Ucciso in battaglia un altro califfo dello Stato Islamico
E’ morto “in battaglia con i nemici di Dio”. Con queste parole l’Isis ha annunciato l’uccisione del suo leader Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi, senza tuttavia dare alcuna indicazione di chi fossero i nemici e in quale battaglia, né quando sia avvenuta. Al suo posto è già stato nominato Abu al-Hussein al-Husseini al-Qurashi, secondo quanto riferito in un messaggio audio da un portavoce dello Stato Islamico, Abu Umar al-Muhajir, tramite al-Furqan, l’organo di propaganda dell’Isis.
Nessuna parentela tra di loro, sostengono gli analisti, spiegando che al-Qurashi deriva da Quraish, il nome della tribù a cui apparteneva il profeta Maometto ma è curioso che l’Isis annunci contemporaneamente la morte del suo califfo e la nominsa del successore.
Abu Hasan al-Hashimi al-Qurashi è il secondo leader dell’Isis a essere ucciso quest’anno e molti ritenevano che dietro al nome di battaglia si celasse in realtà Juma al-Badri, fratello più anziano del primo leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi.
Il 3 febbraio scorso era morto in un raid condotto dalle forze speciali americane nella provincia settentrionale siriana di Idlib Abu Ibrahim al Hashimi al-Qurashi. Il leader terroristico – che guidava l’Isis dal 2019 – piuttosto che farsi catturare, aveva fatto detonare il giubbotto esplosivo che indossava, provocando anche la morte della moglie e dei figli.
Abu Ibrahim al Hashimi al-Qurashi era diventato il leader dello Stato islamico dopo la morte del califfo i Abu Bakr al Baghdadi il 27 ottobre del 2019. A seguito di un raid delle forze americane nella provincia di Idlib, per evitare la cattura, al-Baghdadi aveva innescato la cintura esplosiva attaccata al suo corpo.
Nel settembre scorso le autorità turche avevano annunciato la cattura dell’iracheno Bashar Khattab Ghazal al-Sumaida’, indicato come “numero 3 dell’Isis”, fermato mentre tentava di entrare nel Paese “con una parrucca e documenti falsi”.
(con fonti Adnkronos e Ansa)
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