E’ fallito poco prima delle 3 ora italiana a Kourou, il poligono spaziale nella Guyana Francese, il primo lancio commerciale del razzo europeo Vega C, il nuovo lanciatore dell’Agenzia spaziale europea (ESA) costruito dall’italiana Avio.

Dopo il debutto con il volo di qualifica dello scorso 13 luglio il secondo lancio previsto ieri avrebbe costituito la prima di 13 missioni già prenotate. Il volo VV22 (già slittato lo scorso 24 novembre a causa della sostituzione di un componente difettoso) doveva portare in orbita due nuovi satelliti francesi, Pleiades Neo 5 e 6, realizzati da Airbus e capaci di osservare dettagli sulla Terra con una risoluzione di appena 30 centimetri.

Dopo l’accensione dei motori e il decollo di Vega C tutto sembrava procedere per il meglio, ma 2 minuti e 27 secondi dopo il decollo e subito dopo la separazione del primo stadio del razzo, si è verificata un’anomalia.

“E’ stata osservata una pressione inferiore ai livelli attesi dello Zefiro 40, che è il secondo stadio di Vega, e dopo abbiamo osservato una deviazione dalla traiettoria e un’anomalia molto importante. Sfortunatamente la missione è andata perduta”, ha detto a caldo Stephane Israel, amministratore delegato di Arianespace, la società che gestisce i lanci dalla base di Kourou.

ESA e Arianespace hanno reso noto che sarà una commissione di inchiesta indipendente a stabilire le cause dell’incidente mentre il fallito lancio con la perdita del razzo e del suo carico ha determinato un tonfo del titolo di Avio in borsa.

“Sono convinto – ha dichiarato Adolfo Urso, Ministro dello sviluppo economico con delega allo Spazio – che questo incidente non oscurerà l’eccellente lavoro fatto dalle imprese italiane ed europee la cui tecnologia ha un riconoscimento unanime”. Lo stesso amministratore delegato di Arianespace ha voluto precisare in conferenza stampa che “non ci saranno ripercussioni né sul lanciatore Ariane 5 né sul futuro Ariane 6 che arriverà alla fine del 2023”.

(con fonti Ansa e Adnkronos)

Foto Avio