Manager di Meta spiata con lo spyware Predator
Da Guerre di Rete – newsletter di notizie cyber a cura di Carola Frediani
Artemis Seaford, una dipendente del team di sicurezza e trust di Meta (Facebook), dalla doppia cittadinanza (americana e greca), mentre si trovava in Grecia è stata sottoposta per un anno a intercettazione telefonica da parte dei servizi segreti nazionali greci e successivamente il suo telefono è stato infettato con uno spyware, noto come Predator, scrive il New York Times. Che aggiunge: “l’intercettazione simultanea del telefono da parte dei servizi segreti nazionali e il modo in cui è poi stato violato il dispositivo indicano che i servizi e chi ha impiantato il software spia lavoravano fianco a fianco”.
Nel settembre 2021 Seaford ha infatti prenotato un appuntamento per un richiamo del vaccino anti-Covid-19 attraverso la piattaforma ufficiale del governo greco. Ha ricevuto un SMS automatico con i dettagli dell’appuntamento il 17 settembre, poco dopo la mezzanotte. Cinque ore dopo, ha ricevuto un altro SMS che le chiedeva di confermare l’appuntamento cliccando su un link. Si trattava del link con cui è stato impiantato Predator sul suo telefono.
“I dettagli dell’appuntamento per la vaccinazione nel messaggio di testo infetto erano corretti, il che indica che qualcuno aveva esaminato la conferma autentica precedente e aveva redatto il messaggio infetto di conseguenza. Anche il mittente sembrava essere l’agenzia statale per i vaccini, mentre l’URL infetto imitava quello della piattaforma di vaccinazione”, scrive ancora il NYT.
Non è chiaro perché Seaford (che ha sporto denuncia) sia stata spiata. Il governo greco ha negato di aver utilizzato Predator e ha legiferato contro l’uso di spyware, che ha definito “illegale”. Ma questo è solo l’ultimo episodio di una serie di scandali legati al ritrovamento di software spia sui telefoni di esponenti della società civile greca.
I dati raccolti dalla ricercatrice Runa Sandvik al riguardo mostrano una prevalenza di giornalisti e politici tra le vittime individuate finora in Grecia.
Foto The Hacker News
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