Confermata la commessa a Fincantieri per la nuova nave oceanografica della Marina

 

 

 

Come anticipato da Analisi Difesa già il 13 dicembre, Fincantieri costruirà la nuova Nave oceanografica maggiore (NIOM) della Marina Militare. Notizia anticipata il 6 dicembre da Shipping Italy in base alla considerazione che il gruppo cantieristico triestino aveva ottenuto nella gara per questa commessa un punteggio complessivo di 100/100.

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Ieri è giunta invece la conferma ufficiale da Fincantieri e Segredifesa.

Questo il comunicato dell’azienda:

Nell’ambito di un bando comunitario per il settore della Difesa e Sicurezza, Fincantieri ha firmato con il Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti – Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM), il contratto per la realizzazione di una nuova unità Navale Idro-Oceanografica Maggiore (N.I.O.M.) destinata all’Istituto Idrografico della Marina, con consegna prevista nel 2026 presso il cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano.

Il contratto ha un valore complessivo di circa 280 milioni di euro e comprende anche i servizi di supporto logistico integrato e di temporary support per la durata di sei anni più quattro in opzione.

Si avvia così il rinnovamento delle unità navali del servizio idrografico della Marina. Tale programma è parte di un progetto innovativo, di respiro europeo, che coinvolge il Ministero della Difesa e nel cui ambito è stato raggiunto un accordo di finanziamento tra la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “Siamo fieri che il primato tecnologico di Fincantieri si affermi ancora una volta in un ambito come quello scientifico, che richiede capacità specialistiche peculiari. L’unità, infatti, dovrà essere in grado di operare garantendo elevate performance in ogni condizione meteo marina. Questo richiederà l’integrazione di molti sistemi complessi, capacità distintiva di un Gruppo come il nostro, che non solo realizza piattaforme all’avanguardia come le navi militari ma può contare sulla sinergia tra mondo naval e mondo offshore nello sviluppo di sistemi di controllo avanzati”.

L’unità è stata concepita con la massima attenzione verso gli aspetti green. Tra le sue principali caratteristiche si annoverano le tecnologie per il contenimento delle emissioni, una propulsione diesel-elettrica per ottimizzare consumi, forme di carena funzionali alla riduzione della resistenza all’avanzamento e l’utilizzo di materiali environment-friendly. In ambito di sostenibilità anche il processo produttivo partecipa all’impegno costante dell’azienda nel presidio dei sistemi di gestione ambientale, testimoniato dalla conformità alla norma internazionale ISO 14001 del cantiere integrato di Riva Trigoso-Muggiano, nonché da tutti gli altri i siti italiani del Gruppo.

Ulteriore key driver della nave sarà il tema di Health&Safety, volto alla sicurezza di tutto il personale che esercirà la nave durante la vita operativa. Fincantieri ha tenuto un approccio proattivo volto a identificare, anche in cooperazione con un parco fornitori di primo livello, le migliori soluzioni tecniche per soddisfare a pieno i requisiti operativi del cliente.

Fincantieri ha consegnato nel 2018 all’Institute of Marine Research (IMR), l’ente di ricerca oceanografica e ittica del governo norvegese, “Kronprins Haakon”, nave rompighiaccio oceanografica destinata a operare nelle acque polari. Il Gruppo, inoltre, nel 2021 ha curato un refitting d’eccezione sull’unità “Laura Bassi”, l’unica nave rompighiaccio oceanografica da ricerca italiana, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale.

L’Istituto Idrografico della Marina è l’Organo Cartografico dello Stato designato alla produzione della documentazione nautica ufficiale nazionale.

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Qui sotto il comunicato di Segredifesa.

Il Direttore degli Armamenti Navali (Navarm) del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, Ammiraglio Ispettore Capo Massimo Guma, e il Direttore Generale della Divisione Navi Militari della Fincantieri, Dr. Dario Deste, hanno firmato il contratto per la progettazione, costruzione e fornitura di una nuova Nave Idro-Oceanografica Maggiore (NIOM) e del relativo supporto logistico (Integrated Logistic Support e Temporary Support).

L’Unità consentirà alla Marina Militare il rinnovamento delle unità navali del “Servizio Idrografico” nazionale, che si occupa della produzione e dell’aggiornamento della documentazione cartografica nautica ufficiale, garantendo altresì, in virtù delle spiccate caratteristiche dual use e multidisciplinari della piattaforma, un efficace supporto alla comunità scientifica nazionale ed internazionale, sia nel Mediterraneo che nella nuova frontiera artica.

La nuova NIOM, con una lunghezza di circa 110 m e larghezza di circa 19 m, sarà dotata di un sistema di posizionamento dinamico e di un sistema di propulsione integrato completamente elettrico, caratterizzato da basse emissioni in atmosfera, in modo da consentire la navigazione anche in aree di interesse protette o soggette a particolari restrizioni. Inoltre, impianti ed attrezzature scientifiche permetteranno di operare in climi con temperature medie sino a -20°C, eseguire rilievi batimetrici, topografici e geodetici, acquisire dati idro-oceanografici e geofisici marini e meteorologici, oltre che effettuare rilievi di anomalie magnetiche e condurre attività a supporto di operazioni di Rapid Enviromental Assessment (REA).

A bordo anche un veicolo subacqueo autonomo tipo Autonomous Underwater Vehicle (AUV), equipaggiato con sensori idro-oceanografici e predisposto all’imbarco di moduli containerizzati per garantire la massima interoperabilità.

L’appalto, da un valore complessivo di 284 milioni di euro, è stato aggiudicato alla società Fincantieri a seguito di una procedura di gara europea.

Dal punto di vista finanziario, il programma è il primo progetto della Difesa per il quale la Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha messo a disposizione, sotto forma di prestito, risorse economiche e finanziarie in favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), contribuendo in modo significativo alla crescita del settore “ambiente e cambiamenti climatici”, considerato di interesse prioritario da parte delle Istituzioni comunitarie.

Foto: Segredifesa e Fincantieri

 

 

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