Elicotteri Ansat per lo Zimbabwe
Il governo dello Zimbabwe ha ricevuto un totale di 18 nuovi elicotteri russi Kazan Ansat che sono stati consegnati all’aeroporto internazionale Robert Gabriel Mugabe lo scorso 18 maggio, nel corso di una cerimonia presieduta dal Presidente Emmerson Mnangagwa e alla quale ha partecipato anche il Direttore generale di Rostech Sergey Chemezov.
La maggior parte degli Ansat era dotata della stessa livrea ad alta visibilità giallo, rossa e nera del Servizio Nazionale dell’Aviazione sanitaria russa (o NSSA National Air Ambulance Service), mentre 6 esemplari esibivano i colori della Polizia.
Secondo i rappresentati del Governo locale questi Ansat saranno utilizzati in servizi di aeroambulanza, ricerca e soccorso (SAR) in occasione di disastri naturali e in compiti di polizia aerea; inoltre saranno utilizzati dalle autorità politiche per il trasporto VIP nonché per conto dell’Aeronautica Militare.
Anche se questo lotto iniziale ammonta a 18 elicotteri in realtà entro la fine dell’anno il paese africano dovrebbe ottenerne altri 32 unità che secondo i media locali sarebbero stati acquistati nell’ambito di un accordo di partenariato pubblico-privato al costo di 2,5 milioni di dollari ciascuno.
Durante la cerimonia di consegna, il Presidente Mnangagwa ha affermato che: – «Lo Zimbabwe è soggetto a sanzioni da tempo; siamo costretti a differenza dei nostri vicini e del resto del mondo ad acquisire gli strumenti di cui abbiamo bisogno per mitigare l’impatto dei cicloni e dei disastri nella nostra regione.»
Mnangagwa ha affermato a tal proposito che la consegna di questi elicotteri migliorerà nettamente la capacità di risposta del suo Paese per consentire allo Zimbabwe di assistere vicini come Malawi e Mozambico che sono spesso colpiti da disastri naturali.
«Quando ho discusso con mio fratello, il presidente Putin, ha raccomandato che la loro compagnia [Rostech] producesse il tipo di attrezzatura che vogliamo cosicché abbiamo ordinato questi 18 elicotteri» – ha dichiarato il Presidente Mnangagwa. D’altra parte alla fine dell’anno scorso, il ministro delle Finanze e dello sviluppo economico, il professor Mthuli Ncube, aveva dichiarato che la Polizia dello Zimbabwe avrebbe ricevuto nuove attrezzature, tra cui non meno di quattro elicotteri per aiutare a contrastare il crimine.
Come avevamo anticipato sul nostro canale Telegram nel settembre dello scorso anno, Rostech aveva consegnato un primo Ansat rivelando in quel contesto che si trattava della prima fornitura assoluta di questo tipo allo Zimbabwe: – «I nostri elicotteri si sono dimostrati efficaci nelle vaste distese dell’Africa. Molti paesi della regione apprezzano molto l’affidabilità e le prestazioni adeguate dei velivoli russi. Sono sicuro che anche la cooperazione tra la holding Russian Helicopters e la Repubblica dello Zimbabwe sarà fruttuosa e la consegna dell’elicottero medico Ansat che consente di evacuare prontamente i pazienti sarà un passo importante nello sviluppo dei servizi medici nazionali.
L’Ansat consegnato è il primo passo nella creazione dell’Aviazione medica nello Zimbabwe. Saranno necessari circa 50 elicotteri medici per il Paese ed è molto probabile che si tratterà di un progetto di cooperazione su larga scala tra Russia e Zimbabwe» – aveva affermato Chemezov a settembre.
L’Ansat è un elicottero leggero multifunzione nato alla fine degli anni novanta per sostituire i vecchi Mil Mi-2; è dotato di una cabina interna configurabile ed è in grado di trasportare fino a 1.160 kg di carico o fino a 7 persone con un’autonomia di volo di 505 km e una velocità di crociera di 220 km/h.
Nel 2015 è stata certificata la modifica dell’elicottero con uno specifico modulo medico (denominato Ansat Ambulance) che ne ha consentito l’implementazione in versione aero ambulanza dotata nel dettaglio di attrezzature mediche, due barelle, un posto per vittime decedute e due posti per il personale medico.
In meno di dieci anni l’Ansat è stato sottoposto a numerosi aggiornamenti strumentali e strutturali che ne hanno ampliato notevolmente la destinazione d’uso: dopo la successiva dotazione dei galleggianti per l’ammaraggio, la realizzazione di unità mediche per terapie neonatali, per il biocontenimento dei pazienti affetti da COVID-19, la dotazione di un modulo di trasmissione WiFi, l’installazione di un verricello di bordo, l’installazione di un serbatoio supplementare e quella di un’imbracatura esterna.
Rostech ha comunicato nemmeno un anno fa di star procedendo all’installazione di lame di rotore di nuova generazione che ne consentiranno l’aumento della velocità di crociera di 15 km/h (fino a 235 km/h), l’aumento del peso massimo al decollo di 200 kg e la contestuale riduzione del livello di rumore, delle vibrazioni e del consumo di carburante.
Inoltre lo scorso marzo la Kazan Helicopter Plant ha comunicato di aver completato con successo i test del carrello di atterraggio dell’elicottero Ansat. Secondo i risultati conseguiti la risorsa operativa del componente è stata triplicata: ora il velivolo sarà in grado di effettuare 12.000 atterraggi senza procedere alla sostituzione del carrello di atterraggio.
Il suo design configurabile consente all’Ansat anche l’utilizzo in versione trasporto merci o passeggeri (fino a sette a persone), in configurazione trasporto VIP o ancora, nella versione Ansat-U in elicottero da addestramento attualmente in uso presso le Forze Aerospaziali russe (VKS).
L’Ansat è stato venduto in Messico, nella Republica serba di Bosnia ed Erzegovina, Cina, Eritrea e Turkmenistan.
Foto: Rostech e Governo dello Zimbabwe
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.