Conclusa l’esercitazione Cyber Eagle 22
Si è conclusa martedì 6 dicembre presso il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) dell’Aeronautica Militare l’ottava edizione dell’esercitazione Cyber Eagle.
Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del Generale di Squadra Aerea Luca Goretti (Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica) e del Generale di Squadra Aerea Roberto Comelli (alla testa del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare), sono stati presentati i risultati dell’attività addestrativa di Cyber Defence pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare, attraverso il Comando Logistico della Forza Armata e svolta in partnership con l’industria Italiana del settore Cyber rappresentata dalla società DEAS SpA.
I principali obiettivi esercitativi della Cyber Eagle 2022 sono stati l’addestramento della catena di allertamento dell’Aeronautica Militare in caso di incidente informatico, il collaudo dell’uso di sensori avanzati da parte del Security Operation Centre (SOC) della Forza Armata per prevenire attacchi informatici e quello di testare l’utilizzo di tecnologie avanzate per contrastare la minaccia cibernetica.
In tale ambito ha svolto un ruolo di particolare importanza la progettazione di algoritmi di intelligenza artificiale attraverso l’impiego di un Tiger Team congiunto Aeronautica Militare – DEAS composto da figure professionali specializzate nella gestione e nella governance dei dati elaborati provenienti da diverse fonti – elaborate attraverso la valorizzazione delle enormi risorse tecniche del supercalcolatore della Forza Armata.
Il Tiger Team ha altresì realizzato i modelli utilizzati per il SOC, a presidio della prevenzione della minaccia cibernetica. Ha partecipato all’esercitazione, per la prima volta, anche un team di simulazione di attacco informatico (cosiddetto Red Team) del Comando per le Operazioni in Rete (COR) dello Stato Maggiore della Difesa, conferendo così alla Cyber Eagle anche una connotazione interforze.
Nel dettaglio, il COR ha testato la prontezza di risposta ad un attacco informatico da parte di un Ente periferico dell’Aeronautica Militare nonché quella della catena di Comando e Controllo cibernetico della Forza Armata, che vede il coinvolgimento della 3^ Divisione del Comando Logistico dell’AM, del Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica e del Re.S.I.A.
Quest’ultimo ente dipende dalla 3ª Divisione del Comando Logistico che cura la realizzazione e la gestione dei sistemi per l’automazione dei processi logistico/amministrativi della Forza Armata nonché la formazione del personale impiegato nel settore informatico.
Di fronte alla minaccia cibernetica che è sempre più concreta, reale, persistente ed in continua evoluzione, l’Aeronautica Militare si addestra e si aggiorna costantemente per fornire adeguate risposte in termini di difesa e sicurezza, a salvaguardia della cornice di sicurezza delle info-strutture dei Reparti della Forza Armata, contribuendo così alla difesa cibernetica del Paese.
Il generale Goretti (nella foto sopra e più in alto con l’Ammiraglio Cavo Dragone) ha espresso “grande soddisfazione per la sinergia tra gli esperti militari e gli esperti civili dell’industria, che può fare la differenza in un settore in cui dobbiamo saperci muovere”.
Per la dott.sa Stefania Ranzato (nella foto qui sopra con il Generale di Divisione Aerea Vincenzo Falzarano, comandante della 3a Divisione del Comando Logistico), Amministratore Unico di DEAS, “questo lavoro congiunto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra la Forza Armata e le componenti di innovazione cui contribuisce l’industria privata italiana rappresentata da DEAS. Il lavoro in team contribuisce ad aumentare la consapevolezza della minaccia e la forza delle azioni di contrasto”.
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