento; inoltre nessun missile Kh-32 è stato intercettato dai sistemi di difesa aerea ucraini».
Lo scopo principale del missile aria-superficie ASM Kh-32 è difatti la distruzione delle unità navali considerando che l’arma in questione ha caratteristiche migliorate per eludere il sistema di difesa aerea dei gruppi navali guidati da portaerei.
Tuttavia, come ha spiegato la fonte «oggi, il Kh-32 è un sistema missilistico universale, in grado di colpire sia bersagli navali che terrestri con la stessa efficienza.» Analisi Difesa si era occupata lo scorso anno i primi lanci del missile ASM Kh-32 dal Tupolev Tu-22M3 e ancor prima, nel 2016, quando i test di Stato erano in corso d’opera.
Versione profondamente aggiornata del Kh-22 questo missile da crociera, che può essere armato sia con una testata convenzionale che nucleare, raggiungerebbe la considerevole velocità (vicina all’ipersonico) di Mach 4.5/5, utilizza inoltre un nuovo sistema di navigazione che combina i dati GLONASS-GPS e la mappatura radar del terreno al fine di raggiungere livelli estremamente elevati di precisione.
Il Kh-32 disporrebbe poi del doppio della portata del Kh-22 da cui ha ereditato una cellula leggermente modificata e quindi sarebbe in grado di colpire un bersaglio a circa 1.000 chilometri di distanza dal velivolo lanciatore. Il missile risulterebbe difficile da intercettare con i sistemi antiaerei e i caccia intercettori poiché è in grado di raggiungere una quota di 40.000 metri per poi giungere in picchiata ad altissima velocità e con un angolo estremamente ripido sul bersaglio.
Secondo gli open data inoltre, il Kh-32 ha ricevuto un motore modernizzato con una maggiore spinta (da qui la velocità quasi ipersonica), nuove apparecchiature elettroniche digitali tra cui un sistema computerizzato e una stazione radar attiva-passiva protetta dalle interferenze e dai sistemi di contromisure elettroniche.
Foto RIA Novosti/Ministero Difesa russo
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.