Il sistema di difesa aerea israeliano SPYDER punta al mercato europeo
Secondo quanto pubblicato dalla rivisita digitale Breaking Defense, diverse nazioni europee sarebbero interessante al sistema mobile di difesa aerea SPYDER, intercettore per missili balistici a corto e medio raggio sviluppato da Rafael Advanced Defense Systems e da Israel Aerospace Industries.
L’interesse coinvolgerebbe il Belgio, la Bulgaria, l’Ungheria, la Polonia e la Romania, paesi la cui attenzione ai sistemi antiaerei e antimissile sarebbe cresciuta in seguito al massiccio uso di droni e missili balistici da parte di Mosca contro obiettivi militari e civili in Ucraina. Nel Vecchio Continente il più interessato a questo sistema d’arma rimangono ovviamente le forze armate di Kiev anche se vi sono difficoltà politiche per il governo Netanyahu a consentire una simile fornitura.
Con l’obiettivo di bilanciare i rapporti con la Russia, Gerusalemme ha infatti negato all’Ucraina la condivisione dei suoi sistemi di difesa aerea, una dichiarazione di neutralità che ha lo scopo di ottenere in cambio il tacito via libera di Mosca agli attacchi israeliani contro obiettivi iraniani all’interno della Siria, principalmente contro i convogli di armi, soprattutto missili e razzi, destinati ad Hezbollah in Libano.
Negli ultimi anni il sistema SPYDER, già acquisito da Azerbaigian, Etiopia, Filippine, Vietnam, India, Singapore, Repubblica Ceca e, secondo notizie non confermate, dalla Georgia e da alcuni stati del Golfo, ha subito numerosi aggiornamenti necessari a renderlo più efficace contro i missili balistici tattici utilizzati nei recenti.
Rafael Advanced Defense Systems ha recentemente svelato che il sistema è già stato collaudato in combattimento, è ora dotato di capacità di contrato di missili balistici tattici, aerei, elicotteri, droni e missili da crociera.
Prodotto in due varianti, a corto (SR) e medio raggio (MR), lo SPYDER è un sistema mobile terra-aria (SAM) a reazione rapida ravvicinata con capacità di ingaggio a 360 gradi. Armato con missili Python-5 e Derby, può neutralizzare un bersaglio in meno di cinque secondi dalla conferma dell’ingaggio e può colpire obiettivi ad una distanza di oltre 15 chilometri (9 miglia) e ad un’altitudine fino a 9.000 metri. Sistema dotato di architettura aperta – caratteristica che consente la successiva integrazione di nuovi componenti avanzate – può operare sia di giorno che di notte e con qualsiasi condizione atmosferica. È equipaggiato con radar tattico 3D a medio raggio EL/M-2106 ATAR (versione a corto raggio SPYDER-SR) o con radar multi-missione 3D AESA (SPYDER-MR), e può rilevare minacce anche quando in movimento, gestendo attacchi singoli o di saturazione a bersagli multipli.
Oltre al sistema mobile SPYDER, diverse nazioni europee sarebbero anche interessate al sistema Barak LRAD di Israel Aerospace Industries (IAI), concetto di difesa aerea con capacità simili allo SPYDER, con copertura a 360 gradi e un focus sulle minacce balistiche a corto e medio raggio. Questo mentre la Germania chiude un accordo per l’acquisto del sistema missilistico ipersonico antibalistico esoatmosferico Arrow 3, affare che rientra nel piano di aggiornamento delle forze armate tedesche e che è parte di un più ampio sforzo finalizzato alla creazione di una rete di difesa aerea paneuropea. (IT Log Defence).
Foto Rafael ADS
Eugenio Roscini VitaliVedi tutti gli articoli
Colonnello dell'Aeronautica Militare in congedo, ha conseguito un master di specializzazione in analisi di sistema e procedure all'Istituto Superiore di Telecomunicazioni. In ambito internazionale ha prestato servizio presso il Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa, la 5^ Forza Aerea Tattica Alleata e il Comando NATO di AFSOUTH. Tra il 1995 e il 2003 ha preso parte alle Operazioni NATO nei Balcani (IFOR/SFOR/KFOR). Gestisce il sito ITlogDefence.