ISS: missione spaziale congiunta di soccorso Russia-USA
La navetta spaziale russa Soyuz MS-23 riporterà sulla Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) gli astronauti russi Dimitri Petelin e Sergey Prokopyev e l’americano Frank Rubio, dopo che la Soyuz MS-22 con la quale sarebbero dovuti rientrare è stata danneggiata.
La decisione è stata presa congiuntamente dalle agenzie spaziali di Stati Uniti e Russia, al termine della riunione della Commissione d’inchiesta che ha esaminato le possibili soluzioni al problema. L’annuncio è arrivato la mattina dell’11 gennaio dall’agenzia spaziale russa Roscosmos.
Il direttore dei programmi della Nasa per la Iss, Joel Montalbano, e il direttore per il Volo umano della Roscosmos, Sergei Krikalev, in una conferenza stampa congiunta organizzata dalla Nasa hanno messo in luce gli aspetti salienti della missione di soccorso spaziale, uno dei rari casi di cooperazione bilaterale nonostante la guerra in Ucraina.
Il lancio della Soyuz MS 23 è previsto per il 20 febbraio a cui farà seguito il rientro a Terra della navetta danneggiata, ovviamente senza equipaggio a bordo.
Con l’arrivo della Soyuz MS-23, che attraccherà il 22 febbraio all’ISS in modalità senza pilota, torneranno a essere due i veicoli agganciati alla ISS in grado di trasportare un equipaggio: l’altro è la navetta americana Crew Dragon. Altre tre navicelle sono invece adibite a cargo: due russi Progress e l’americano Cygnus.
Gli astronauti Petelin, Prokopyev e Rubio erano arrivati sulla Stazione Spaziale il 21 settembre 2022 e nella notte fra il 14 e il 15 dicembre sulla loro Soyuz era stata rilevata la perdita di liquido refrigerante che aveva costretto ad annullare la passeggiata spaziale dei cosmonauti russi Prokopiev e Petelin.
“Non sarà possibile riparare in orbita la Soyuz danneggiata”, ha detto Krikalev. La causa, hanno confermato i due esperti, è l’impatto sul radiatore della Soyuz di un meteorite dal diametro di circa un millimetro, avvenuto ad altissima velocità. “E’ molto difficile sostituire il radiatore della Soyuz in orbita ed è anche rischioso. Per questo la Commissione ha deciso di sostituire il veicolo, inviando un’altra navetta sulla ISS”.
Di conseguenza, la Soyuz M-22 danneggiata dovrà essere rimossa dal punto di attracco alla Stazione Spaziale e fatta rientrare a Terra senza equipaggio. Le operazioni necessarie per preparare il veicolo al rientro e quelle per predisporre la nuova navetta ad accogliere l’equipaggio (con il trasferimento delle tute pressurizzate e dei seggiolini anatomici, personalizzati per ogni astronauta) richiederanno del tempo e per questo si prevede che la missione dei tre astronauti possa essere prolungata, “forse di alcuni mesi”, ha detto Krikalev.
Al momento non c’è però una data. “Il programma di volo dei cosmonauti dovrebbe tornare alla normalità prima possibile”, ha detto ancora Krikalev. Il prossimo volo di una Soyuz è infatti previsto in marzo. Slitterà anche il prossimo volo della Crew Dragon, inizialmente previsto il 16 febbraio.
(con fonti Ansa e AP)
Foto Roscosmos
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