Le vulnerabilità informatiche

 

 

La rapida evoluzione dello scenario internazionale mette continuamente le aziende di fronte a nuove sfide. Tali sfide sono strettamente legate alla sicurezza, alla preparazione del personale e alla costante crescita delle vulnerabilità informatiche. Fronteggiare le sfide e saperle ricondurre a nuove opportunità nella gestione della cybersecurity sono azioni fondamentali per le aziende e le organizzazioni, pubbliche e private. Non solo per difendersi, ma anche per mantenersi competitive sul mercato globale.

In quest’ottica, le aziende sono chiamate ad avere un approccio preventivo nella creazione di una strategia di difesa informatica aziendale, che agisca in anticipo, riducendo il più possibile la superfice d’attacco. Lo scopo di assumere un approccio proattivo è volto a mantenere la business continuity anche sotto attacco e, quindi, implementare la resilienza come mezzo per la sicurezza verso qualsiasi vulnerabilità informatica.

 

Cosa sono le vulnerabilità informatiche?

Una vulnerabilità informatica può essere definita come una componente (esplicita o implicita) di un sistema informatico, in cui le misure di sicurezza sono assenti, ridotte o compromesse. Questa debolezza del sistema lo espone ad una minaccia informatica, ovvero consente a un eventuale aggressore di comprometterne la sicurezza dell’intero sistema.

Le vulnerabilità informatiche sono quindi malfunzionamenti, configurazioni sbagliate o semplicemente errori presenti in un sistema che lo espongono a dei rischi, come attacchi informatici dovuti ad hacker e virus. Ogni rete, sistema, software o dispositivo aziendale può presentare uno o più punti di debolezza, delle vulnerabilità.

Questo può dipendere da molti fattori: un errore di progettazione, di scrittura o di configurazione; qualcosa che non sempre si riesce a individuare. Ed è proprio questa invisibilità del pericolo a rappresentare il rischio principale. Dalla ricerca dell’Osservatorio Information Security & Privacy emergono 3 tipologie di vulnerabilità che aumentano il rischio di esposizione delle aziende agli attacchi cyber:

  1. Sistemi informatici obsoleti o eterogenei.
  2. Aggiornamenti e patch non effettuati regolarmente.
  3. Noncuranza e scarsa consapevolezza dei dipendenti.

 

L’importanza della consapevolezza: la security awareness

L’ultimo dei tre punti appena menzionati è senz’altro uno degli aspetti più critici quando si è alle prese con una vulnerabilità informatica. Prima ancora che le tecnologie o gli strumenti preposti alla sicurezza informatica, è il comportamento delle persone, dei dipendenti, a fare la differenza nella tenuta di un perimetro di difesa IT.

Infatti, essere consapevoli dell’esistenza di un pericolo e delle conseguenze che questo comporta rappresenta il primo strumento di difesa. La cybersecurity awareness trasforma i dipendenti nella prima linea di difesa contro il cyber crime, sensibilizzandoli, rendendoli consapevoli circa le tipologie, i metodi e gli impatti degli attacchi cyber ai danni di computer, server, reti, dispositivi mobili e dati aziendali.

Lo scopo è elevare il livello di sicurezza dell’intera organizzazione, trasformando i comportamenti delle persone e migliorando la security posture.

 

Prevenire e gestire una vulnerabilità informatica

Per scovare una vulnerabilità informatica è necessario sottoporre la rete, i dispositivi, software e sistemi aziendali a uno scanning, ovvero un’analisi a 360 gradi per evidenziare se esistono rischi reali o falle che i cyber criminali potrebbero sfruttare. Vulnerability assessment e penetration test sono i primi passi che un’azienda deve fare per monitorare la possibile presenza di vulnerabilità informatiche, in quanto vanno a cercare in modo mirato i punti deboli di un’applicazione o dell’intero sistema.

Consistono in un checkup informatico, uno screening dettagliato delle vulnerabilità di un’applicazione o dell’intera infrastruttura aziendale, unitamente ad un vero e proprio “stress-test” operato attraverso attacchi simulati e controllati per verificarne la tenuta.

Con questi test è possibile definire, identificare, classificare le vulnerabilità informatiche e quindi rispondere alle minacce che orbitano attorno all’organizzazione. Per rendere poi completamente proattiva e preventiva la rilevazione delle vulnerabilità informatiche è importante mettere in atto azioni di cyber threat intelligence.

La cyber threat intelligence permette di acquisire conoscenze preziose sulle minacce informatiche che possono scaturire dalle vulnerabilità individuate. Consente infatti alle aziende di fare una previsione sulle minacce incombenti, prevedendo in anticipo le possibili mosse dei cyber criminali.

Inoltre, un corretto e pedissequo monitoraggio dei sistemi di sicurezza (security monitoring) e un supporto legale e operativo qualificato risultano di vitale importanza per la resilienza delle proprie infrastrutture IT, così come un affidabile sistema di incident response.

 

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Claudio Di GiuseppeVedi tutti gli articoli

Diplomato in chimica a Roma, si laurea in sociologia per poi specializzarsi in comunicazione, valutazione e ricerca sociale. Si dedica allo studio di internet, della comunicazione digitale e del marketing, conseguendo un master negli Stati Uniti, a Los Angeles. Successivamente consegue un master di II livello in geopolitica e sicurezza globale, in Italia. Attualmente è Junior Communication Specialist per Telsy, Gruppo TIM. Collabora con la Croce Rossa Italiana come operatore volontario e operatore in attività di protezione civile (OPEM).

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