November – I cinque giorni dopo il Bataclan

 

 

November – I cinque giorni dopo il Bataclan di Cédric Jimenez arriva nelle sale italiane, dopo essere stato presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes ed essere stato candidato a ben 6 Premi César. La pellicola tratta del mese di novembre 2015 quando la Francia fu sconvolta da una serie di durissimi attentati da parte di membri dei gruppi jihadisti dello stato islamico.

L’impostazione che ha dato il regista, noto per il suo recente BAC Nord (dove si narrano le vicende della brigata anticrimine di Marsiglia, anche qui un film ispirato a fatti realmente accaduti) trasmesso anche in Italia da una famosa piattaforma di streaming, è del genere thriller mozzafiato che cattura in pieno l’attenzione dello spettatore, coinvolto nella frenetica caccia all’uomo condotta dai servizi antiterrorismo francesi per catturare i membri del gruppo jihadista, che nei giorni sconvolsero Parigi e la Francia.

Mai si erano visti su suolo europeo una sequela tale di attentati, fatta eccezione l’attacco dinamitardo a Madrid del 11 marzo 2004, con una pianificazione purtroppo molto accurata, micidiale, ben coordinata. Gli attacchi terroristici dei jihadisti ebbero luogo a Parigi nel I, X e XI Arrondissement, allo Stade de France ed a Saint-Denis e uno nella regione dell’Île-de-France. Gli attentati vennero compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, tutti affiliati al famigerato stato islamico, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di 6 sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa si verificò nel teatro Bataclan, dove restarono uccise novanta persone, tra cui la giovane italiana Valeria Solesin.

Con un cast di primissimo livello il Premio Oscar® Jean Dujardin, i Premi César Anaïs Demoustier, Sandrine Kiberlain e Lyna Khoudri, il regista Cédric Jimenez ci mostra le vicende della divisione antiterrorismo guidata da Heloise (Sandrine Kiberlain) e il suo comandante Fred (il premio Oscar® Jean Dujardin), che dovrà affrontare un livello di pressione senza precedenti: una corsa contro il tempo per catturare gli autori degli attacchi terroristici il più rapidamente possibile prima che possano colpire di nuovo, spostandosi attraverso l’Europa, dando vita alla più estesa caccia all’uomo mai avvenuta in territorio europeo.

Il regista e i produttori del film, come viene dichiarato ad inizio film, hanno cercato nei limiti del possibile da un lato di ricostruire la vicenda e dall’altro di rendere omaggio agli uomini e alle donne, che mantenendo il sangue freddo, hanno cercato, scovato ed eliminato i terroristi.

La storia risultante dal film si presenta molto asciutta e quasi documentaristica, ma in realtà la freddezza che viene trasmessa assieme all’angoscia ci sembra rifletti bene quei giorni d’inferno, iniziati dal 13 novembre 2015, una data ormai scolpita nella memoria collettiva francese e in quella europea.

Ci troviamo di fronte non certo ad un documentario ma una vera e propria trama poliziesca dal ritmo forsennato. Cédric Jimenez dirige con mano ferma, avvelandosi di tutti i migliori attori che la Francia può schierare; si è documentato a fondo, ha incontrato molti di coloro che  hanno partecipato agli eventi, così da tentare di restituire le storie di quegli uomini e donne coinvolti in quei terribili giorni di novembre.

Il film November è utile per farci rammentare quei giorni e anni drammatici, una sorta di piccola guida anche ai più giovani, sebbene siano passati solo otto anni dagli attentati conoscono poco o nulla di questi sanguinosi attentati, il cui bilancio complessivo fu di 130 morti e circa 450 feriti. Il film parte dagli attentati allo Stade de France, verificatisi nel corso della partita di calcio tra Francia-Germania la sera del 13 novembre, per poi proseguire nell’ondata di attentati che culminò nella strage del Bataclan durante il concerto del gruppo death metal, gli Eagles Death Metal.

La pellicola sceglie di non mostrarci gli attentati se non in qualche breve flash di scene reali tratte dai telegiornali, tuttavia al tempo stesso ci mostra quanti ‘segnali’ e informazioni erano arrivate all’antiterrorismo francese senza averne però valutato il peso concreto. Dujardin interpreta il ruolo di colui che non è riuscito a sventare gli attentati ma che ora vuole fare di tutto per evitarne degli altri.

Nella sua catena di comando vi è Heloise (una efficace Sandrine Kiberlain) e la testarda Ines (Anaïs Demoustier) che permetterà di arrivare alla conclusione nella caccia ai terroristi, grazie al suo intuito e all’aiuto insperato di una giovane islamica ed eliminare la minaccia. Il film non vuole celebrare un successo delle unità della intelligence francese, anzi vengono sottolineati gli errori umani e quanto si poteva fare e non si è fatto e questo ci sembra il merito più vistoso della pellicola.

Il tocco umano della pellicola ci viene regalato dalla vera storia di Samia (Lyna Koudri) la giovane donna musulmana che sarà la chiave per arrivare al covo ed all’eliminazione dei terroristi nell’assalto di Saint Denis da parte delle forze speciali francesi RAID, che vedrà anche la morte del pastore belga femmina Diesel, che viene ricordato nella ricostruzione dell’assalto.

Ottima davvero la fotografia di Nicolas Loir, plumblea e oscura proprio per cercare di trasmetterci la profonda angoscia vissuta in particolare dai cittadini di Parigi e dintorni. Riteniamo che November si potrà collocare tra quelle pellicole utilizzate in futuro da media per ricordare gli eventi del Bataclan e l’ombra oscura dello stato islamico, così forse facendo mettere da parte i tantissimi video originali che si sono riversati all’epoca su Internet.

In conclusione grande merito a Jimenez per averci mostrato che le forze della intelligence non sono certo quelle dei film di James Bond o Ethan Hunt, ma il frutto del duro lavoro quotidiano, paziente e costante, di centinaia di donne e uomini che cercano di proteggerci ogni giorno. November – I cinque giorni dopo il Bataclan sarà distribuito da Adler Entertainment a partire dal 20 aprile.

 

 

Marco LeofrigioVedi tutti gli articoli

Nato a Roma nel 1963, laurea in Scienze Politiche, si occupa da oltre dieci anni di geopolitica, strategia, guerre e conflitti, forze armate straniere, storia navale, storia contemporanea, criminalità organizzata, geo-economia. Ha scritto decine di articoli, analisi e saggi su questi argomenti. E' membro attivo della Società Italiana di Storia Militare. Dal 2011 è co-autore, con Lorenzo Striuli, di diversi articoli di storia navale sulla Rivista Marittima della Marina Militare. Collabora fin dal 2003 con Analisi Difesa.

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