L’Aeronautica russa impiega in Ucraina il nuovo missile Grom E-1

 

 

Come mostrato sul nostro canale Telegram, per la prima volta le Forze Aerospaziali russe hanno iniziato a utilizzare missili aerei guidati Grom-E1 nel conflitto in Ucraina: frammenti di uno di questi missili sono stati recentemente scoperti sul terreno.

Analisi Difesa ne ha parlato nel lontano 2015 in occasione della prima esposizione di quest’arma aviolanciabile avvenuta nel salone aerospaziale MAKS di Zhukovsky.

Ricordiamo infatti che il Grom rappresenta una duplice tipologia d’arma sulla base di un solo corpo: un missile da crociera light (versione E-1) e una bomba planante guidata (versione E-2), entrambi basate sul medesimo sistema di guida combinato (inerziale più satellitare GLONASS).

Le due varianti differiscono ovviamente dal sistema di propulsione essendo la prima equipaggiata con un motore a razzo, mentre la seconda utilizza questo spazio per un’ulteriore testata HE in tandem .

In una recente puntata di “Accettazione Militare“, programma in onda sul canale militare russo Zvezda TV, Victor Fedchenko, uno dei principali specialisti nella storia degli armamenti della Tactical Missiles Corporation (KTRV) ha raccontato dettagliatamente: – «[Il Grom] Lo produciamo in 2 versioni: sotto forma di missile a guida aerea e sotto forma di munizione planante. Se questo [prodotto] ha un motore a reazione allora è un missile guidato. Senza motore, ma con una seconda testata stiamo parlando invece di una munizione planante.

Inoltre, questo prodotto è stato creato per il posizionamento all’interno delle baie degli aeromobili di quinta generazione, come il Su-57. Dispone inoltre di 2 sistemi di controllo indipendenti ad alta precisione.”

Secondo recenti informazioni il “Grom-E1” può essere lanciato a una distanza da 10 a 120 km dal bersaglio e a quote comprese tra 500 e 12.000 metri.

Il sistema di guida è dotato di un sistema di navigazione inerziale con correzione della traiettoria basata sui segnali del sistema satellitare GPS/GLONASS; un kit aerodinamico comprendente 4 superfici di stabilizzazione in coda e ali di controllo ripiegabili a centro-corpo ne consentono la mobilità in volo.

Il design modulare della famiglia di munizioni Grom consente di utilizzare il motore a razzo a combustibile solido del Kh-38 per il missile da crociera Grom-E1. Secondo la KTRV, inoltre, ognuna di queste armi pesa più di 600 kg (nel dettaglio Grom-E1 ha una testata di circa 300 kg, mentre Grom-E2 una testata più consistente, superiore ai 450 kg).

Nelle dichiarazioni della KTRV entrambe le armi sono del tipo “standoff”, ovvero lanciabili da velivoli da combattimento e in grado di attaccare bersagli terrestri a distanza di sicurezza dallo spazio aereo difeso.

L’arma era stata testata alla fine del 2018 ma nessuno lo aveva visto finora al di fuori degli stand e dei siti di prova. Se questa munizione inizierà ad essere prodotta in serie le capacità di fuoco delle forze aeree russe sugli obiettivi terrestri potrebbe aumentare sensibilmente, evitando al contempo di esporre preziosi velivoli ed equipaggi alla portata delle difese aeree ucraine.

Secondo fonti russe non ufficiali una bomba planante Gropm-1 sarebbe stata impiegata nei giorni scorsi per distruggere un deposito contenente 150 loitering munitions (droni-kamikaze) Switchblade 300 forniti dagli Stati Uniti all’esercito ucraino nei pressi del villaggio di  Malinovka, sul fronte di Zaporozhya.

Il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, ha annunciato di aver impartito l’ordine al comparto industriale di raddoppiare la produzione di armi di precisione. e che KTRV è già passata alla produzione su vasta scala dei più recenti armamenti di questo tipo.

 

Foto KTRV e Telegram

 

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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