L’India cerca aerei da trasporto medio per sostituire l’Antonov An-32
L’Indian Air Force (IAF) ha avviato il processo per trovare un sostituto per l’aereo da trasporto Antonov An-32. Lo scorso 9 dicembre infatti è stata pubblicata una richiesta di informazioni (RFI) per l’acquisto di un aereo da trasporto medio con un carico utile da 18 a 30 tonnellate e con una proroga del documento fino al prossimo 31 marzo.
Nella richiesta si precisa che occorre segnalare le “date complessive di produzione e consegne con ripartizione graduale per l’intero progetto dopo la conclusione del contratto” mentre “l’inizio delle consegne è previsto entro 36 mesi dalla firma dell’accordo”.
I vertici militari indiani intendono ottenere il costo stimato per lotti di 40, 60 e 80 aerei; la richiesta precisa inoltre che deve essere indicato il lavoro da svolgere in loco sul velivolo nell’ambito del cosiddetto programma “Make in India”.
Nel settembre del 2021 il Comitato di gabinetto per la sicurezza del Governo indiano approvò l’acquisto di 56 aerei da trasporto leggero Airbus Military CASA C-295W, di cui 40 esemplari prodotti su licenza in India presso le imprese del gruppo Tata entro i successivi 10 anni.
La scelta – veniva dichiarato allora – permetteva di sostituire così l’HAL-748 (una versione su licenza locale dell’Hawker Siddeley HS 748) e l’Antonov An-32.
Nell’ottobre 2022 il Primo Ministro indiano Narendra Modi poneva la prima pietra per il nuovissimo impianto di produzione di C-295W della Tata Group situato nello stato occidentale del Gujarat, il primo impianto di produzione privato di aerei da trasporto dell’India.
Sulla base dei requisiti dell’RFI indicanti la capacità di carico del nuovo aereo da trasporto (18-30 tonnellate), il C-295W non rientrerebbe in questa fascia poiché appartenente alla categoria delle 5-10 tonnellate, proprio come l’An-32 stesso chiamato a sostituire.
Si può dedurre che la dirigenza dell’IAF voglia sostituire dunque almeno in parte i propri An-32 aumentando le dimensioni e la capacità di carico della nuova flotta aerea, mentre una quota sarà sostituita dagli stessi C-295W.
Ricordiamo che l’IAF gestisce attualmente circa 100 aerei da trasporto di produzione sovietica An-32; pur trattandosi di un derivato dell’An-26, questo è l’unico aereo dell’intera storia dell’aviazione sovietica ad essere stato creato appositamente per l’esportazione e specificatamente su richiesta del Governo indiano che si ritrovò a richiedere un aereo robusto, adatto ad operare in climi hot and high e su piste semipreparate e corte a seguito dei conflitti indo-pakistani e del deterioramento delle relazioni con la Cina nei primi anni settanta.
Esportato nei 4 continenti (sia per compiti militari che civili), fu realizzato fino al 2012 in 373 esemplari.
Mentre il progetto di sviluppo e produzione congiunta con la Russia di un aereo da trasporto medio da 20 tonnellate (noto come MTA o SVTS o Ilyushin Il-214-276) è stato interrotto nel 2015, ad oggi gli unici velivoli che soddisfano i requisiti sopra specificati sono il C-390 Millennium della brasiliana Embraer e il C-130J Super Hercules della Lockheed Martin.
Antonov e Ilyushin ancora una volta non pervenute, con la prima alle prese con una crisi produttiva senza precedenti cominciata ben prima del conflitto con la Russia e la seconda con una produzione assorbita intensamente dallo stesso conflitto e problemi tecnici non indifferenti (che contemplano progetti annullati e persino gravi incidenti di collaudo).
Foto: Indian Air Force e Ilyushin
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.