Si rafforza la crescita di MBDA Italia

 

 

L’annuale conferenza stampa organizzata da MBDA Italia lo scorso 23 marzo, non solo ha consentito a Lorenzo Mariani, amministratore delegato della NATCO (national company) e Group Executive Director Sales and Business Development, di presentare i risultati del 2022 e le prospettive per l’anno in corso, ma di mettere in evidenza come MBDA Italia sia diventata un assetto fondamentale per la crescita del gruppo europeo.

Con un trend destinato a potenziare tale contributo se la Difesa italiana continuerà a perseguire, in un contesto geostrategico stravolto dal recente conflitto russo-ucraino, la decisione di incrementare in via progressiva la spesa per la difesa e sicurezza al 2% del PIL nazionale. Mentre i numeri a livello di Gruppo erano già stati discussi a metà marzo a Parigi da Eric Béranger, Chief Operating Officer di MBDA, Lorenzo Mariani ha dettagliato i risultati della controllata italiana.

Insieme a tali informazioni, di cui parleremo a breve, l’a.d. di MBDA Italia ha evidenziato un importante risvolto a livello di gruppo ma con riflessi diretti anche per il ramo italiano, di cui aveva accennato lo stesso Béranger nel corso della conferenza stampa ma di cui non ha voluto fornire ulteriori dettagli, facendo capire che si trattava di un tema di prossimo sviluppo.

Si tratta della partecipazione di MBDA con altre società europee all’importante studio per la concezione e sviluppo di tecnologie per un intercettore endo-atmosferico contro le minacce missilistiche di nuova generazione, rappresentate da sistemi ipersonici e balistici.

Dopo l’assegnazione da parte della Commissione Europea lo scorso anno nell’ambito dell’EDF (European Defence Fund) del programma EU HYDEF (European Hypersonic Defence Interceptor) ad un team industriale concorrente guidato dal gruppo spagnolo Sener, con la successiva campagna a sostegno della proposta del team industriale cappeggiato da MBDA per una soluzione alternativa, “la Commissione europea ha annunciato il 24 marzo di aver approvato l’emissione di una call per un secondo studio sullo stesso tema, d’importanza comparabile”, ha affermato Mariani, grazie al quale il gruppo MBDA potrà contribuire al contrasto di queste minacce sfruttando gli sviluppi finora realizzati e di futura concezione.

Il successivo 30 marzo, la Commissione Europea ha annunciato che provvederà ad emettere una serie di call per un valore complessivo di 1,2 miliardi di euro, fra cui quella afferente la fase concettuale per lo sviluppo di un intercettore endo-atmosferico il cui beneficiario sarà un team industriale capitanato da MBDA France.

 

I risultati di MBDA Italia

Rispetto al 2020 gli ordini acquisiti sono quasi triplicati, passando da 366 a 629 milioni di Euro nel 2021 per arrivare a 1.179 milioni nel 2022. Ciò è dovuto principalmente alle realizzazioni domestiche e in cooperazione, in particolare il contratto di produzione assegnato da OCCAR ad MBDA per il CAMM ER ed i relativi due sistemi missilistici di difesa aerea terrestre (GBAD) che utilizzano la munizione: il sistema Grifo per l’EI ed il MAADS (Medium Advanced Air Defense System) per l’AM, che sostituiranno le batterie basate sul sistema Skyguard con i missili Aspide.

In aggiunta ad MBDA Italia sarà coinvolta MBDA Deutschland e le società francese ArianeGroup, italiane Ge Avio, Avio ed il Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale (CIRA), il centro aerospaziale tedesco DLR (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt), le società olandese Fokker Aerostructures BV, francese LYNRED e tedesca OHB System AG, l’Office National d’Etudes et de Recherches Aerospatiales (ONERA) francese, la società olandese Thales Nederland B.V. ed il centro di ricerca sempre olandese TNO (Nederlandse Organisatie Voor Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek).

Lo scopo della call è lo studio esplorativo concettuale per un intercettore endo-atmosferico destinato a costituire il sistema principale di possibili futuri sistemi di difesa missilistica terrestre e navale, destinato a completare e migliorare le capacità del sistema di difesa missilistica balistica e tattica della NATO a fronte delle nuove minacce presenti e post-2030 rappresentate da missili balistici manovranti, missili ipersonici (compreso quelli aviolanciati) nonché veicoli glider ipersonici, in aggiunta ad un miglioramento delle capacità contro la minaccia aeree ed aviolanciate tradizionali compresi missili da crociera supersonici.

La finestra per partecipare alla call è compresa tra il 15 giugno e il 22 novembre. Il contributo previsto dalla Commissione è pari ad 80 milioni di euro. Secondo quanto affermato dall’ a.d. di MBDA Italia, quest’ultimo studio dovrebbe essere assegnato in termini di gestione degli appalti ad OCCAR come già fatto per gli altri programmi. Guardando al futuro, Mariani si auspica che i due programmi possano successivamente fondersi, poiché i fondi necessari per la difesa contro le minacce ipersoniche sono enormi e non possono essere economicamente sostenuti due sviluppi separati dai Paesi Europei.

E’ evidente che tale progetto avrà importanti risvolti sul futuro del gruppo MBDA e sull’industria Europea, che non possono perdere il treno offerto dai fondi EDF per sviluppare una capacità che avrebbe già dovuta essere valutata ed affrontata in via strutturata dall’Europa. A questa novità si aggiunge lo sviluppo lo studio di fattibilità per un nuovo sistema missilistico superficie-aria spalleggiabile per Il Ministero della Difesa italiano destinato a completare il portafoglio prodotti di MBDA.

Il portafoglio ordini è rimasto pressoché costante a poco più di 3 miliardi, le acquisizioni sono state bilanciate dal considerevole numero di consegne legate ai programmi precedenti, 3.187 milioni quello attuale rispetto ai 3.033 milioni dello scorso anno. Mariani ha sottolineato di considerare direttamente connesso al conflitto ucraino a un solo contratto, quello relativo all’approvvigionamento di missili CAMM da parte della Polonia, mentre la situazione dovrebbe cambiare nel 2023.
I ricavi hanno seguito l’andamento degli ordini, e nel 2022 hanno superato quota un miliardo, 1.025 milioni per la precisione, rispetto ai 685 del 2021 e ai 371 del 2020. L’EBIT è più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, attestandosi a 75 milioni contro 35 milioni. Per quanto riguarda la redditività, la NATCO italiana punta a raggiungere lo stesso livello del Gruppo MBDA nei prossimi anni.

Mariani ha poi affrontato la questione del personale. Anche questo è un dato in costante aumento, con quasi 100 assunzioni nette ogni singolo anno negli ultimi due anni, con l’organico di MBDA Italia che ha superato la soglia dei 1.700 a fine 2022. “Nel 2023 vogliamo assumere 250 persone, con l’obiettivo di aumentare la nostra forza lavoro di oltre 200 persone”, ha affermato Mariani, sottolineando di ritenere che MBDA Italia debba raggiungere l’obiettivo di 2.000 persone il prima possibile.

Nel dettaglio degli ordini del Gruppo, Mariani ha sottolineato come il 2022 sia stato caratterizzato da quasi due terzi provenienti dall’export contro un terzo dai mercati domestici, evidenziando però che anche la quota domestica è aumentata in termini assoluti, essendosi attestata intorno ai 2 miliardi. Aumenta sensibilmente il contributo italiano, la Francia si mantiene intorno al miliardo di ordini, con il Regno Unito che segna una leggera flessione. Nel settore delle esportazioni, gli Emirati Arabi Uniti si sono avvicinati al Qatar quale principale cliente che contribuisce al backlog di MBDA.

“Per la prima volta MBDA Italia ha fornito un chiaro contributo ai numeri del Gruppo”, ha affermato Mariani, confermando che il trend dovrebbe proseguire nel 2023.

In termini di consegne e supporto ai clienti, un numero imprecisato di batterie costiere armate di missili antinave Marte ER ed Exocet è stato consegnato al Qatar in tempo per contribuire alla cornice di sicurezza durante la Coppa del Mondo FIFA, unitamente alle prime tranche dei missili antinave Exocet e Marte ER, le cui munizioni sono state consegnate sia per applicazioni costiere che per gli elicotteri NH90. Sono state inoltre consegnati i primi sistemi missilistici Aster, Exocet e VL MICA per le due corvette classe Al Zubala e l’OPV capoclasse Musherib.

Guardando ai contratti domestici, MBDA Italia ha consegnato i primi sistemi missilistici per la difesa aera SAAM ESD PPA basati sulla famiglia Aster per i PPA della Marina Militare e sta lavorando affinché il primo PPA Light Plus Raimondo Montecuccoli venga consegnato nei prossimi mesi.

MBDA Italia fa parte del team industriale di Eurosam che lavora alla nuova versione (NG, New Generation) del sistema missilistico SAMP/T.   Secondo Mariani lo sviluppo è in linea con il contratto, e lo stesso vale per i sistemi che sfruttano il CAMM ER, in quanto quest’ultimo “si sta avvicinando all’ultimo lancio di imminente realizzazione inerente in questo caso alla qualifica del sistema”.

L’azienda sta lavorando al potenziamento della propria capacità produttiva missilistica per far fronte ad una richiesta governativa sempre più pressante, garantendo al tempo stesso il supporto ai sistemi terrestri e navali con l’utilizzo della munizione Aster. Ultimo ma non meno importante, lo sviluppo del missile antinave Teseo Mk 2/E sta procedendo come previsto, compreso il seeker AESA co-sviluppato da MBDA e Leonardo.

MBDA Italia ha assicurato il supporto ai sistemi di difesa aerea dotati di missili Aster delle Forze Armate italiane e il mid-life refurbishment (MLR) delle munizioni stand-off Storm Shadow dell’Aeronautica Militare, le cui consegne sono state incrementate con apprezzamento dell’Aeronautica Militare, superando i numeri programmati a contratto, ha riferito Mariani.

L’a.d. di MBDA Italia punta ad incrementare il mercato domestico che nel 2022 ha portato in dote 820 milioni di ordini. Fra questi  i principali riguardano il sistema CAMM ER e relativi sistemi, il missile antinave/strike a lunga gittata Teseo Mk2/E, la munizione Aster in una nuova versione telemetrica, nonché il contratto per il mantenimento in servizio della versione Mk 2/S del missile Marte per l’impiego da elicotteri NH90 ed EH101 del della Marina Militare ed i primi contratti di sviluppo tecnologico per il GCAP (Global Combat Air Programme) che vede coinvolti Gran Bretagna, Italia e Giappone, che sono stati assegnati come fornitore di secondo livello nell’ultimo trimestre del 2022.

Gli ordini rimanenti per raggiungere la cifra di 1.179 milioni sono contratti per l’esportazione  ottenuti direttamente o indirettamente, come nel caso dei successi di MBDA Francia negli Emirati Arabi Uniti per il pacchetto di armamenti destinati ai velivoli da combattimento Rafale, dove sistemi quali il Meteor (nell’immagine sotto) includono componenti chiave prodotti da MBDA Italia.

Guardando al 2023, Mariani ha evidenziato come nuovi ordinativi potranno venire dal mega contratto quadro per le nuove munizioni Aster firmato da Italia e Francia e suddiviso in diverse opzioni che saranno via via esercitate, e dalla produzione e fornitura delle componenti della batteria del sistema missilistico SAMP/T nella versione NG per la Francia e Italia.

Quest’ultimo contratto riguarda unicamente le batterie destinate all’Aeronautica Militare francese ed all’Esercito Italiano: se le cose andranno come previsto, Mariani si aspetta di firmare il contratto per le batterie dell’Aeronautica Militare in tempi brevi nel corso dell’anno. Mariani ha anche accennato per il 2023 ad ulteriori lotti di produzione del munizionamento CAMM ER e dei relativi sistemi sia per l’Esercito che per l’Aeronautica Militare.

Il contratto quadro di produzione e supporto dei sistemi e delle munizioni per entrambi le Forze Armate ha un valore di quasi un miliardo. La prima delle due tranche (del valore di 600 milioni) è già stata attivata, e sarà seguita dalla seconda entro fine 2023/inizio 2024.

Un altro programma di prossimo inizio che vede coinvolta MBDA Italia è rappresentato dal Mid-Life Update (MLU) dei caccia lanciamissili realizzati e messi in servizio nell’ambito del programma congiunto italo-francese Horizon, ed in particolare per MBDA l’ammodernamento del sistema di difesa aerea PAAMS E (Empar) che rappresentato l’elemento cardine della suite di combattimento delle piattaforme navali realizzate dai gruppi cantieristici che oggi sono Fincantieri e Naval Group, insieme a Thales e Leonardo e l’industriale navale dei due Paesi per quanto riguarda il sistema di combattimento, relativi sensori e sistemistica

I Ministeri della Difesa dei due Paesi hanno raggiunto una quadra per quanto riguarda la configurazione del sistema di combattimento e in particolare la Francia ha accettato il pacchetto radar Leonardo e Thales Nederland. Con la conseguenza che il contratto quadro per l’MLU dei caccia è previsto venga firmato nel 2023, nella prima metà dell’anno secondo quanto risulta ad AD, con le attività di ammodernamento previste inizialmente per un’unità italiana.

MBDA Italia guadagnerà inoltre dal programma missilistico Meteor sia in termini di aggiornamento di metà vita delle munizioni in servizio che di approvvigionamento di nuove tranche e ordini di esportazione. “Parlando di MLU, la proposta attualmente all’esame è uno studio che non prevede sviluppi ad alto rischio ma piuttosto importanti attività di potenziamento di due principali componenti: seeker e propulsore”.

Il team industriale multinazionale legato al programma sta andando verso un periodo supplementare dedicato a studi approfonditi di ulteriori diciotto mesi rispetto alla tempistica attuale, con l’obiettivo di ottenere l’assegnazione di un contratto di sviluppo entro la fine del 2024, puntando ad una data di entrata in servizio nel 2030.

“D’altra parte, sono previsti ulteriori ordini entro la fine del 2024 per le sei nazioni del programma, con nuove tranche in discussione”. MBDA Italia si aspetta inoltre ulteriori contratti provenienti dal programma GCAP, la cui fase attuale dovrebbe durare ancora uno-due anni per definire il sistema e le specifiche tecnologie da sviluppare.

Mariani ha anche accennato alle campagne export di quest’anno dove il MAADS e il SAMP/T NG stanno incontrando un crescente interesse da parte dei paesi europei, soprattutto dell’Est per la situazione geopolitica, mentre sistemi incentrati sul CAMM ER sono attivamente promossi nell’area asiatica e in particolare in Medio Oriente. MBDA sta inoltre perseguendo la campagna sui sistemi d’arma per l’Eurofighter in Kuwait ed altre promosse da Leonardo, oltre alla proposta del missile Marte ER per gli operatori NH90 e Sea King in Europa e Asia.

Infine, per quanto riguarda le piattaforme navali, MBDA è impegnata con la sua soluzione Albatros NG/CAMM ER in campagne guidate da Fincantieri in Europa e in vari paesi asiatici, inclusi clienti già coperti, come pacchetto italiano win-win, mentre propone il Marte ER su piattaforme navali in Nord Africa e Medio Oriente, che qualora venisse acquistato aprirebbe nuovi orizzonti commerciali per clienti nuovi ed attuali.

 

Un nuovo missile spalleggiabile

Come anticipato sopra, l’a.d. di MBDA Italia ha fatto riferimento al nuovo programma che dovrebbe scaturire dal requisito annunciato dal Capo di stato maggiore dell’Esercito nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati nel febbraio 2023. In tale occasione ha dichiarato che sono state assegnate ad MBDA le attività di studio preliminari e propedeutiche allo sviluppo di un nuovo sistema missilistico spalleggiabile destinato a rimpiazzare lo Stinger RMP (Reprogrammable Microprocessor).

il CSM dell’EI ha fatto riferimento ad un nuovo sistema missilistico che sfrutterà la medesima munizione sia in una versione spalleggiabile /portatile che per veicoli. Le capacità contro-drone e CRAM (Counter rocket, artillery and mortar) saranno fornite da un sistema d’arma incentrato su missili, con capacità di rilevamento, identificazione e tracciamento installato sul nuovo veicolo da combattimento di fanteria corazzato che la Forza Armata intende acquistare nell’ambito del programma AICS (Armoured Infantry Combat System).

“Per rispondere a questa esigenza, MBDA Italia si è aggiudicata uno studio preliminare per definire un programma e avviare una fase di sviluppo che sfrutterà i blocchi tecnologici già disponibili all’interno dell’azienda con il coinvolgimento dell’industria nazionale affinché sia ottenuta un’entrata in servizio in tempi brevi ma anche molto sfidante per il programma,” ha affermato Lorenzo Mariani, sottolineando la questione del tempo.

“Stiamo lavorando per ottenere un contratto di sviluppo che garantisca l’avvio delle attività di qualifica entro la fine del 2025-inizio 2026”. Per assicurare una tabella di marcia così sfidante, il relativo programma di sviluppo è tra i contratti da acquisire entro la fine del 2023.

“Per il momento quindi è un programma nazionale”, ha aggiunto Mariani, sottolineando però che è aperto alla partecipazione di altri Paesi. Secondo quanto risulta ad AD, MBDA Italia punta a sviluppare un missile spalleggiabile con capacità potenziate rispetto all’attuale Stinger e nel fronteggiare le contromisure lanciate velivoli ad ala fissa e rotante. La società dovrebbe guidare un team industriale nazionale che include Leonardo per il seeker, rappresentato secondo i più recenti trend tecnologici, in un sensore all’immagine termica (IIR) con algoritmi e guida sviluppati da MBDA, mentre Avio dovrebbe fornire il pacchetto di propulsione.

Oltre alla versione da fanteria, come anticipato dallo stesso CSM dell’Esercito nel corso dell’audizione, MBDA sta già lavorando a una versione su torretta per mezzi corazzati. Ancora incerto se MBDA stia cercando una soluzione ‘all-in-one’, in grado di operare ad esempio stand-alone in un ruolo di protezione dei convogli, oppure stia valutando una soluzione distribuita con sensori e munizioni installate su diverse piattaforme.

Il missile VSHORAD di nuova generazione integrerà la famiglia di sistemi di difesa aerea offerti da MBDA, che include il collaudato Mistral 3 montato su piedistallo e su veicolo, nonché le famiglie di missili CAMM e VL MICA a più lunga portata.

Foto MBDA

 

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Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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