L’Italian Carrier Strike Group all’esercitazione “Neptune Strike 23”
L’Italian Carrier Strike Group ha partecipato dal 20 al 28 febbraio – nelle acque del Mar Mediterraneo – all’attività addestrativa Neptune Strike 23, organizzata e condotta dal comando alleato STRIKFORNATO (Naval Striking and Support Forces NATO).
Il Gruppo Portaerei Italiano ha opererato in attività congiunta con i gruppi portaerei statunitense e spagnolo e era composto dalla portaerei Cavour, dal cacciatorpediniere Caio Duilio e da nave Etna.
L’attività si inquadrava nel più ampio scenario delle Multi Carrier Operations (MCO) che facendo leva sulla interoperabilità di forze aeronavali hanno espresso un moltiplicatore di potenza nella capacità di deterrenza e di combattimento dell’Alleanza Atlantica.
La Marina Militare Italiana con la portaerei Cavour, l’Armada Espanola con la Landing Helicopter Dock Juan Carlos I e la US Navy con la portaerei George W. Bush, hanno condotto esercitazioni di proiezione di potenza dal mare e di difesa aerea, utilizzando i velivoli F-35B di ultima generazione.
“Dopo la partecipazione nel maggio scorso all’attività di vigilanza Neptune Shield 2022, in cui il gruppo portaerei italiano è per la prima volta passato sotto catena di comando NATO, la Marina Militare ha operato al fianco degli Alleati anche per la Neptune Strike 2023, in continuità con le molteplici iniziative di contribuzione, collaborazione e supporto in atto nei contesti NATO e bi-multilaterali per la sicurezza del Mediterraneo Allargato.
Una tangibile dimostrazione del senso di responsabilità con cui la Forza Armata garantisce il proprio qualificante apporto agli impegni di deterrenza attiva e sorveglianza marittima in un’area di rilevanza strategica globale” ha commentato il comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis.
“La presenza in Mediterraneo di tali dispositivi mette in luce la capacità di proiezione di potenza e di prontezza complessive raggiunte dall’Alleanza, necessarie a gestire uno scenario geopolitico e geostrategico particolarmente complesso, come quello attuale” riferisce l’ammiraglio di divisione Giacinto Sciandra – comandante dell’Italian Carrier Strike Group.
(fonte comunicato Marina Militare)
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