90 anni di Ilyushin: luci e ombre nei programmi per gli aerei da trasporto russi

 

 

La società russa Ilyushin Aviation Complex che opera oggi come parte della United Aircraft Corporation (UAC), svilupperà la linea di velivoli da trasporto ad altissima capacità. Lo ha reso noto UAC in occasione del recente 90° anniversario dello storico bureau.

«Le prospettive di Ilyushin sono associate allo sviluppo della linea di velivoli da trasporto ad alta e altissima capacità. Il team dell’United Design Bureau sta cambiando strada implementando nuovi metodi di progettazione e nuove tecnologie, coinvolgendo ingegneri virtuosi e lavorando su progetti che guardano al futuro. Facciamo affidamento in questo sforzo anche sull’esperienza accumulata da generazioni di designer di talento.» – ha dichiarato Sergey Yarkovoi, amministratore delegato, primo vicedirettore generale di UAC nonché capo di Ilyushin Aviation Complex.

L’Ilyushin Design Bureau vanta attualmente ampie competenze nella progettazione di aeroplani di diverse dimensioni ma principalmente e unicamente nel settore del trasporto (militare e civile).

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I suoi progetti chiave sono l’aereo da trasporto pesante Il-76MD-90A che ricordiamo nel 2022 essere stato consegnato alle Forze Aerospaziali russe (VKS) in 5 esemplari grazie all’ausilio della nuova linea di assemblaggio PLC-76 commissionata alla SP-Aviastar nell’ottobre 2019; l’aereo da rifornimento Il-78-90A (nella foto sotto) derivato dall’Il-76MD-90A, l’aereo passeggeri a lungo raggio Il-96-400M e l’aereo regional Il-114-300.

Tra i progetti ambiziosi ricordiamo invece il futuro sistema aeronautico da trasporto militare denominato PAK-VTA “Slon” (elefante) il cui lavoro di ricerca e sviluppo è iniziato nel 2021.

Secondo i più recenti requisiti del PAK-VTA  (nella foto d’apertura) emessi dal Ministero della Difesa, in termini di capacità di carico e autonomia il veicolo supererà l’americano Boeing C-17 e l’europeo Airbus A-400 ma rimarrà leggermente inferiore all’An-124 che è chiamato a sostituire.

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Inoltre uno dei parametri richiesti più insoliti è la possibilità di poter effettuare il rifornimento in volo da aerocisterne, modalità nuova per gli aerei da trasporto militare in Russia. Il nuovo velivolo dovrà inoltre trasportare almeno 80 tonnellate di carico su un raggio di 5000 chilometri: la lunghezza del vano di carico sarà di almeno 27,5 m, mentre larghezza e altezza saranno rispettivamente di 5,8 e 4,4 metri..

In termini tecnici il bureau Ilyushin è subentrato in Russia, o almeno ci prova, al bureau ucraino Antonov che dal 1947 e fino a poco prima della crisi in Crimea del 2014 si era occupata del settore tattico-strategico dei trasporti militari dell’intera regione dell’URSS e della successiva CSI e poi della CSTO.

Un compito non facile se consideriamo che sull’intera linea di aerei da trasporto restano ancora due gravi lacune: la prima riguarda l’aereo da trasporto leggero Ilyushin Il-112V (nella foto sotto), argomento ampiamente trattato in tutti questi anni da Analisi Difesa.

Un programma praticamente in stallo dopo il grave incidente avvenuto il 17 agosto 2021 con la perdita dell’intero equipaggio e del prototipo volante. La seconda riguarda invece la presunta cancellazione del programma dell’aereo da trasporto medio noto come Ilyushin Il-276, nato dalle ceneri del progetto indo-russo MRTA (MultiRole Transport Aircraft) o MTA.

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Le prospettive su questi due aerei sono sempre più tetre: l’Il-112V risulta bloccato dagli esiti della commissione del grave incidente mentre l’Il-276 sembra essere totalmente sparito da ogni comunicazione ufficiale da almeno tre anni lasciando più di un dubbio sull’effettivo proseguimento dei lavori di questo programma peraltro essenziale per le esigenze dell’Aviazione da trasporto militare russa (VTA).

Ad aggravare (e rallentare) i suddetti progetti ricordiamo infine la contestuale e impellente ricerca di soluzioni sulla sostituzione della flotta aerea civile straniera (Boeing e Airbus) con aerei di linea “Made in Russia” e con le catene di produzione impegnate nella produzione di 34 velivoli SSJ-New, 18 MS-21-310 e 11 Tupolev Tu-214 da consegnare ad Aeroflot entro la fine del 2025.

D’altra parte un paese immenso come la Russia non può certo rinunciare alla flotta aerea civile e in un momento come questo è molto probabile che la situazione cogente abbia preso il sopravvento persino sulle esigenze militari lasciando al momento scoperti e abbandonati due categorie di aerei da trasporto essenziali per la flotta della VKS.

Immagini UAC

 

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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