MBDA: ordini record, nuovi programmi, tempi di produzione ridotti e nuove assunzioni

 

 

Il conflitto russo-ucraino è stato al centro della conferenza stampa tenuta a Parigi il 15 marzo da Eric Béranger, amministratore delegato di MBDA, il gruppo paneuropeo nel settore della missilistica che ha chiuso il 2022 con ordinativi record per ben 9 miliardi di euro ed un portafoglio ordini di ben 22,3 miliardi di euro, a fronte di ricavi pari a 4,2 miliardi di euro.

Lo stesso Béranger ha però subito evidenziato, una volta esposto questi risultati, come il conflitto non ha avuto alcun effetto sui ricavi, avendo soltanto effetti marginali sugli ordinativi acquisiti. Ma allora come il conflitto russo-ucraino ha avuto un ruolo centrale nella presentazione alla stampa dei risultati 2022 e nelle domande e risposte successive alla medesima?

“L’anno scorso quando ci siamo incontrati, il conflitto in Ucraina era iniziato da appena un mese”, ha aperto la conferenza stampa Eric Béranger, evidenziando come nei circa dodici mesi che sono trascorsi, la situazione mondiale in termini di sicurezza non è migliorata. Non un singolo continente è stato risparmiato e le spese per la difesa sono incrementate ed hanno superato i 2000 miliardi dollari.

“Se guardiano più da vicino la situazione in Europa, il conflitto in Ucraina è stato un campanello d’allarme per i paesi del Vecchio Continente, coinvolti in una corsa agli armamenti che ha registrato un incremento del 35% nel 2022 per le importazioni nel settore della Difesa, secondo dati recentemente divulgati”.

Analizzando i principali incrementi di spesa nella Difesa, il CEO di MBDA ha parlato del Regno Unito, dove il Ministro della Difesa britannico ha recentemente annunciato un incremento di ben cinque miliardi di sterline nel 2023 per il potenziamento delle capacità della flotta di battelli nucleari sia d’attacco che lanciamissili balistici nonché il ripianamento delle scorte di armamenti ceduti all’Ucraina, a cui s’aggiungeranno altri sei miliardi di sterline suddivisi equamente fra quest’anno, quello successivo ed il 2025 con lo scopo di raggiungere il 2,5% del prodotto nazionale lordo dedicato alla Difesa.

Il Presidente francese lo scorso gennaio ha annunciato la volontà d’incrementare la spesa per la difesa portandola a 400 miliardi di euro nel periodo 2024-2030, mentre in Germania si sta discutendo come utilizzare i 100 miliardi annunciati in precedenza. Senza dimenticare la recente decisione del Consiglio dell’Unione Europea di incrementare il tetto di finanziamenti per l’European Peace Facility (EPF) a 7,9 due miliardi fino al 2027 per coprire ulteriori esigenze.

Il conflitto in Ucraina, ha rimarcato il CEO di MBDA ha purtroppo ricordato quanto sia importante la sicurezza e come senza quest’ultima “non ci sia sostenibilità”, senza dimenticare il concetto della sovranità e della cooperazione, che sono strettamente connesse quando si parla di medie potenze come le Nazioni europee. In questo contesto il richiamo alla necessità della cooperazione per raggiungere la massa critica è diventato centrale per i singoli Paesi Europei che singolarmente non possono affrontare tale crisi.

Con l’aumento delle esigenze e dei costi dovuti alla ricerca e allo sviluppo di sistemi ad alta tecnologia, nonché ai costi di produzione, la cooperazione è l’unico modo per far fronte alle esigenze future, ha affermato Béranger, sottolineando l’importanza di consolidare le risorse umane, industriali e finanziarie in piena sovranità. “Dobbiamo riscoprire la forza della cooperazione”, ha affermato sottolineando che MBDA è uno strumento di cooperazione e sovranità.

Prendendo come esempio i programmi di armi complesse, ha evidenziato come il recente summit fra Francia e Gran Bretagna che si è svolto recentemente a Parigi, abbia messo l’accento sulla cooperazione e come la medesima sia ben evidenziata nella dichiarazione congiunta fra le parti.

In particolare le due Nazioni si sono impegnate a compiere passi avanti concreti per quanto riguarda l’ulteriore avanzamento del programma Future Cruise and Anti-Ship Weapon (FCAS/W) al fine di evitare che si creino dei gap capacitivi. In particolare, i due Paesi si sono impegnati a fornire una futura capacità rappresentata da missili di crociera nel 2030.Lavoreranno inoltre insieme per garantire l’interoperabilità dei rispettivi futuri sistemi Combat Air, anche in materia di comunicazione e sistemi di armamento, e sono in particolare pienamente impegnati a lavorare per soluzioni europee attuali e future efficaci per le capacità di difesa aerea. I due Paesi recita il documento comune, miglioreranno la capacità dei due Paesi e la cooperazione industriale con una nuova e più stretta relazione sulla strategia industriale, lavorando per affrontare questioni condivise, tra cui la resilienza industriale, i rischi della catena di approvvigionamento, le componenti/materiali chiave critici, le competenze, l’accesso reciproco al mercato e le esportazioni, soggette a rispettivi impegni internazionali.

In particolare nel settore delle armi complesse, tutto ciò viene effettuato alla luce del fatto della condivisione di un asset industriale comune e strategico come “OneMBDA”.

La cooperazione continua a nutrirsi anche dei summit e relative dichiarazioni congiunte degli altri Paesi partner industriali del Gruppo, come si è verificato in gennaio fra Francia e Germania e così come gli accordi che hanno recentemente visti protagonisti Gran Bretagna ed Italia per quanto riguarda il GCAP ed in precedenza CAMM ER mentre per quanto riguarda Francia ed Italia l’esempio più evidente è la volontà di fornire all’Ucraina un sistema SAMP/T e relativi missili Aster.

 

Il conflitto alle porte dell’Europa ed MBDA

Sebbene il conflitto in Ucraina non abbia inciso nel 2022 sui risultati di MBDA, è evidente per il CEO di MBDA come tale crisi abbia messo a confronto i Paesi Europei e la stessa MBDA ad una serie di sfide che vengono e devono essere affrontate insieme.

In primis, il CEO di MBDA ha sottolineato le nuove minacce che sono apparse e che i Paesi devono prepararsi ad affrontare sul campo di battaglia nei cinque diversi domini prossimamente ed in futuro. Fra queste nuove minacce, ha evidenziato le armi ipersoniche, i droni, le loitering munitions o munizioni circuitanti, che come vedremo oltre, hanno posto l’accento sulla necessità di una difesa antiaerea efficace.

Una questione chiave emersa dal primo anno di conflitto in Ucraina è la necessità di incrementare la produzione di sistemi di difesa, in particolare munizioni, per far fronte a ratei di utilizzo senza precedenti.

“L’Ucraina ha dimostrato che non è una questione di tecnologia o di massa, ma è una questione di tecnologia e di massa”, ha affermato Béranger, aggiungendo che è necessario aumentare il volume ed il rateo della produzione.

Tuttavia, questo non è un compito facile poiché la cosiddetta ‘supply chain’ o catena dei fornitori è sotto un significativo stress: alcune componenti, è stato evidenziato, diventano non disponibili oltre i 24 mesi mentre altri fornitori non riescono neanche ad impegnarsi a rispettare i tempi di consegna.

MBDA, come rimarcato dal suo stesso CEO, sta lavorando a stretto contatto con i suoi 1.600 fornitori per far fronte a questo problema, mentre internamente l’azienda sta cercando di accelerare il più possibile la realizzazione dei processi produttivi, attraverso l’ottimizzazione e la semplificazione, poiché al giorno d’oggi, “il tempo è un problema”, ha sottolineato Eric Béranger.

La guerra ha cambiato il paradigma del tempo, poiché in oltre trent’anni di “peace dividend”, era normale dilazionare le consegne quando il budget non era disponibile, allungandone i tempi, cosa che oggi è diventata inaccettabile. Tra le diverse misure adottate da MBDA, il suo CEO, ha sottolineato la creazione di scorte di articoli critici, cosa decisamente non usuale in passato.

Come esempio di accelerazione nel processo produttivo, Béranger ha svelato che il rateo di produzione del missile per la difesa a cortissimo raggio Mistral 3 è in fase di incremento da 24 a 30 sistemi al mese, con l’obiettivo di raggiungere un rateo di 40 al mese, raddoppiando in pratica quello iniziale e ciò attraverso l’ottimizzazione e la semplificazione del processo produttivo.

“Tuttavia il patrimonio più prezioso di un’industria è la sua forza lavoro”, ha affermato Béranger, aggiungendo che “nel 2022 MBDA ha assunto 1.570 nuovi dipendenti, mentre nel 2023 questo numero salirà a 2.000”, la maggior parte dei quali ingegneri.

Il perché come ha evidenziato il CEO di MBDA nelle risposte alle domande dei media in ordine alle nuove risorse ed alla qualifica, è rappresentato dai diversi ed impegnativi programmi di sviluppo di nuovi sistemi d’arma facendo riferimento alla nuova famiglia di missili supersonici e subsonici di strike in profondità ed antinave FC/ASW, alla più recente versione Block 1NT dell’Aster 30 così come alle nuove versioni dei missili CAMM, Brimstone e prossimamente Meteor per evidenziarne alcuni oltre ai futuri progetti come la difesa contro i missili ipersonici o le stesse armi supersoniche ed ipersoniche.

Detto questo, la cooperazione con i clienti è essenziale e anche i miglioramenti hanno i loro limiti, pertanto una stretta collaborazione con i clienti per semplificare le procedure e le norme per accelerare i processi, nonché l’assegnazione di priorità alle esigenze, rappresentano misure chiave. “La cooperazione è nel nostro DNA, è ciò che ha creato MBDA”, ha affermato Eric Béranger.

 

La difesa contro nuove minacce e nuovi programmi

Rispondendo nel proseguo della conferenza alle domande dei giornalisti sul futuro della difesa aerea in Europa anche alla luce delle nuove minacce evidenziate nel corso del primo anno di conflitto in Ucraina e come i Paesi europei ed alleati siano lavorando a fornire sistemi d’arma in questo settore, il CEO di MBDA ha rimarcato come anche in questo caso la cooperazione sia essenziale, come dimostrato dal programma congiunto franco-italiano SAMP/T, schierato a difesa non soltanto dei due Paesi ma anche per la protezione di altri Stati europei e dell’Alleanza, come nel caso del dispiegamento francese in Romania e più recentemente italiano nella Repubblica Slovacca, ma anche del sistema navale PAAMS incentrato sulla famiglia di missili Aster.

Sistema che ha registrato nuovi sviluppi non soltanto per l’ammodernamento delle munizioni in servizio con la Francia, l’Italia e la Gran Bretagna, ma anche il nuovo ed importante contratto per l’acquisizione congiunta italo-francese di nuove munizioni e quello di sviluppo ed acquisizione iniziale della munizione Aster 30 Block 1 per la difesa contro i missili balistici destinato ad equipaggiare le unità navali maggiori della Royal Navy in vista di ulteriori sviluppi già programmati ma in attesa di approvazione futura e rappresentati dall’acquisizione della versione Block 1NT al pari di Francia ed Italia.

Sempre in tale ambito anche se il CEO di MBDA non ne ha parlato aspettando gli annunci in ordine all’allocazione dei nuovi fondi annunciati dal Presidente francese Macron, è noto che il Ministero della Difesa francese sia interessato ad acquistare ulteriori batterie del sistema SAMP/T NG.

L’argomento riguardante la situazione della fornitura al Ministero della Difesa ucraino del sistema SAMP/T ha generato domande da parte dei media presenti a cui il CEO di MBDA ha risposta che è prevista presto ma non ha fornito ulteriori dettagli, in quanto come noto il sistema è stato indicato come fornitura diretta da parte dei Ministeri della Difesa dei due Paesi.

Anche per quanto riguarda l’eventuale fornitura di sistemi di nuova produzione (che sebbene non sia stato evidenziato dallo stesso CEO di MBDA, dovranno essere nella più recente versione SAMP/T NG in fase di sviluppo in quanto la versione attualmente in servizio è destinata ad essere rimpiazzata causa obsolescenze e la necessità di fronteggiare nuove minacce) Béranger ha fatto riferimento a quanto dichiarato dal Ministro della Difesa francese in una recente audizione di fronte al Parlamento francese in cui ha dichiarato che sono necessari 40 mesi, tempistica che il CEO di MBDA ha l’ambizione di ridurre.

Sempre parlando della famiglia di missili Aster e dei suoi sviluppi, occorre sottolineare come rispondendo ad una specifica domanda di Analisi Difesa sul futuro della medesima, il CEO di MBDA abbia evidenziato come attualmente si stia lavorando alla versione Block 1NT per offrire una capacità anti-balistica ma l’evoluzione logica è verso la capacità anti-ipersonica.

“Oltre alla capacità anti-balistica dobbiamo pensare anche all’anti-ipersonica…. tutto questo è in una famiglia e questo è il modo in cui pensiamo….” ha dichiarato Béranger, confermando un futuro ancora da definire per il sistema missilistico superficie-aria completamente europeo.

E’ evidente che la prossima conferenza sulla Difesa Aerea in Europa che, come annunciato nel corso del recente summit fra Francia e Gran Bretagna, si terrà a Parigi a giugno, porterà ulteriori dichiarazioni e potenziali sviluppi immediati e futuri ma già adesso rispondendo alle domande dei giornalisti che evidenziavano come la Germania abbia creato l’Iniziativa Europea Sky Shield (ESSI, European Sky Shield Initiative) e sia intenzionata ad acquistare sistemi israeliani ed americani, il CEO di MBDA ha rimarcato come il gruppo porterà avanti lo sviluppo del progetto Aquila che si riferisce a un sistema d’arma per il contrasto delle minacce ipersoniche.

“MBDA ha molto da portare al tavolo dello sviluppo della capacità difensiva contro la minaccia ipersonica…. Si tratta di capacità già presente (in casa MBDA)”, ha dichiarato Béranger, che però non ha voluto aggiungere altro al riguardo nel corso della conferenza, come se potessero esserci dichiarazioni o sviluppi a breve termine.

In ordine allo sviluppo di tale capacità, il CEO di MBDA ha sottolineato come finora l’attività sia stata portata avanti con fondi interni (di ricerca e sviluppo), ma farla progredire fino ad un livello operativo richiede ingenti risorse – ha parlato di miliardi di euro – che un solo Paese non è in grado di mettere sul tavolo, necessitando di altri partner e quindi della cooperazione fra Paesi che è alla base dell’attività di MBDA.

Come è noto, alla proposta di capacità difensiva anti-ipersonica guidata da MBDA alla Commissione EU nell’ambito delle call legate all’European Defence Fund ed in particolare il progetto EU HYDEF (European Hypersonic Defence Interceptor), è stata preferita la proposta di un team di sette nazioni guidata dalla società Sener Aerospace spagnola e comprendente la tedesca Diehl e norvegese Nammo.

Tale scelta è stata fortemente contestata da MBDA, determinando una situazione a livello europeo in cui potrebbe verificarsi lo sviluppo parallelo, almeno iniziale, di due progetti vista l’importanza ed il tema assolutamente strategico per la Difesa dell’Europa.

Sempre in tema di difesa aerea, il CEO di MBDA ha sottolineato come accanto al sistema SAMP/T (e PAAMS per quanto riguarda il navale), il gruppo disponga e stia sviluppando la famiglia dei sistemi missilistici MICA e CAMM, rispettivamente nelle versioni MICA NG e CAMM ER, di cui quest’ultimo è già stato scelto dall’Esercito Italiano e dall’Aeronautica Militare mentre l’altro dovrebbe rimpiazzare il sistema Crotale NG in servizio con l’Aeronautica francese.

Se la difesa antiaerea ha rappresentato l’argomento principale nel corso della conferenza stampa, il tema delle loitering munition e dell’approccio di MBDA a questo tema è stato affrontato dal rappresentante del gruppo rispondendo ad una domanda dei giornalisti.

Béranger ha fatto presente che MBDA partecipa a due proposte di programmi denominati Larinae e Colibri di test e dimostrazione lanciati dall’Agenzia per l’Innovazione nel settore della Difesa (AID, Agence de l’Innovation de Défense). Successivamente alla conferenza, la DGA francese ha annunciato che per il programma Colibri sono state selezionate le proposte rispettivamente di MBDA insieme a Novadem, e Nexter.

Nell’ambito del deep strike e dei sistemi antinave pesanti, il CEO di MBDA ha rimarcato come il 2022 ha visto il lancio della successiva fase di attività preparatorie per il programma Future Cruise/Anti-Ship Weapon (FC/ASW) tra Francia e Regno Unito, incentrate sullo sviluppo coordinato del programma, che sono state riconfermate la scorsa settimana, durante il vertice franco-britannico di Parigi.

In tale sede, come riportato nella nota conclusiva bilaterale, la capacità offerta dal sistema cruise non meglio specificato sarà disponibile dal 2030, momento a cui seguirà secondo il CEO di MBDA l’attività di messa in servizio.

Si tratta della prima volta che si parla specificatamente della capacità cruise a fronte dello sviluppo di una famiglia di sistemi d’arma basati su piattaforma supersonica e subsonica. Un programma di particolare interesse per l’Italia che ha ancora possibilità di entrare nel medesimo ma che con il passare del tempo, secondo AD, si fa sempre più difficile esprimere i propri requisiti e la partecipazione dell’industria nazionale per elementi di valenza strategica, come nel caso delle tecnologie legate al seeker AESA in corso di sviluppo per il programma Teseo Mk2/E.

Non potevano mancare dichiarazioni in ordine allo sviluppo degli armamenti per i programmi di sviluppo di ‘sistemi di sistemi’ nel campo aeronautico, incentrati sulle piattaforme di sesta generazione per i programmi FCAS e GCAP rispettivamente portati avanti da Francia, Germania e Spagna e Gran Bretagna, Giappone ed Italia.

In tale contesto, il CEO di MBDA ha sottolineato la necessità del proseguo del programma congiunto per il sistema missilistico aria-aria a lunga portata Meteor, dove la cooperazione ha rappresentato il fattore determinante affinché il medesimo rappresenti la soluzione più avanzata della sua categoria e lo sviluppo della famiglia di ‘remote carrier’ destinata a diventare possibilmente comune fra i due programmi e customizzata secondo le esigenze dei Paesi facenti parte dei due consorzi.

Il CEO di MBDA ha anche affrontato il tema della deterrenza strategica nucleare parlando della capacità che verrà offerta dal programma nel settore aria-superficie per lo sviluppo del futuro sistema missilistico ASN4G (Air-Sol Nucléaire de 4ème Génération) destinato a rimpiazzare – a partire dal 2035 -, l’attuale sistema ASMP/A. In una recente audizione il consigliere per la difesa del CEO di MBDA, ammiraglio Hervé de Bonnaventure, ha fornito alcune delucidazioni sul programma, evidenziando come la soluzione MBDA vede l’impiego di una piattaforma ipersonica. Al pari dell’ASMP/A, il nuovo missile dovrà essere impiegato dal Rafale e utilizzabile da piattaforma aerea per impiego imbarcato. Béranger ha sottolineato come il sistema ASN4G dovrà costituire anche l’armamento del futuro FCAS e che il programma procede bene.

Nel corso della conferenza stampa non è stato affrontato il discorso della lotta contro i droni ma MBDA propone il sistema Sky Warden. Si tratta di un sistema modulare e scalabile, progettato per integrare e controllare diversi sensori ed effettori. Sky Warden può affrontare tutte le minacce: dai piccoli aerei fino a ai droni di dimensioni molto ridotte, di cui recentemente abbiamo visto un uso crescente nei conflitti in Europa e non solo.

 

I risultati nel 2022

Come anticipato, il 2022 ha rappresentato un anno record per MBDA con ordinativi per ben 9 miliardi di euro contro i 5,1 del 2021, cifra che ha fatto salire il portafoglio ordinativi da 17,8 a 22,3 miliardi di euro, a fronte di ricavi pari a 4,2 miliardi di euro in linea con quelli del 2021.

Come rimarcato, il conflitto in Ucraina non ha avuto effetti sui ricavi e solo marginalmente sugli ordini acquisiti. Il CEO di MBDA ha risposto alle domande sulle previsioni legate al 2023, evidenziando come la situazione nell’Europa orientale dovrebbe avere un impatto sulle cifre di quest’anno, ma è ancora presto per fare previsioni in quanto non si hanno ancora dati sui nuovi fondi che si renderanno disponibili nell’ambito dei diversi budget della Difesa.

Nell’ambito dei contratti acquisiti nel 2022, circa il 50% riguarda l’export, ed in particolare il CEO di MBDA ha menzionato i pacchetti di armamento per i nuovi velivoli Rafale degli Emirati Arabi Uniti e della Grecia, che ha scelto MBDA anche per le sue nuove fregate, oltre al contratto per missili CAMM in Polonia.

Nell’ambito dell’export, Bèranger ha anche evidenziato come il gruppo abbia sviluppato cooperazioni con gli Emirati Arabi Uniti ed in particolare un centro ingegneristico nel settore della missilistica, con il gruppo Larson & Toubro in India e SAMI in Arabia Saudita ed abbia recentemente aperto un nuovo ufficio in Australia dove si prevede di lavorare con BAE Systems Australia, guardando ai programmi delle Forza Armate locali.

Foto MBDA

 

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Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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