Gli attacchi dei pirati calano in Africa e aumentano in Asia

 

 

L’International Maritime Bureau (IMB) della International Chamber of Commerce (ICC) ha reso noto che gli atti di pirateria marittima sono scesi ai livelli più bassi registrati in quasi tre decenni.

Il rapporto annuale ICC IMB ha registrato 115 episodi di pirateria e rapina a mano armata contro navi nel 2022, 17 in meno del 2021 – di cui la metà nelle acque del sud-est asiatico, in particolare nello Stretto di Singapore, dove gli incidenti continuano ad aumentare raggiungendo i 38 nel 2022,  circa un terzo del totale.

Gli incidenti segnalati nel vicino arcipelago indonesiano rimangono invece relativamente bassi grazie ai continui sforzi della polizia marittima indonesiana. La maggior parte delle navi attaccate aveva una stazza lorda superiore a 50.000 tonnellate, comprese sei navi con carico superiore a 150.000 tonnellate.

Nonostante una notevole diminuzione degli incidenti segnalati nelle acque dell’America centrale e meridionale, i porti di Brasile, Guyana, Perù, Venezuela, Messico e Haiti continuano a essere interessati da casi di rapine a mano armata a bordo dei mercantili. La riduzione è in parte attribuita alla diminuzione degli incidenti segnalati nell’ancoraggio di Callao in Perù, che ha registrato una diminuzione del 33% rispetto al 2021.

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In 107 casi le navi sono state abbordate, 2 dirottate, 5 i tentativi di attacco e una nave colpita. In molti casi le navi erano all’ancora in altri si trovavano in navigazione al momento dell’abbordaggio, quasi tutti gli incidenti si sono registrati durante le ore di oscurità. Il calo delle attività piratesche globali viene attribuito dall’IMB alla diminuzione dell’attività dei pirati nelle acque ad alto rischio del Golfo di Guinea, dove gli incidenti sono scesi in un anno da 35 incidenti nel 2021 a 19 nel 2022.

In quest’area è stata rafforzata la presenza navale internazionale (anche quella della Marina Italiana) e potenziate le capacità delle forze navali dei paesi litoranei. Per l’IMB sono ancora necessari sforzi sostenuti per garantire la sicurezza dei marittimi nella regione del Golfo di Guinea, che rimane pericolosa come evidenziato da due incidenti nell’ultimo trimestre del 2022.

A metà novembre una nave Ro-Ro è stata sequestrata 28 miglia nautiche a sud-ovest delle Isole delle Tartarughe, in Sierra Leone. Tutto l’equipaggio è stato preso in ostaggio e i pirati hanno tentato di navigare in acque poco profonde con il risultato che la nave si è arenata. L’equipaggio si è liberato e si è rifugiato nella cittadella fino a quando le autorità della Sierra Leone non sono salite a bordo della nave.

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A metà dicembre, la petroliera Suezmax è stata attaccata a 87 miglia nautiche a nord-ovest di Bata, Guinea Equatoriale.

“L’IMB plaude alle azioni rapide e decisive delle marine internazionali e delle autorità regionali nel Golfo di Guinea che hanno contribuito positivamente al calo degli incidenti segnalati e hanno garantito la sicurezza continua per gli equipaggi e il commercio. Gli incidenti Ro-Ro e petroliere sono motivo di preoccupazione e dimostrano che gli sforzi per migliorare la sicurezza marittima nella regione devono essere sostenuti”, secondo il direttore dell’IMB Michael Howlett.

Foto: Marine Nationale – Golfo di Guinea

 

 

 

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